Un grave episodio di violenza si è consumato mercoledì all’interno della Casa Circondariale di Poggioreale, a Napoli. Un detenuto con disturbi psichiatrici ha aggredito un compagno di cella in un gesto di cannibalismo, scatenando preoccupazioni e interrogativi sullo stato del sistema penitenziario campano. L’evento non solo ha messo in evidenza la drammaticità delle condizioni di vita in carcere, ma ha anche sollevato il tema delle insufficienze dell’assistenza ai detenuti affetti da problematiche psichiche.
l’episodio violento nella casa circondariale
La dinamica dell’aggressione
Mercoledì scorso, un detenuto affetto da disturbi psichiatrici ha compiuto un gesto inaudito all’interno dell’istituto penitenziario di Poggioreale, lanciando del detersivo negli occhi di un suo compagno, per poi staccare e mangiare parte di un dito. Entrambi i detenuti coinvolti nella drammatica vicenda presentavano problemi di natura psichica, evidenziando ulteriormente l’assoluta necessità di affrontare le problematiche legate alla salute mentale all’interno delle carceri. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione dei detenuti in difficoltà, sulla loro sicurezza e su come il sistema penitenziario stia affrontando tali situazioni estreme.
Implicazioni per la salute mentale in carcere
L’atto di violenza ha gettato una luce impietosa sulle condizioni precarie degli istituti penitenziari campani, sollevando questioni urgenti riguardo all’assistenza ai detenuti con disturbi psicologici. Secondo il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, oltre duecento detenuti nella struttura potrebbero necessitare di assistenza specifica. La mancanza di programmi di recupero e la cattiva gestione dei detenuti affetti da problematiche psichiche pongono gravi interrogativi sulla sicurezza di tutti i detenuti e sul rispetto dei loro diritti.
le carenze del sistema penitenziario
Assenza di strutture dedicate
Una delle carenze più evidenti del sistema penitenziario campano è la mancanza di strutture specifiche per l’accoglienza e il trattamento dei detenuti con disturbi psichiatrici. L’assenza di reparti o aree dedicate rende difficile fornire un’assistenza giusta e personalizzata a chi ha bisogno di cure specializzate. Questo deficit infrastrutturale contribuisce a creare un ambiente carcerario insalubre, dove il rischio di episodi di violenza può aumentare esponenzialmente.
Personale sanitario insufficiente
Un altro problema significativo è rappresentato dalla penuria di personale sanitario adeguato. Attualmente, il numero di psichiatri, psicologi e altri professionisti della salute all’interno della Casa Circondariale di Poggioreale è assolutamente inadeguato rispetto al numero di detenuti con bisogni particolari. Senza un adeguato supporto psicologico e medico, la situazione per i detenuti con disturbi mentali si aggrava, esponendoli a rischi non solo per la loro salute, ma anche per la sicurezza degli altri.
Sovraffollamento: una situazione critica
Il sovraffollamento cronico delle carceri in Campania, con una particolare incidenza su Poggioreale, complica ulteriormente la gestione delle emergenze. In un ambiente già di per sé stressante e difficile, le tensioni e le frustrazioni possono rapidamente degenerare in violenza. Il sovraffollamento impedisce la corretta osservanza delle normative penitenziarie e limita la capacità di fornire servizi adeguati, aggravando le condizioni di vita dei detenuti.
le proposte del garante per affrontare l’emergenza
Creazione di una struttura dedicata
Per affrontare quest’emergenza, il Garante Ciambriello ha proposto la creazione di un’area all’interno del carcere di Poggioreale, specificamente attrezzata per i detenuti con disturbi psichiatrici. Questa struttura dovrebbe offrire spazi sicuri, programmi terapeutici e attività riabilitative, orientate a migliorare la qualità della vita dei detenuti affetti da problematiche mentali. Ciambriello sottolinea che solo attraverso un intervento dedicato si potrà davvero ridurre il rischio di episodi di violenza come quello avvenuto.
Incremento del personale specializzato
Un’altra proposta fondamentale è l’incremento del personale professionale specializzato. È essenziale ampliare l’organico di psichiatri, psicologi, infermieri e assistenti sociali all’interno dell’istituto penitenziario, per garantire che ogni detenuto con bisogni specifici possa ricevere un’assistenza continua e adeguata. Ciò non solo migliorerebbe la qualità delle cure, ma contribuirebbe anche a una maggiore sicurezza all’interno dell’istituto.
Attuazione del decreto regionale
Infine, il Garante ha esortato le istituzioni competenti a dare attuazione al decreto della Giunta regionale della Campania dell’area sanitaria n. 6, del 25 gennaio 2018. Questa norma prevede la creazione di servizi specifici per la salute mentale all’interno delle carceri, un passo necessario e urgente per migliorare le condizioni di vita dei detenuti affetti da disturbi psicologici e garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali.
L’episodio di violenza avvenuto a Poggioreale non è un caso isolato, ma un campanello d’allarme che richiede un intervento serio e tempestivo per evitare il ripetersi di simili tragedie.
Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 da Marco Mintillo