Il restauro del complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli ha finalmente preso il via, segnando un fondamentale passo per la valorizzazione del centro storico della città, incluso nell’area protetta dall’Unesco. Il sindaco Gaetano Manfredi ha commentato l’inizio dei lavori, sottolineando l’importanza di questo progetto per il patrimonio culturale locale e per l’intero comparto turistico, affermando che si sta chiudendo un capitolo di cantieri mai completati.
Dettagli del progetto di restauro
L’intervento rientra nel Grande Progetto Centro Storico di Napoli, specificamente dedicato alla valorizzazione del sito Unesco. Il finanziamento è assicurato attraverso un importo di circa 2 milioni e 800mila euro, proveniente dal Contratto istituzionale di sviluppo del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Le opere prevedono il restauro della facciata della basilica, attualmente di proprietà della Curia arcivescovile, il consolidamento strutturale degli ambienti dell’antico convento, che appartiene al Comune di Napoli, e la ristrutturazione del cortile di accesso.
Il tempo stimato per il completamento dei lavori è di circa un anno. Questo progetto non si limita al restauro della basilica, ma include anche la rifunzionalizzazione dell’Archivio storico degli atti amministrativi, risalenti al periodo tra il 1860 e il 1960. Attualmente, questi documenti sono conservati presso l’Archivio di Stato, e la loro integrazione nell’area di San Lorenzo Maggiore rappresenterà un’importante opportunità per la fruizione del patrimonio storico da parte della comunità.
Inaugurazione del cantiere e dichiarazioni degli amministratori
L’inaugurazione del cantiere è avvenuta alla presenza del sindaco Manfredi, della vicesindaca e assessora all’Urbanistica Laura Lieto, e del presidente della Commissione consiliare Urbanistica Massimo Pepe. Lieto ha evidenziato l’importanza di questo restauro, soffermandosi sul fatto che da dieci anni la basilica era coperta da ponteggi senza alcun intervento reale. “Abbiamo sbloccato una situazione stagnante,” ha detto, “avviando anche un importante intervento sull’Archivio storico all’interno di San Lorenzo, un luogo che rappresenta un elemento fondamentale della storia della città.”
La vicesindaca ha inoltre sottolineato l’aspetto straordinario dell’architettura e della storia archeologica legata a questo sito, definendolo un contesto monumentale di straordinaria rilevanza. La sua riqualificazione non solo servirà a far riemergere la bellezza della basilica, ma offrirà anche l’occasione per ripensare la rigenerazione dell’intera area circostante.
Tempistiche e aspettative per il futuro
Massimo Pepe ha aggiunto che i lavori erano attesi da anni, riconoscendo che era un problema ereditato dall’amministrazione precedente. Tuttavia, ora può affermare con orgoglio che questo governo ha intrapreso le giuste misure per completare il restauro. “In tempi brevi, potremo restituire alla comunità e ai turisti una delle più belle facciate di edifici sacri della città,” ha concluso.
In questo modo, Napoli si prepara a valorizzare uno dei suoi tesori storici più significativi, portando finalmente a termine un intervento che promette di arricchire l’offerta culturale e turistica della città, attratta da un patrimonio ricco di storia e bellezze architettoniche. La riapertura di questi spazi rappresenterà un momento di festa per la comunità, un ritorno a una normalità attesa da troppo tempo.