La città di Napoli sta per dare il via a un progetto ambizioso intitolato “Sport è sostegno”, mirato a fornire attività sportive e culturali a giovani di età compresa tra i 14 e i 34 anni. L’iniziativa, finanziata da Sport e Salute e promossa dal Ministero per lo Sport e i Giovani, si concentra sui ragazzi che vivono in condizioni di disagio sociale, offrendo loro uno spazio di accoglienza e valorizzazione delle proprie risorse.
Le attività proposte
Il progetto prevede un’ampia offerta di corsi gratuiti, tra cui rugby, judo, ginnastica e pilates, insieme a laboratori di giochi antichi napoletani e seminari sull’alimentazione. Queste attività si svolgeranno presso la polisportiva Partenope, situata nei pressi dello stadio Albricci e del centro direzionale di Napoli. La capofila del progetto è la Partenope Rugby Club Junior, che si è aggiudicata il finanziamento attraverso un bando specifico. L’obiettivo principale di “Sport è sostegno” è quello di strappare i giovani da situazioni di isolamento e disagio, promuovendo il loro benessere e l’acquisizione di nuove competenze.
In aggiunta ai corsi sportivi, il progetto offre la possibilità di ottenere un “patentino” per diventare tecnico federale, e prevede anche corsi di giornalismo sportivo. Queste opportunità rappresentano un’importante occasione di crescita e formazione, che potrebbe diventare un trampolino di lancio per tanti giovani.
Un sostegno per i giovani e la comunità
Paola Gelormini, presidente della Partenope Rugby Club Junior, ha enfatizzato come il progetto rappresenti un’importante opportunità per i ragazzi in difficoltà. “L’idea è di utilizzare il rugby, uno sport che incarna valori fondamentali, come strumento per attrarre i giovani,” ha spiegato Gelormini. Inoltre, anche altre discipline come pilates, judo e ginnastica hanno un ruolo significativo nell’offrire una proposta variegata.
Francesca Merenda, coordinatrice regionale di Sport e Salute, ha sottolineato che il progetto, della durata di 24 mesi, si propone di facilitare l’accesso a diverse attività extra-sportive, culturali e laboratoriali. Questo approccio integrato mira a scoprire i talenti dei partecipanti, incoraggiando la loro partecipazione attiva in spazi civici. L’obiettivo è non solo aiutare i giovani a costruire uno stile di vita più sano, ma anche a promuovere una cultura di inclusione e sostegno reciproco.
Celebrazione dell’inizio del progetto
La partenza dell’iniziativa ha visto la partecipazione di diverse figure di spicco nel mondo dello sport, con la presenza di ex atleti della Partenope. Tra gli ospiti c’erano Alessandro Gelormini, presidente dell’associazione Polisportiva Partenope, e i campioni Raffaele D’Orazio e Vincenzo Trapanese, che hanno scritto la storia del rugby italiano negli anni ’60.
La celebrazione non è stata solo un momento di festa, ma ha anche messo in evidenza l’importanza della comunità nel sostenere i giovani. Alessandro Gelormini ha evidenziato come il progetto desideri avvicinare i ragazzi allo sport dilettantistico, concepito non solo come impegno, ma come occasione di divertimento e scoperta di sé.
Con proposte concrete e un forte sostegno da parte delle istituzioni, “Sport è sostegno” si inserisce in un più ampio dibattito sulla necessità di creare spazi e opportunità per i giovani, riflettendo una volontà collettiva di generare cambiamento positivo in città.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco