Napoli: emessi 16 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive contro i violenti

Napoli intensifica la lotta contro la violenza negli stadi con 16 DASPO emessi per comportamenti aggressivi di tifosi, evidenziando l’impegno delle autorità nella sicurezza durante le manifestazioni sportive.
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Napoli: emessi 16 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive contro i violenti - Gaeta.it

La città di Napoli continua a fare fronte ai problemi legati alla violenza negli stadi e alla sicurezza durante le manifestazioni sportive. Di recente, il Questore della città ha adottato una serie di misure cautelari, emettendo 16 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, più comunemente noti come DASPO. Questi provvedimenti sono stati elaborati dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli e riguardano un insieme di comportamenti violenti tenuti da alcuni tifosi nel corso di eventi calcistici.

I provvedimenti emessi: una panoramica

Tra i 16 DASPO emessi, quattro riguardano tifosi di età compresa tra i 21 e i 28 anni e sono stati imposti per un periodo di tre anni. L’origine di questi provvedimenti risale all’incontro tra il Giugliano Calcio 1928 e la Virtus Francavilla, svolto allo stadio “A. De Cristofaro” l’11 febbraio scorso. Durante l’evento, i soggetti identificati erano stati protagonisti di comportamenti aggressivi, tra cui atti di danneggiamento e lanci di oggetti pericolosi. L’atteggiamento violento è stato oggetto di indagine da parte delle forze dell’ordine, evidenziando il crescente bisogno di garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive, una preoccupazione che le autorità locali hanno preso seriamente.

Tifosi coinvolti negli incidenti prima di Napoli-Juventus

Un altro episodio che ha portato all’emissione di provvedimenti riguarda i disordini avvenuti prima della partita Napoli-Juventus del 3 marzo. Due tifosi, di 34 e 38 anni, sono stati colpiti da DASPO della durata di quattro anni. L’episodio è avvenuto nei pressi dello stadio “Armando Maradona“, dove i due individui, in compagnia di altri uomini, avrebbero lanciato bicchieri e bottiglie di vetro contro mezzi pubblici trasportanti altri tifosi. Questi atti hanno causato danni significativi non solo ai mezzi pubblici, ma anche a veicoli di passaggio. Questi comportamenti, identificati durante le indagini, hanno portato a gravi accuse di lancio di materiale pericoloso e danneggiamento aggravato.

Ulteriori sanzioni per comportamenti violenti

Altri tre DASPO sono stati emessi in relazione alla partita tra Napoli e Parma, disputata il 31 agosto. Ad essere colpiti dai provvedimenti sono stati soggetti di 21, 24 e 33 anni. In questo caso, due degli individui coinvolti sono stati denunciati per scavalcamento, mentre uno di essi ha affrontato accuse per lancio di oggetti pericolosi. Questi episodi evidenziano la necessità di un intervento decisivo per evitare che la violenza prenda piede nelle manifestazioni calcistiche.

Un’analisi dei motivi dei provvedimenti

Sette dei provvedimenti recenti hanno colpito tifosi di età variabile tra i 20 e i 53 anni, di cui cinque erano già stati condannati per reati di grave entità, come rissa aggravata, associazioni mafiose, estorsione e danneggiamento con incendio. Un altro soggetto è stato sanzionato per porto di armi od oggetti atti a offendere, mentre l’ultima persona coinvolta è sotto inchiesta per reati legati agli stupefacenti. Questi DASPO non solo prevengono future manifestazioni di violenza, ma servono anche a segnare un cambiamento nel modo in cui le autorità affrontano la sicurezza nel contesto sportivo, riflettendo una chiara volontà di intervenire contro la criminalità associata al tifo violento.

Queste azioni rappresentano un passo significativo nella lotta contro la violenza negli stadi, e le autorità di Napoli si impegnano a continuare a monitorare e gestire situazioni a rischio per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti agli eventi sportivi.

Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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