All’interno delle celebrazioni per il 2500° anniversario di Napoli, è stato inaugurato un nuovo progetto innovativo: il Museo Digitale. Questo spazio, situato presso il Palazzo Serra di Cassano, rappresenta un connubio tra storia, arte e cultura, non solo per i napoletani ma per tutti i visitatori. Attraverso l’uso della tecnologia della realtà aumentata, il museo offre un’esperienza immersiva unica.
Palazzo Serra di Cassano: un luogo ricco di storia
Il Palazzo Serra di Cassano, uno dei gioielli architettonici di Napoli, si trova in Via Monte di Dio. Questa storica dimora, risalente a epoche passate, è ora il palcoscenico di un progetto ambizioso. La sua storia è intrinsecamente legata a eventi significativi, come la Rivoluzione napoletana del 1799. L’immobile stesso diventa così parte integrante del racconto che il Museo Digitale intende narrare e valorizzare. La proposta mira non solo a preservare la memoria storica, ma a rendere questo passato interattivo, permettendo ai visitatori di esplorare in modo coinvolgente.
Il progetto reso possibile da un finanziamento europeo
Il Museo Digitale è il risultato di un’iniziativa supportata da un finanziamento dell’Unione Europea, nell’ambito del programma Next Generation EU, manifestando l’importanza del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale. Il progetto ha visto la collaborazione tra l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e il Comune di Napoli, con la direzione artistica affidata a Laura Valente. Diverse figure di spicco, tra cui Massimiliano Marotta, presidente dell’istituto, e altri esperti, hanno partecipato alla presentazione e alla realizzazione di questo innovativo spazio culturale.
Percorsi di esplorazione tra storia e architettura
Il Museo Digitale offre ai visitatori diverse modalità di fruizione, sia in loco che da remoto. I percorsi espositivi sono pensati per immergere i partecipanti nella storia della famiglia Serra di Cassano e nei fatti della Rivoluzione del 1799. Attraverso racconti storici e figure emblematiche, come quella di Gennaro Serra, il visitatore potrà comprendere meglio i complessi intrecci tra il passato della città e il Palazzo stesso.
In un secondo percorso, l’accento è posto sull’architettura del Palazzo e sulla sua collezione d’arte. Al centro dell’attenzione c’è la posizione privilegiata del Palazzo, situato sulla collina di Pizzofalcone, un luogo da sempre strategico per la storia di Napoli. Qui, era un tempo possibile ammirare opere ora disperse in collezioni private, una testimonianza della grandezza artistica di un’epoca.
Significato culturale e futuro del Palazzo
Un ulteriore aspetto del Museo Digitale esplora la sinergia con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. La missione dell’istituto, attivo dal 1975, è stata cruciale nel promuovere la ricerca e l’alta formazione. Negli anni, ha coinvolto migliaia di studiosi e studenti, rendendo il Palazzo un centro pulsante di cultura e scambio di idee. L’obiettivo finale è quello di riaffermare il ruolo del Palazzo come fulcro della vita culturale napoletana, garantendo che la sua storia continui a vivere e a essere raccontata nel tempo.
L’inaugurazione del Museo Digitale rappresenta quindi non solo un’omaggio al passato, ma un passo importante verso un futuro che abbraccia la tecnologia e la partecipazione attiva della comunità nella valorizzazione dei propri beni culturali.