Napoli: il Vecchio Pellegrini e l'emergenza violenza tra i giovani

Napoli: il Vecchio Pellegrini e l’emergenza violenza tra i giovani

L’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli affronta un’emergenza crescente di violenza giovanile, con un aumento drammatico di feriti da arma da fuoco e accoltellamenti, mentre il personale medico lotta con risorse limitate.
Napoli3A il Vecchio Pellegrini Napoli3A il Vecchio Pellegrini
Napoli: il Vecchio Pellegrini e l'emergenza violenza tra i giovani - Gaeta.it

Situato nel cuore di Napoli, l’ospedale Vecchio Pellegrini è diventato un punto di riferimento per il trattamento delle vittime di violenza, guadagnandosi l’appellativo di “ospedale degli sparati”. Il flusso incessante di ambulanze notturne e il ritmo frenetico del pronto soccorso raccontano una storia di emergenza e sofferenza, riflettendo un fenomeno di violenza giovanile in crescita. Le testimonianze dei medici e del personale sanitario delineano un quadro allarmante, caratterizzato da un incremento di ferimenti, accoltellamenti e sparatorie tra i giovani.

Un porto di mare per le vittime di violenza

Il Vecchio Pellegrini accoglie ogni giorno una molteplicità di pazienti, i cui arrivi sono spesso segnalati da sirene delle ambulanze. La struttura funge da primo soccorso per le vittime di aggressioni e incidenti che si verificano nelle zone circostanti. Negli ultimi tempi, i medici hanno assistito a un incremento drammatico dei traumi associati a scontri tra bande giovanili, con una crescita esponenziale di pazienti che riportano ferite da arma da fuoco o da punta. Uno degli episodi più tragici ha coinvolto Arcangelo Correra, un ragazzo di diciotto anni, arrivato al pronto soccorso con un proiettile nel cranio. Purtroppo, i tentativi di salvarlo sono stati vani.

Emilio Bellenfante, responsabile del pronto soccorso, ha dichiarato all’ANSA che le aggressioni da parte di baby gang sono aumentate, segnalando circa 900 accessi in emergenza solo nei primi sette mesi del 2022. Questi eventi spesso non hanno raggiunto i titoli dei giornali, ma oggi la situazione si fa sempre più critica, con segni di violenza che vanno oltre le sole risse. L’aumento degli accoltellamenti e delle sparatorie richiede un’attenzione urgente, poiché sempre più ragazzi finiscono in ospedale per ferite gravi.

La lotta quotidiana del personale medico

Il Vecchio Pellegrini è l’unico ospedale dotato di un reparto di emergenza nel centro storico di Napoli e affronta una carenza strutturale di personale medico. Bellenfante ha spiegato che il numero di medici è calato da undici a nove negli ultimi mesi, e nei prossimi anni altre cinque figure andranno in pensione. Ogni giorno, il personale deve gestire in media 250 pazienti con soli 20 posti letto, una situazione che satura le risorse. Nonostante ciò, il personale sanitario matura esperienze intense, affrontando emergenze estreme e curando ferite da fuoco e da coltello.

La tensione all’interno dell’ospedale è palpabile, soprattutto in momenti critici. Versioni di aggressioni da parte di familiari o amici dei pazienti sono purtroppo all’ordine del giorno. Bellenfante racconta di una recente situazione di caos, quando circa 300 persone si sono radunate all’esterno dell’ospedale dopo l’arrivo di Correra, rendendo l’atmosfera insostenibile. Anche la polizia e i carabinieri sono stati chiamati a contenere la situazione. Gli incidenti come questo evidenziano un clima di paura e ansia, specie in un contesto dove la vita delle persone è in gioco.

L’impatto della violenza sulla società

La violenza giovanile a Napoli rappresenta un fenomeno complesso che va oltre il semplice incidente. I medici del Pellegrini sono testimoni di un cambiamento inquietante nella popolazione giovanile. Bellenfante ha espresso preoccupazione per l’aumento dei ragazzi armati e per l’insicurezza percepita nella società di oggi. Egli stesso prova apprensione pensando ai suoi due figli, soprattutto quando escono di notte. Secondo lui, il crescente uso delle armi potrebbe essere in parte influenzato da ciò che circola su internet e dalle rappresentazioni riguardanti la violenza nelle serie televisive, elementi che stanno modificando la cultura giovanile.

Malgrado la situazione difficile, Bellenfante si sforza di attrarre nuove leve nel campo della medicina d’emergenza. A coloro che stanno per laurearsi assegna un messaggio di incoraggiamento, descrivendo la specializzazione come una delle più gratificanti, con la possibilità di salvare vite anche in situazioni critiche. Le sfide sono molte, ma la chiamata per il lavoro in pronto soccorso rimane forte. La necessità di interventi tempestivi e la ricerca di personale qualificato sono più attuali che mai nel l’ospedale bersaglio della violenza giovanile a Napoli.

Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2024 da Armando Proietti

Change privacy settings
×