Napoli: La storia del boss Salvatore D’Amico o’ pirata

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Napoli: La storia del boss Salvatore D'Amico o' pirata - Gaeta.it

Nel contesto della criminalità organizzata a Roma, emerge il ruolo del boss Salvatore D'Amico, noto come o' pirata, che mirava a diventare una figura predominante nella capitale. Le rivelazioni del nipote pentito, Umberto D'Amico o' lione, hanno gettato luce sulla situazione criminale e portato a conseguenze significative.

L'ascesa di Salvatore D'Amico e i legami con le famiglie criminali

Secondo le dichiarazioni del pentito, Salvatore D'Amico aveva stretti legami con la famiglia Senese, in particolare con il figlio di Michele Senese. Tale legame portò a tensioni e scontri di potere, culminati con l'affermazione di D'Amico come figura influente a Roma, soppiantando la famiglia Senese. Questo cambiamento di leadership ha scosso le fondamenta della criminalità organizzata nella capitale.

L'influenza a Roma e le attività criminose

D'Amico ha mostrato un interesse particolare per le attività economiche a Roma, dove aveva stabilito una rete di criminalità per gestire denaro, droga e armi. Attraverso collaborazioni con individui chiave come Daniele Muscariello, D'Amico ha esteso la sua influenza e coinvolgimento in varie operazioni illegali nella città.

Il coinvolgimento nei traffici illeciti e le truffe

L'attività criminale di D'Amico non si limitava solo al controllo dei traffici illegali, ma includeva anche pratiche truffaldine e ingannevoli. Con l'aiuto di Muscariello, D'Amico era coinvolto in operazioni di evasione fiscale e frodi finanziarie, utilizzando società fittizie e dipendenti per eludere le autorità e lucrare illegalmente.

La rete di complici e la protezione delle forze dell'ordine

Daniele Muscariello emerge come figura chiave nella protezione e supporto a D'Amico nelle sue attività criminali. Grazie alle sue abilità nell'inganno e alle presunte connessioni con le forze dell'ordine, Muscariello avrebbe avvertito D'Amico dell'imminente arresto, consentendogli di prendere precauzioni e evitare la cattura.

Le rivelazioni del pentito e le conseguenze investigative

Le dichiarazioni di Umberto D'Amico hanno innescato una serie di azioni investigative che hanno portato a numerosi arresti e indagini su altre figure chiave coinvolte nelle attività illegali a Roma. L'operato della Divisione Antimafia di Roma ha contribuito a smantellare le organizzazioni criminali e a portare alla luce una rete intricata di crimine e corruzione.

Il declino del 'pirata' D'Amico e il futuro della criminalità a Roma

Con le rivelazioni e le azioni investigative in corso, il futuro di Salvatore D'Amico come figura di spicco nella criminalità organizzata a Roma è avvolto dall'incertezza. Le dinamiche di potere e le alleanze criminali nella capitale rimangono soggette a cambiamenti e nuove sfide, con implicazioni significative per il panorama criminale della città.

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