A Napoli, la situazione delle baby-gang sembra sfuggire al controllo, creando un clima di paura tra i residenti. In particolare, a Piazza Gian Vincenzo Gravina, nel quartiere Arenaccia, sono emerse testimonianze di giovani delinquenti che dominano le strade e mettono a rischio la sicurezza locale. Gli abitanti della zona sono sempre più allarmati e costretti a prendere misure drastiche per proteggere le proprie abitazioni.
Preoccupazione tra i residenti
I cittadini di Piazza Gian Vincenzo Gravina vivono un’autentica emergenza ogni sera. Per far fronte al caos che si scatena a causa della presenza di gruppi di ragazzi, che accendono falò con rifiuti abbandonati, molti sono costretti a rinforzare finestre e balconi. Questi falò non sono solo un modo per combattere il freddo della notte; rappresentano anche un segnale di dominio territoriale. L’accensione di fuochi contribuisce a creare un’atmosfera di intimidazione, allontanando potenziali intrusi e, in particolare, le forze dell’ordine.
Questo fenomeno ha portato i residenti a rivolgersi a figure politiche per denunciare la situazione. La sensazione generale è che la legalità sia messa a repentaglio da comportamenti sempre più audaci da parte di questi gruppi di ragazzi. L’ansia cresce, con la paura che la situazione possa degenerare in episodi di violenza più gravi.
Intervento politico e la richiesta di sicurezza
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha avvertito le autorità competenti sull’emergenza. I residenti hanno cercato il suo sostegno per sollecitare un intervento immediato della Questura. Borrelli ha affermato: “Abbiamo chiesto alla Questura di intervenire in maniera netta e decisa prima che possa accadere qualcosa di molto grave.” Queste parole mettono in evidenza la percezione di un’urgenza crescente nel rispondere a tale crisi.
Borrelli ha sottolineato la necessità di un piano strategico per affrontare il problema in modo globale. La sua posizione evidenzia la particolare natura della criminalità giovanile, che risulta essere sempre più sfuggente e pericolosa. Gli interventi sporadici, senza una pianificazione mirata, rischiano di alimentare l’arrogante sicurezza di questi giovani delinquenti, che già si sentono liberi di agire senza conseguenze.
Il ruolo delle forze dell’ordine
La presenza di forze dell’ordine in queste aree non è in discussione; tuttavia, sembra insufficientemente armata contro il fenomeno delle gang giovanili. Le operazioni di polizia devono essere accompagnate da una strategia preventiva che coinvolga anche azioni a livello sociale e di educazione. È fondamentale attuare iniziative che mirino a risolvere le cause alla radice del problema, coinvolgendo le famiglie e le comunità per ripristinare un senso di sicurezza e appartenenza.
L’assenza di politiche efficaci e di coordinamento tra i diversi attori responsabili contribuisce a far sentire i residenti abbandonati e impotenti. I cittadini chiedono a gran voce un approccio integrato, capace di restituire tranquillità alle strade di Napoli e far finire il dominio delle baby-gang che minaccia la loro quotidianità . La situazione attuale solleva interrogativi importanti sulla sicurezza urbana e sulla capacità delle istituzioni di garantire protezione adeguata ai cittadini.
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano