Napoli, divieto di dimora per una donna accusata di estorsione ai danni di studenti universitari

Napoli, divieto di dimora per una donna accusata di estorsione ai danni di studenti universitari

Una donna di 42 anni, accusata di tentata estorsione nei pressi dell’Università Federico II, riceve un divieto di dimora a Napoli e Caserta per le sue attività illecite.
Napoli2C Divieto Di Dimora Per Napoli2C Divieto Di Dimora Per
Una donna di 42 anni, residente a Pozzuoli e già nota alle forze dell'ordine, ha ricevuto un divieto di dimora a Napoli e Caserta per tentata estorsione. Indagata per aver esercitato abusivamente l'attività di parcheggiatrice nei pressi dell'Università Federico II, intimidiva gli studenti per estorcere denaro. La sua situazione è aggravata da dichiarazioni compromettenti riguardanti il controllo territoriale - Gaeta.it

Una donna di 42 anni, residente a Pozzuoli e già nota alle forze dell’ordine, ha ricevuto un divieto di dimora nei territori di Napoli e Caserta. La decisione è stata presa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, in seguito a indagini che la vedono gravemente indiziata di tentata estorsione.

Estorsioni nei pressi dell’università federico II

I Carabinieri della Compagnia di Napoli Bagnoli, sotto la supervisione della Procura di Napoli, hanno svolto un’attenta indagine per fare luce su una serie di estorsioni verificatesi nei pressi della facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, situata in via Claudio. Secondo le informazioni emerse, la donna esercitava abusivamente l’attività di parcheggiatrice in questa zona, approfittando della vulnerabilità degli studenti universitari. Le sue modalità operative includevano minacce e intimidazioni, con l’obiettivo di estorcere denaro. Gli studenti, spaventati dalle possibili ritorsioni e dai danni alle loro auto, si trovavano costretti a cedere alle sue pretese.

Testimonianze raccolte durante l’indagine confermano la presenza costante della donna nell’area, che era diventata un punto di riferimento per le sue attività illecite. Nonostante le denunce, alcuni studenti, per timore di rappresaglie, hanno deciso di ritirare le querele già presentate. La situazione ha destato preoccupazione tra le autorità, che stanno esaminando con attenzione la questione.

Dichiarazioni compromettenti e controllo del territorio

Un episodio significativo dell’indagine è rappresentato da un video in cui la donna, accompagnata da altri testimoni, dichiarava di appartenere a un’organizzazione criminale operante nel quartiere di Fuorigrotta. In questa circostanza, reclamava di avere il controllo della zona al fine di prevenire furti e vandalismi. Questi commenti hanno ulteriormente aggravato la sua posizione agli occhi delle autorità, evidenziando la preoccupante interconnessione tra le attività di parcheggio abusivo e la criminalità organizzata locale.

Il comportamento intimidatorio della donna ha creato un clima di paura tra gli studenti, i quali rischiavano di subire danni alle loro proprietà in caso di rifiuto alle sue richieste. Questo tipo di estorsione è particolarmente insidioso, poiché costringe i cittadini a modificare le proprie abitudini quotidiane per evitare conflitti.

Il contrasto alla mala gestio dei parcheggiatori abusivi

Il caso della 42enne di Pozzuoli non è isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di mala gestio della sosta pubblica a Napoli. Le autorità stanno intensificando gli sforzi per combattere l’illegalità associata ai parcheggiatori abusivi, che ormai è considerata una piaga per la città. La Procura di Napoli, in particolare attraverso la “VII Sezione Sicurezza Urbana”, ha avviato strategie di monitoraggio e intervento per contrastare tale fenomeno.

Questo tipo di attività illecita non solo impone costi economici ai cittadini, ma compromette anche la percezione di sicurezza urbana. Le autorità cittadine si trovano pertanto di fronte alla sfida di ripristinare un ambiente civile in cui i cittadini possano sentirsi al sicuro e non temere ritorsioni per le proprie scelte quotidiane. Intanto, il divieto di dimora emesso nei confronti della donna rappresenta un primo passo significativo nel tentativo di garantire la sicurezza nelle aree universitarie.

La lotta contro l’estorsione continua in un contesto di crescente attenzione verso le questioni di legalità e sicurezza. La città di Napoli, in questo senso, è sotto osservazione e prontamente mobilitata per affrontare tali problematiche.

Change privacy settings
×