Napoli esprime solidarietà al popolo palestinese: il Consiglio Comunale lancia un appello per la pace

Napoli esprime solidarietà al popolo palestinese: il Consiglio Comunale lancia un appello per la pace

Il Consiglio Comunale di Napoli, presieduto da Enza Amato, esprime solidarietà al popolo palestinese e approva una mozione per promuovere la pace e garantire assistenza umanitaria.
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Napoli esprime solidarietà al popolo palestinese: il Consiglio Comunale lancia un appello per la pace - Gaeta.it

Il Consiglio Comunale di Napoli, sotto la presidenza di Enza Amato, si è riunito in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, un momento significativo per ribadire la vicinanza della città ai palestinesi in un periodo di grande conflitto. Durante l’incontro, il vicesindaco Laura Lieto e altri rappresentanti istituzionali hanno accolto padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e Gerusalemme, conferendogli la medaglia della Città come simbolo di riconoscimento della sua opera e del messaggio di pace che porta.

Un forte segnale di sostegno al popolo palestinese

Durante la seduta, Enza Amato ha enfatizzato quanto sia cruciale inviare un messaggio di solidarietà al popolo palestinese e ha sottolineato la necessità di un immediato cessate il fuoco. Napoli, storicamente vicina alla cultura e alla tradizione palestinese, non può rimanere indifferente di fronte alla sofferenza dei civili coinvolti nel conflitto. “Siamo in mezzo a una guerra che continua a ferire due popoli, con un impatto devastante sulla vita di tanti, specialmente dei bambini. È fondamentale fare sentire la nostra voce per la pace”, ha affermato Amato.

La città di Napoli ha un legame profondo con la Palestina, un attaccamento che si è manifestato attraverso iniziative e progetti volti a sostenere la popolazione locale. L’appello della presidente del Consiglio Comunale risuona come una richiesta imperativa di tornare a una condizione di tranquillità e stabilità. La proclamazione di un cessate il fuoco è divenuta quindi un tema centrale, a causa delle crescenti violenze che hanno devastato la vita quotidiana dei palestinesi.

La drammatica testimonianza di padre Faltas

Padre Ibrahim Faltas ha offerto un quadro allarmante della situazione nei territori palestinesi, riportando i dati di una crisi umanitaria che conta oltre 150.000 vittime, con un numero sconcertante di bambini tra essi. Il religioso ha descritto notti di terrore e incertezze quotidiane per le famiglie, costrette a vivere in condizioni estreme. Ha evidenziato il pericolo dell’emigrazione, specialmente per le famiglie cristiane a Betlemme, mentre Libano e Siria continuano a soffrire le conseguenze di un conflitto che sembra non avere fine.

“È tempo di mettere fine alla guerra e alla violenza. Quello che stiamo vivendo è inaccettabile”, ha affermato Faltas, richiamando l’attenzione sulla necessità di ascoltare l’appello del Papa per una tregua immediata. Il suo discorso ha emozionato i presenti, rendendo palpabile la sofferenza umana causata dai conflitti, un richiamo ai doveri di solidarietà e compassione che ogni comunità dovrebbe sentire.

Le mozioni del Consiglio Comunale: un impegno concreto per la pace

Il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Sergio D’Angelo di Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città. Questa mozione impegna l’amministrazione comunale a intraprendere ogni azione istituzionale con il Governo italiano e le istituzioni europee per porre fine al conflitto, chiedendo anche la liberazione degli ostaggi israeliani. Il documento richiede, tra le altre misure, che si garantisca l’accesso all’assistenza umanitaria per i civili palestinesi e che si promuova un processo di pace che possa favorire la creazione di due Stati per due popoli.

D’Angelo ha descritto la guerra come la peggior violazione dei diritti umani, ribadendo che solamente attraverso la cooperazione e la comprensione reciproca si può arrivare a una pace durevole. Il sindaco di Napoli, in qualità di presidente dell’ANCI, è inoltre chiamato a mobilitare gli enti locali italiani per l’accoglienza e l’assistenza dei palestinesi, un passo cruciale davanti alla drammatica emergenza umanitaria.

Un’appello alla responsabilità collettiva

La vice sindaco Laura Lieto, durante il suo intervento, ha rimarcato la necessità di trasmettere un messaggio di solidarietà a una popolazione in grave difficoltà. La presenza di padre Faltas all’incontro ha avuto un forte valore simbolico, richiamando l’attenzione su un tema potente e urgente. La città si fa così portavoce di una richiesta collettiva di cessate il fuoco, una posizione che rispecchia la cultura di accoglienza e aiuto latente nelle persone di Napoli.

L’ex sindaco Antonio Bassolino ha richiamato alla memoria i legami storici che uniscono Napoli al popolo palestinese, sottolineando l’importanza di continuare a supportare le iniziative atte ad aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà. La comunità si è mostrata unita nel ripetere il messaggio di pace e giustizia, essenziali per un futuro migliore per entrambi i popoli.

La riunione del Consiglio ha visto anche l’intervento di esperti e accademici, tra cui Giuseppe Cataldi e Monica Ruocco, che hanno discusso del ruolo degli enti locali nella promozione dei diritti umani. In un videomessaggio, il sindaco di Nablus ha ringraziato Napoli per il supporto e ha espresso speranza per un domani migliore, sulla strada della realizzazione della soluzione a due Stati.

La sessione ha posto l’accento sulle responsabilità condivise in un contesto di crisi, dove le città e le comunità possono fare la differenza e contribuire a un futuro di pace e cooperazione.

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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