Napoli: disabile aggredito dopo una lite per sosta selvaggia, accusa di violenza inaccettabile

Napoli: disabile aggredito dopo una lite per sosta selvaggia, accusa di violenza inaccettabile

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Napoli: disabile aggredito dopo una lite per sosta selvaggia, accusa di violenza inaccettabile - Gaeta.it

Un grave episodio di violenza ha colpito Napoli il 4 agosto, quando un disabile in carrozzella è stato aggredito in viale Colli Aminei a causa della cattiva gestione dello spazio pubblico. L’episodio, riportato dal quotidiano online Anteprima24.it, evidenzia i problemi legati alla sosta selvaggia e alla precarietà della vita quotidiana per le persone con disabilità nella città partenopea.

l’aggressione: fatti e retroscena

un’aggressione scatenata da una sosta inappropriata

Intorno alle 13 di quel giorno, la vittima, un uomo con disabilità, stava attraversando un tratto di marciapiede quando si è trovato di fronte a un SUV parcheggiato in modo tale da bloccare completamente lo scivolo per disabili. Questo ostacolo ha impedito il passaggio della carrozzella, costringendo l’uomo a fermarsi. Dopo aver atteso per oltre 20 minuti, la situazione è degenerata.

Secondo quanto riportato dalle fonti locali, la vittima ha provato a discutere con la conducente del SUV, ma, in quel momento, un’altra persona a bordo di un’altra vettura si è intromessa e ha aggredito il disabile. L’uomo lo ha strattonato e colpito con uno schiaffo, trasformando una semplice protesta per un’infrazione stradale in un’aggressione fisica.

le manifestazioni di indignazione

denuncia dell’episodio e richiesta di giustizia

L’incidente è stato immediatamente portato all’attenzione del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha espresso la sua indignazione e ha sottolineato l’urgente necessità di identificare e punire l’aggressore. Il deputato ha definito l’aggressione come “vigliacca”, evidenziando come la sosta selvaggia non sia solo un inconveniente, ma un vero e proprio problema di lesione dei diritti delle persone con disabilità.

Borrelli ha ulteriormente stigmatizzato il fenomeno della sosta inappropriata, definendola una “piaga purulenta” della città. Ha messo in evidenza come questa pratica non solo violi i diritti dei cittadini, ma costituisca un pericolo per la sicurezza pubblica, bloccando l’accesso per i mezzi di soccorso e ostruendo le fermate degli autobus.

il sostegno alle vittime e le reazioni della comunità

supporto legale e impegni dell’associazione

Asia Maraucci, presidente dell’associazione “La battaglia di Andrea”, ha commentato l’accaduto, sottolineando quanto sia inaccettabile vedere persone con disabilità subire violenze mentre esercitano i propri diritti. In questo caso specifico, ha enfatizzato la gravità della situazione poiché la vittima era in possesso di una bombola d’ossigeno, aumentando il rischio sanitario legato all’assenza di un ambiente sicuro.

L’associazione ha immediatamente offerto supporto legale alla vittima, assicurandosi che riceva tutto l’aiuto necessario in questo momento difficile. Maraucci ha espresso la sua profonda amarezza rispetto a quanto accaduto, ma ha ribadito la fiducia nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni, esprimendo la speranza che l’aggressione venga messa in luce e che l’aggressore sia consegnato alla giustizia.

una città che deve affrontare il problema

la questione della sosta selvaggia a Napoli

Il caso del disabile aggredito in viale Colli Aminei si inserisce in un contesto più ampio di disagi e problematiche legate alla mobilità urbana a Napoli. La città è spesso teatro di episodi di sosta selvaggia, che non solo limitano il passaggio delle persone con disabilità, ma creano anche risse e tensioni tra automobilisti e cittadini.

Questo episodio rappresenta un campanello d’allarme per le autorità locali; è cruciale affrontare con maggiore decisione il problema della sosta indiscriminata. L’attuazione di misure più severe e un lungo periodo di sensibilizzazione sono necessarie per prevenire futuri incidenti e garantire la sicurezza e i diritti di tutti i cittadini. La strada da percorrere è lunga e richiede l’impegno di tutti affinché simili aggressioni diventino un ricordo del passato e la vita delle persone con disabilità sia rispettata e tutelata in ogni angolo della città.

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