Napoli e Tbilisi: un legame culturale celebrato dal calendario Di Meo 2025

Il Calendario Di Meo 2025, presentato il 19 ottobre a Tbilisi, celebra i legami culturali tra Napoli e la capitale georgiana attraverso l’arte fotografica di Massimo Listri e contributi di autori noti.
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Napoli e Tbilisi: un legame culturale celebrato dal calendario Di Meo 2025 - (Credit: www.ansa.it)

L’incontro tra Napoli e Tbilisi si concretizza nella presentazione del Calendario Di Meo 2025, che avrà luogo il 19 ottobre presso il Mtatsminda Palace di Tbilisi, in Georgia. Questo evento, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, celebra i legami artistici e culturali tra due città geograficamente distanti ma unite da una storia ricca di affinità. Il calendario, realizzato da Massimo Listri, è una testimonianza di come due culture possano essere interconnesse attraverso l’arte e la bellezza, piuttosto che la distanza fisica.

L’arte della fotografia e il dialogo tra le città

Il Calendario Di Meo è un’opera annuale che invita a scoprire Napoli attraverso gli scatti del fotografo Massimo Listri. Ogni anno, viene scelta una città partner, e nel 2025 è il turno di Tbilisi. Le dodici fotografie presentate nel calendario non sono meri scatti, ma racconti visivi che ci portano alla scoperta di paesaggi e tradizioni partenopee, creando un dialogo tra il sud d’Italia e la capitale georgiana. Questo progetto non solo promuove la bellezza dei luoghi, ma riflette anche le similitudini culturali tra Napoli e Tbilisi.

Nonostante la distanza, entrambe le città condividono tradizioni e valori profondi. La figura della Sirena di Partenope a Napoli trova un parallelo con il cavaliere dalla pelle di pantera di Sota Rustaveli, rappresentante della cultura georgiana. Tale legame simboleggia un punto d’incontro artistico e letterario, sottolineando come le storie e le leggende di queste due terre possano intersecarsi, dettando una narrativa condivisa ricca di significato.

Affinità culturali e storiche tra Napoli e Tbilisi

Le radici culturali di Napoli e Tbilisi si intrecciano in molti aspetti del quotidiano, a partire dalla lingua. L’etimologia della parola “vino” rivela una connessione interessante: nella lingua georgiana, la parola è “yvino.” Questo particolare legame linguistico è solo uno dei tanti che evidenziano le affinità tra le due città. Entrambi i popoli valorizzano l’ospitalità e condividono una passione per il calcio e i prodotti da forno, come i lievitati, che arricchiscono la tradizione gastronomica.

In aggiunta, la presenza della funicolare come mezzo di trasporto urbano testimonia una similarità nelle pratiche quotidiane. Da non dimenticare la storicità dell’Università L’Orientale di Napoli, che ha visto l’istituzione della prima cattedra di Lingua e Letteratura georgiana in Europa, un passo fondamentale per la promozione della cultura georgiana in Occidente. Anche l’inclusione di figure georgiane nel presepe napoletano dimostra come il crogiuolo di culture possa espandersi e arricchirsi nel tempo.

La musica come patrimonio condiviso

Il canto polifonico georgiano è riconosciuto come primo esempio di “patrimonio immateriale dell’umanità” dall’UNESCO e rappresenta una manifestazione preziosa della cultura georgiana. In parallelo, Napoli può vantare il Teatro San Carlo, il più antico teatro lirico del mondo ancora attivo. Queste due tradizioni musicali testimoniano il forte legame tra Napoli e Tbilisi non solo nella letteratura e nelle arti visive, ma anche nella musica, dove il ritmo e la melodia uniscono le anime di due popoli che celebrano la loro identità attraverso il canto.

Voci e contributi nel calendario Di Meo

Il Calendario Di Meo non è solo un’opera fotografica, ma un progetto collettivo che coinvolge diversi autori. I testi che accompagnano le immagini sono firmati da nomi noti come Angela Catello, Michele De Lucchi e Dinko Fabris, che arricchiscono il calendario con le loro riflessioni. Ogni contributo è pensato per evidenziare le interconnessioni tra Napoli e Tbilisi, rendendo omaggio alla bellezza e alla diversità delle rispettive culture.

Generoso Di Meo, fondatore dell’Associazione promotrice, sottolinea l’importanza di dare visibilità alla cultura di Tbilisi, spesso trascurata dall’Occidente. La capitale georgiana, storicamente un crocevia di civiltà, merita di essere riconosciuta per la sua ricca varietà artistica, che si riflette nell’opera di Rustaveli e nella musica tradizionale.

Questa ventitreesima edizione del calendario Di Meo, sostenuta dalla Georgian Chanting Foundation, rappresenta un passo importante per rafforzare i legami culturali e storici tra queste due città ricche di storia, arte e passione.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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