Napoli: crollo alla Vela Celeste di Scampia, indagini sulla manutenzione e condizioni critiche delle vittime

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Napoli: crollo alla Vela Celeste di Scampia, indagini sulla manutenzione e condizioni critiche delle vittime - Gaeta.it

Il tragico crollo di un ballatoio alla Vela Celeste di Scampia ha scosso profondamente la comunità napoletana. L'incidente, avvenuto in una delle zone più problematiche della città, ha portato alla morte di tre persone e ha provocato il ferimento di altre dodici individui, tra cui sette bambine. Le indagini aperte dalla Procura di Napoli si concentrano sulla possibile responsabilità per mancata manutenzione delle strutture residenziali, mentre le condizioni delle vittime, in particolare delle più giovani, destano preoccupazione. Il seguente articolo analizza la situazione attuale, le indagini in corso e il quadro sanitario delle persone coinvolte.

Indagini in corso sulla manutenzione del ballatoio

La Procura di Napoli e l'inchiesta sull'incidente

La Procura di Napoli ha avviato un'inchiesta formale, registrando un fascicolo per omicidio colposo e crollo colposo. I pubblico ministeri Manuela Persico e Mario Canale, sotto la direzione del procuratore aggiunto Sergio Amato, hanno già nominato un consulente di parte per analizzare la vasta documentazione raccolta dalla Polizia di Stato. È fondamentale ricostruire i fatti attorno al crollo, verificando se ci siano state negligenze nella manutenzione delle strutture. La Polizia di Stato è attualmente impegnata a svolgere interrogatori con testimoni che potrebbero aver notato segnali di deterioramento nei giorni precedenti all'incidente.

L'area in cui si è verificato il crollo rimane sotto sequestro, mentre gli agenti del commissariato di Scampia stanno conducendo un lavoro meticoloso per raccogliere prove e testimonianze. La situazione è particolarmente delicata, poiché esiste una tensione palpabile tra i residenti, già colpiti da anni di incertezze e problematiche riguardanti le loro abitazioni. La questione della manutenzione delle aree comuni, come il ballatoio coinvolto nel crollo, potrebbe rivelarsi focale per comprendere le eventuali responsabilità di chi ha gestito il patrimonio immobiliare pubblico nella zona.

La situazione dopo il crollo

Il ballatoio al terzo piano della Vela Celeste è crollato intorno alle 22:30 di lunedì sera, provocando un effetto domino che ha coinvolto anche i piani sottostanti. Le conseguenze di questo evento catastrofico sono state devastanti, non solo per il numero delle vittime, ma anche per il trauma che ha colpito l'intera comunità. Le indagini avrebbero dovuto garantire la sicurezza degli edifici in vista del progetto Restart Scampia, un importante piano di riqualificazione urbana, sollevando interrogativi su come siano stati gestiti i controlli sulla staticità delle costruzioni.

Condizioni critiche delle vittime

Bambine in terapia intensiva

Il bollettino medico dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli ha aggiornato le condizioni di due bimbe ferite nel crollo. Le piccole, di 7 e 4 anni, sono attualmente ricoverate in terapia intensiva pediatrica in condizioni critiche. I medici stanno monitorando attentamente la loro situazione, che rimane stazionaria ma in prognosi riservata. Questo scenario grave è accresciuto dall'impatto emotivo che l'incidente ha avuto sulle famiglie coinvolte. Il personale ospedaliero ha attivato un protocollo di supporto psicologico per aiutare le piccole pazienti e i loro famigliari, segno della sensibilità con cui la sanità pubblica sta affrontando questa tragica situazione.

Stato di salute delle altre vittime

Oltre alle due bimbe in terapia intensiva, altre piccole pazienti sono state ricoverate presso il reparto di ortopedia. In particolare, si segnala il caso della bimba di 9 anni, operata per una frattura dell'omero, e della bimba di 10 anni, che ha subito una frattura pluriframmentata del femore. Altri due bambini di 2 e 4 anni mostrano segni di stabilità, ma richiederanno periodici controlli medici.

Anche una donna è stata ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cardarelli dopo essere stata operata per un grave trauma cranico. Il quadro clinico rimane complesso, e i medici stanno affrontando una situazione delicata. Un'altra paziente, assistita presso il Trauma Center del Cardarelli, si trova in miglioramento, ma rimane sotto attento monitoraggio.

Il difficile bilancio dei feriti sottolinea la fragilità della vita e l'importanza della sicurezza in contesti abitativi già vulnerabili come quello di Scampia. La comunità e le autorità locali si preparano a riflessioni approfondite su eventi che non devono ripetersi, auspicando un miglioramento delle infrastrutture e della sicurezza nelle abitazioni.

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