La città di Napoli, celebre per la sua ricca storia e cultura, si trova di fronte a una crescente ondata di visitatori. Ogni anno, milioni di turisti affollano le strade e i vicoli di questo affascinante luogo, apprezzato per la sua arte, i suoi piatti tipici e la bellezza del suo centro storico, patrimonio dell’umanità UNESCO. Tuttavia, questo flusso incessante ha portato con sé anche problematiche rilevanti, come l’overtourism, che crea tensioni tra l’accoglienza ai turisti e la qualità della vita dei residenti.
L’emergenza dell’overtourism a Napoli
Napoli, così come altre città italiane come Venezia e Firenze, sta affrontando seri problemi legati all’overtourism. Questa tendenza, caratterizzata da un numero eccessivo di visitatori concentrati in brevi periodi, mette a dura prova l’infrastruttura locale, causando disagi per i cittadini e alterando profondamente il tessuto urbano. La bellezza dei suoi vicoli storici, un tempo luogo di memoria e cultura, rischia di trasformarsi in un labirinto congestionato di turisti e attività commerciali.
Molti residenti si sono espressi su come il turismo “mordi e fuggi” possa compromettere l’esperienza autentica della città. Le strade, una volta vivaci e frequentate dai napoletani, si sono trasformate in percorsi affollati in cui i turisti si muovono rapidamente, senza fermarsi a esplorare realmente ciò che Napoli ha da offrire. Non è solo una questione di affollamento, ma di come questo fenomeno influisce sulla vita quotidiana delle persone che vi abitano. La soluzione sembra lontana, mentre il dibattito su come e se gestire questo afflusso continua ad infuocarsi.
Ipotesi di ticket d’ingresso per Napoli
Di recente, l’Amministrazione Comunale di Napoli ha iniziato a valutare l’introduzione di un ticket d’ingresso per i turisti che visitano il centro storico durante la giornata. Tale misura sarebbe simile a quella già adottata a Venezia, e mira a regolare il numero di visitatori in alcune aree più vulnerabili. La proposta ha generato discussioni animate, con operatori del settore e cittadini divisi sulle sue potenzialità e sui suoi rischi.
Il ticket d’ingresso, secondo alcune fonti, dovrebbe servire anche a raccogliere fondi destinati alla manutenzione della città e al miglioramento dei servizi di accoglienza. In passato, città come Roma e Firenze hanno già implementato sistemi simili, ottenendo risultati positivi nel controllo del flusso turistico. Tuttavia, a Napoli il dibattito resta acceso. Da un lato, ci sono coloro che temono che un’imposta possa scoraggiare i turisti, dall’altro, chi sostiene che sia una misura necessaria per preservare la città.
Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso la propria posizione, sottolineando l’importanza del turismo come opportunità economica significativa, pur ammettendo che è fondamentale trovare un equilibrio tra attrazione turistica e sostenibilità. Il futuro di Napoli come meta turistica potrebbe dipendere dall’esito di questo complesso dibattito, richiedendo una gestione sempre più responsabile delle risorse.
Il boom turistico e le sue conseguenze
Nel corso del 2025, Napoli ha registrato tassi di affluenza record, raggiungendo 14,5 milioni di turisti, un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. A rendere attrattiva la città sicuramente hanno contribuito i molteplici collegamenti con mezzi di trasporto rapido, come treni ad alta velocità e voli low cost. Inoltre, serie tv di successo come “L’Amica Geniale” e “Mare Fuori” hanno rivoluzionato l’immagine di Napoli, facendo scoprire al mondo la sua bellezza.
Tuttavia, questo successo ha portato anche a effetti collaterali. La domanda di alloggi ha visto un’impennata, portando a un innalzamento dei prezzi degli immobili e una crescente difficoltà per i residenti nell’affrontare il mercato affittuario. Gli affitti brevi, sempre più diffusi grazie a piattaforme di sharing economy, hanno ulteriormente aggravato la situazione. I residenti si trovano, quindi, a dover affrontare non solo le difficoltà quotidiane legate all’afflusso turistico, ma anche i problemi legati all’abitare nella loro stessa città.
La questione dell’overtourism rimane aperta e complessa, con gli attori coinvolti che lavorano per trovare soluzioni che possano garantire un futuro sostenibile per Napoli.