Napoli: la pizza come simbolo di solidarietà per i senza fissa dimora

A Napoli, l’associazione “La Brigata Solidale” offre ogni mese pasti caldi ai senza fissa dimora, collaborando con la Pizzeria Trianon per promuovere integrazione sociale e calore umano.
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Napoli: la pizza come simbolo di solidarietà per i senza fissa dimora - Gaeta.it

Un’iniziativa di grande impatto sociale si è concretizzata a Napoli, dove ogni mese un gruppo di volontari si impegna a offrire un pasto caldo ai senza fissa dimora. In collaborazione con la storica Pizzeria Trianon, l’associazione “La Brigata Solidale” sta cambiando le abitudini culinarie di tanti, donando non solo cibo, ma anche calore umano e momento di condivisione. Questa speciale iniziativa sottolinea come la tradizione culinaria napoletana possa contribuire a un messaggio più ampio di sostegno e integrazione sociale.

La Brigata solidale: storia e missione

Fondata nel 2019, “La Brigata Solidale” è un’associazione di volontariato che nasce dall’idea di un gruppo di amici animati dalla passione per la cucina e dal desiderio di aiutare chi vive in condizioni di difficoltà. Questa organizzazione ha come obiettivo principale quello di fornire pasti caldi a persone senza fissa dimora, creando anche un ambiente accogliente in cui poter interagire con gli ospiti e favorire momenti di socialità. Le attività organizzate dalla Brigata si svolgono principalmente a Napoli, una città che, pur avendo un ricco panorama di successi commerciali, è anche segnata da povertà e emarginazione.

I volontari si adoperano per raccogliere ingredienti e preparare piatti con ingredienti freschi, rendendo ogni pasto non solo nutriente, ma anche piacevole. Ogni mese, la Brigata Solidale programma una serata speciale in cui, grazie alla collaborazione con realtà locali, i senza fissa dimora possono gustare un pasto che va oltre il semplice cibo, divenendo un momento di comunione e integrazione.

La collaborazione con la pizzeria Trianon

La storica Pizzeria Trianon, attiva dal 1923, ha accolto con entusiasmo l’invito a collaborare con la Brigata Solidale, diventando un partner fondamentale nell’offrire un pasto caldo ai meno fortunati. Angelo Greco e Giuseppe Furfaro, i titolari della pizzeria, hanno sempre sostenuto iniziative sociali e credono fermamente nel potere della solidarietà. Ogni quarto lunedì del mese, Trianon prepara e dona 80 pizze margherita che vengono poi portate presso il dormitorio La Palma, situato nel Rione Sanità, dove risiedono numerosi senza fissa dimora.

Questa iniziativa rappresenta una continuità con le altre collaborazioni già attuate da Trianon, come quelle con la mensa del Carmine e l’associazione Sant’Egidio. Per Greco e Furfaro, ogni gesto conta e contribuisce a costruire una comunità più coesa. L’idea di far assaporare ai bisognosi uno dei simboli più rappresentativi della cucina napoletana si traduce in un atto di condivisione che va ben oltre il semplice pasto.

Momenti di condivisione e integrazione

Luciano Di Costanzo, uno dei membri attivi della Brigata Solidale, ha sottolineato come le iniziative messe in campo siano non solo generose, ma anche pensate per creare un momento di antropologia sociale. Ogni serata in cui sono servite le pizze è un’opportunità per instaurare relazioni e creare un clima di ascolto e accoglimento. “Cuciniamo non come professionisti, ma come amici che offrono un pasto a chi ha bisogno, cercando di rendere l’atmosfera il più calorosa possibile”, racconta Di Costanzo.

La Brigata non si limita solo a distribuire cibo; si occupa anche di raccogliere beni di prima necessità e oggetti utili per migliorare la vita quotidiana degli ospiti del dormitorio. Il passaparola ha favorito la creazione di sinergie con altre attività locali, espandendo il raggio d’azione e l’efficacia delle proprie azioni. Il motto dell’associazione “quando donare un pasto caldo scalda il cuore di chi lo prepara” riflette l’essenza di questo straordinario impegno volto a generare un cambiamento positivo nella comunità.

Questa combinazione di buona volontà, amore per la cucina e impegno nei confronti del sociale dimostra come una risposta all’emergenza abitativa e alla mancanza di dignità sociale possa passare anche attraverso la riscoperta di tradizioni culinarie che, a Napoli, rappresentano un forte legame culturale.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sara Gatti

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