Napoli si distingue ancora una volta come centro di eccellenza nella ricerca, ospitando accademie altamente specializzate che si proiettano verso il futuro. Le tematiche di Rna e terapia genica, emerse con forza in seguito alla pandemia, rappresentano una novità significativa che incide sul mercato del lavoro, sulle prospettive occupazionali e sulla sanità pubblica.
L’Università degli Studi di Napoli Federico II: al servizio dell’innovazione
Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha sottolineato l’importanza di questo scenario durante la cerimonia di consegna dei diplomi alla Pharmatech Academy. Questo corso, promosso con il supporto del Centro Nazionale di Ricerca sullo Sviluppo della Terapia Genica e dei Farmaci con Tecnologia Rna, rappresenta un passo avanti significativo nell’ambito accademico italiano.
Le sfide dell’accademia e del territorio circostante
Tre sono le sfide cruciali individuate da Lorito: il consolidamento della nuova Academy, l’implementazione efficace del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’impegno costante verso la comunità di Scampia. Nonostante la tristezza per la perdita di Cristina Frazzica, una studentessa scomparsa in un incidente stradale, l’accento viene posto sull’importanza di perseguire gli obiettivi prefissati.
Il ruolo formativo dell’Accademia per la crescita locale e nazionale
Lorito sottolinea il potenziale formativo dell’Academy non solo a livello individuale, ma anche per il territorio circostante, inclusa la difficile realtà di Scampia. La scelta di ubicare questa istituzione a Napoli rappresenta un segnale tangibile di fiducia nel potenziale innovativo e nella capacità di generare impatto positivo a livello locale e nazionale.