La Prefettura di Napoli ha reso pubblici i dati riguardanti l’attività del Nucleo Operativo Tossicodipendenze, evidenziando un aumento significativo delle segnalazioni relative a violazioni per uso personale di sostanze stupefacenti e psicotrope. Queste informazioni offrono uno spaccato preoccupante della situazione nella città , richiedendo un intervento urgente e sistematico da parte delle autorità competenti.
Attività del Nucleo Operativo Tossicodipendenze
Il Nucleo Operativo Tossicodipendenze della Prefettura di Napoli, operativo in base all’articolo 75 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 309/1990, ha registrato nel primo semestre del 2024 ben 2.284 verbali di contestazione. Di questi, 1.418 riguardano nuovi soggetti, mentre 866 sono riferiti a persone già segnalate in passato. Questi dati indicano un fenomeno in crescita, ponendo l’accento sulla necessità di un’azione coordinata.
Tipologie di sostanze segnalate
Analizzando nel dettaglio le segnalazioni ricevute, emerge un quadro variegato delle sostanze coinvolte. Tra le violazioni, le segnalazioni hanno raggiunto le 214 per l’uso di cocaina, 68 per crack e 30 per eroina. Tuttavia, l’uso di cannabinoidi segna il dato più significativo con ben 1.951 segnalazioni. Ciò mette in luce come i cannabinoidi continuino a rappresentare una delle sostanze più diffuse tra i giovani, riflettendo un comportamento preoccupante che richiede attenzione e intervento immediato.
Misure adottate dalla Prefettura
In risposta a questa situazione, la Prefettura di Napoli ha attuato un insieme di misure destinate a contrastare il fenomeno delle tossicodipendenze. Nel periodo considerato, si sono svolti 1.384 colloqui a seguito di 2.896 ordinanze di convocazione. Sono state anche emesse 1.152 sanzioni per la sospensione della patente di guida, un provvedimento che sottolinea la severità delle conseguenze legate all’uso di sostanze stupefacenti.
Programma di riabilitazione e supporto
Importante è anche il dato che segnala la revoca di 157 procedimenti grazie all’esito positivo dei programmi terapeutici attivati presso i SerT dell’area metropolitana di Napoli. Inoltre, la Prefettura ha archiviato 165 procedimenti per minore età o per l’irreperibilità degli interessati, dimostrando un’attenzione particolare verso le fasce più vulnerabili della popolazione.
Un approccio sistematico e condiviso
La Prefettura è consapevole che il tema delle tossicodipendenze richiede un impegno non solo repressivo, ma anche preventivo. Per questo motivo, è stato concordato un percorso operativo con vari attori sociali e istituzionali, a partire da un incontro tenutosi il 13 luglio scorso. Quest’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti del Comune di Napoli, del direttore Scolastico regionale e delle Forze dell’Ordine, tutti impegnati a definire interventi specifici volti a contrastare l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani.
Iniziative di prevenzione per i giovani
Tra le azioni pianificate, spicca l’avvio di un programma di prevenzione che mira a consolidare modelli di comportamento positivi, in grado di valorizzare le risorse personali dei giovani. Le autorità intendono avviare una campagna di sensibilizzazione per sfatare il mito che l’uso di sostanze stupefacenti sia privo di conseguenze legali e sanitarie.
Progetto info-formativo nelle scuole
Le attività di prevenzione inizieranno con un progetto info-formativo programmato per l’anno scolastico 2024-2025. L’identificazione dei destinatari avverrà tramite geolocalizzazione fornita dalle Forze dell’Ordine, consentendo di intervenire nelle aree con la più alta incidenza di reati legati alla droga. L’obiettivo è quello di raggiungere i giovani, utilizzando metodi innovativi per stimolare la consapevolezza sulle problematiche legate alle sostanze stupefacenti e sui loro effetti deleteri.