La comunità di Scampia si è riunita in un momento di grande commozione e solidarietà dopo il tragico crollo della Vela Celeste, che ha causato la morte di tre persone e ha lasciato dodici feriti. La fiaccolata, che ha avuto luogo nel cuore del quartiere, ha visto la partecipazione di diverse centinaia di cittadini uniti nel ricordo delle vittime e nella richiesta di interventi urgenti per la sicurezza degli edifici. Un evento che ha messo in luce non solo il dolore della comunità, ma anche le criticità strutturali che affliggono il territorio.
Un lungo applaudire di memoria
Un minuto di silenzio per le vittime
Il corteo ha visto il momento più toccante nella sua apertura, con un minuto di silenzio in onore delle vittime del crollo. La Vela Celeste, il simbolo di una storica architettura popolare a Napoli, è diventata il fulcro della commozione collettiva. Con i volti segnati dall’emozione, i partecipanti hanno tenuto alta la torcia della memoria, dimostrando che il dolore non deve essere dimenticato. Il suono di una sola campana ha risuonato nel quartiere, accompagnato da un silenzio rispettoso, che ha amplificato la gravità della situazione.
L’affetto della comunità
Le fiaccole hanno illuminato la strada, mentre i nomi delle vittime sono stati ripetuti dalle voci dei partecipanti. “Il nostro sangue, le nostre vite, Resistete” recitava lo striscione principale, rappresentando non solo il tributo agli scomparsi, ma anche la determinazione della comunità a resistere e lottare per i propri diritti. Qui a Scampia, si è creato un forte senso di affetto e solidarietà, che ha unito giovani e anziani nella stessa causa. Il vice sindaco Lieto e l’assessore Santagada erano presenti al corteo, segno di un coinvolgimento delle istituzioni di fronte a una tragedia che ha scosso l’intera città.
Da un luogo di educazione alla protesta
Partenza dall’Università di Scampia
Il corteo è partito dalla sede dell’Università di Scampia, un’istituzione che ha accolto gli sfollati e che è vista come un faro di speranza nel quartiere. Qui molti giovani hanno trovato un luogo sicuro e un’opportunità di istruzione, ma l’evento tragico ha richiamato l’attenzione sulle esigenze di sicurezza non solo degli studenti ma di tutti gli abitanti del quartiere. Questo non è solo un problema di edilizia ma un richiamo all’azione da parte delle autorità locali e nazionali.
La voce della protesta
Le preghiere per le vittime hanno affiancato la voce della protesta, che ha levato critiche pungenti verso il governo locale riguardo il ritardo nelle operazioni di risanamento e salute pubblica. I residenti di Scampia, molti dei quali professano una vita di resistenza e resilienza, hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza di azioni concrete. Si è fatto sentire un grido di indignazione che ha sottolineato quanto sia urgente mettere in atto misure efficaci per il miglioramento delle condizioni abitative e per la prevenzione di simili tragedie in futuro.
Il futuro di Scampia: un impegno condiviso
La fiaccolata ha rappresentato anche un’opportunità per pensare al futuro del quartiere e alle azioni necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini. L’impegno di tutti i partecipanti a non dimenticare le vittime è anche un avviso per le istituzioni: l’immediata attenzione alla sicurezza degli edifici è imprescindibile. Le parole di chi ha partecipato all’evento sono state chiare, certo la memoria non basta, ma l’azione è fondamentale per evitare ulteriori drammi. L’unità del quartiere in questa triste occasione rafforza la speranza di un cambiamento che renda Scampia un luogo più sicuro e dignitoso per vivere.