Napoli in scena: il ritorno di "Anna Cappelli" reinterpretata da Carlo Massari

Napoli in scena: il ritorno di “Anna Cappelli” reinterpretata da Carlo Massari

SpazioKörper di Napoli presenta una nuova interpretazione di “Anna Cappelli” con Carlo Massari, esplorando solitudine e amore. In programma anche “Beast Without Beauty”, un’opera sulla società contemporanea.
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Napoli in scena: il ritorno di "Anna Cappelli" reinterpretata da Carlo Massari - Gaeta.it

Nel cuore di Napoli, il palcoscenico dello SpazioKörper ospita una rilettura unica e provocatoria dell’opera “Anna Cappelli”, capolavoro di Annibale Ruccello. La performance, che segna un’importante innovazione nella tradizione teatrale, è attesa per venerdì 14 febbraio alle 19.00, con una replica il giorno seguente. Interpretata per la prima volta ‘en travesti’ dal performer Carlo Massari, questa versione promette di esplorare tematiche universali come la solitudine, l’innamoramento e la paura di perdere ciò che si ama di più.

Una nuova visione di “Anna Cappelli”

La messa in scena di Massari, con coreografie di Chiara Taviani, riporta alla luce le tensioni emotive degli anni ’60, attraverso sette brevi quadri che cercano di rappresentare il complesso universo dei sentimenti umani. La storia si snoda in un ambiente scarno, caratterizzato da una stanza illuminata da una lampadina, un’illuminazione che si trasforma per ogni scena, creando un’atmosfera suggestiva e intima intorno al pubblico. Gli spettatori si trovano così immersi in un ‘altro spazio’, un contesto che stimola un’interazione continua con le emozioni espresse dai protagonisti.

La drammaturgia di Ruccello, famosa per la sua profondità e capacità di toccare le corde più sensibili dell’anima, si arricchisce di una partitura fisica e vocale che crea un forte impatto sensoriale. Elementi tratti dallo storico programma di varietà “Carosello” si mescolano a momenti di pura evocazione teatrale, offrendo un’interpretazione che sfida le convenzioni e invita a una riflessione sul tema dell’amore e della perdita.

Un secondo appuntamento da non perdere

Domenica 16 febbraio è previsto un secondo evento di grande rilievo, con “Beast Without Beauty”, un’opera originale concepita da Carlo Massari e altri artisti, tra cui Manuele Rosa e Giuseppina Randi. Lo spettacolo si presenta come un’analisi incisiva della società contemporanea, unendo elementi di critica sociale a momenti di non-sense artistico. La co-produzione con il Festival “Danza in Rete” e la Fondazione Teatro Comunale di Vicenza conferma l’alto profilo del progetto, che ambisce a coinvolgere il pubblico in un percorso di riflessione e scoperta.

La creazione si distingue per il suo approccio audace, capace di affrontare temi scomodi attraverso una narrazione visiva e corporea che scolpisce le disuguaglianze e le contraddizioni della vita moderna. I partecipanti possono aspettarsi un viaggio emotivo, ricco di spunti di riflessione e momenti di pura innovazione artistica.

Il futuro di Spaziokörper dopo Gennaro Cimmino

Con la scomparsa prematura del fondatore e direttore artistico Gennaro Cimmino, il futuro dello SpazioKörper si delinea sotto la direzione di un collettivo artistico altamente qualificato. Franco Silvestro, eletto nuovo presidente dell’Associazione, guida insieme ad un team composto da nomi di spicco, tra cui la danzatrice Susanna Sastro e la statunitense Andrea Lyn Baker, attivi nel garantire continuità e innovazione nelle attività del centro. Vito Pizzo, in qualità di vicepresidente, si occupa della parte sonora, essenziale per le produzioni artistiche.

Rebecca Curti ricopre il ruolo di Direttrice organizzativa e Claudia Cimmino gestisce le comunicazioni, assicurando che l’eredità di Gennaro continui a vivere. L’associazione mira a promuovere giovani coreografi e autori emergenti, seguendo una missione che ha sempre caratterizzato il percorso di Körper, mantenendo vivo l’interesse per la danza, la musica e altre forme d’arte, creando ponti con il territorio e il mondo esterno.

L’incontro tra il passato e il futuro in questo nuovo ciclo artistico segna un momento cruciale per la scena culturale di Napoli, promuovendo nuove voci e visioni nel panorama della danza e del teatro contemporaneo.

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