Napoli lancia la prima postazione per le digital humanities: un'opportunità per studenti e studiosi

Napoli lancia la prima postazione per le digital humanities: un’opportunità per studenti e studiosi

Inaugurata a Napoli la prima postazione pubblica per le digital humanities, un progetto che offre risorse e strumenti avanzati per studenti e ricercatori del Mezzogiorno, promuovendo innovazione nella formazione accademica.
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Napoli lancia la prima postazione per le digital humanities: un'opportunità per studenti e studiosi - Gaeta.it

L’innovazione nella formazione e nella ricerca accademica ha trovato una nuova casa a Napoli. Lunedì 31 marzo, alle ore 15, presso Porta di Massa, nella sede dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del Consiglio Nazionale delle Ricerche, verrà inaugurata la prima postazione pubblica dedicata alla creazione di opere umanistiche digitali. Questo progetto, sostenuto dalla Fondazione Banco di Napoli, fa parte di un’iniziativa più ampia denominata “Biblioteche e iniziative per le digital humanities“, pensata per dotare studenti e ricercatori del Mezzogiorno di strumenti avanzati per studi e ricerche in ambito umanistico.

L’incontro di inaugurazione e i protagonisti del progetto

La cerimonia di inaugurazione vedrà la partecipazione di relatori di spicco nel panorama accademico. Tra di loro, Manuela Sanna, direttrice dell’ISPF, Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione, Andrea Mazzucchi, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, Leonardo Pica Ciamarra, direttore del Centro di Umanistica Digitale, e Giuseppe Andrea Liberti, noto esperto di digital humanities. L’evento ha come titolo “Il sapere umanistico nella svolta digitale, tra opportunità e rischi“. Questo incontro sarà un’importante occasione per discutere le sfide e le opportunità offerte dalla digitalizzazione nel campo delle scienze umane.

La biblioteca digitale e le risorse disponibili

Il progetto prevede l’istituzione di una biblioteca digitale arricchita da una selezione di circa cento testi, disponibili in quattro lingue. Questi materiali vertono sulle digital humanities, edizioni critiche digitali e sul rapporto tra cultura umanistica e intelligenza artificiale. “La disponibilità di questi testi, attualmente difficilmente accessibili o molto costosi, rappresenta un’opportunità per molti“, afferma Salvatore Prinzi, responsabile scientifico dell’iniziativa. La biblioteca non si limita alla consulenza teorica; intende anche fornire strumenti pratici per la creazione e la digitalizzazione di opere.

Strumenti e accesso alla postazione pubblica

La nuova postazione pubblica è attrezzata con scanner e computer di ultima generazione. Questa infrastruttura sarà accessibile a tesisti, dottorandi e ricercatori, offrendo loro la possibilità di digitalizzare manoscritti e opere letterarie. Gli utenti potranno così sperimentare in prima persona le tecniche apprese durante il loro percorso formativo. La postazione si propone di fungere da laboratorio creativo, consentendo agli studiosi di produrre opere digitali innovativa e di qualità.

Il progetto “Biblioteche e iniziative per le digital humanities” rappresenta una significativa opportunità per Napoli e per il Mezzogiorno. Non solo amplia l’offerta formativa nel settore delle scienze umane, ma promette anche di incentivare la ricerca e la produzione culturale attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Con tali iniziative, Napoli si posiziona come un importante centro di eccellenza nel panorama delle digital humanities in Italia.

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