Napoli cambia volto nelle sue strade per far emergere figure importanti della storia cittadina. La giunta comunale ha deciso di dedicare nuovi spazi urbani a volti noti della cultura, della medicina e della tradizione popolare, restituendo così memoria e riconoscimento a personaggi finora poco celebrati nella toponomastica.
Nuove intitolazioni per valorizzare la memoria di luoghi e persone
La proposta del vicesindaco e assessora alla toponomastica Laura Lieto ha preso forma con l’approvazione di diverse intitolazioni nel tessuto urbano. Tra queste spicca la targa dedicata a Luigi Necco, giornalista e scrittore legato a doppio filo alla città di Napoli. Necco è stato un volto amato della RAI e ha raccontato la realtà napoletana con uno stile diretto e popolare. Il riconoscimento arriva nel cuore del Vomero, in largo collegato a piazza Leonardo e via Girolamo Santacroce. Proprio in questo quartiere Necco ha vissuto, approfondendo temi e storie che hanno radici profonde nella vita quotidiana della zona.
Un omaggio alla memoria e al quartiere
Questo omaggio riflette il desiderio di mantenere viva la memoria di personalità che non solo hanno raccontato Napoli, ma l’hanno rappresentata in modo autentico. La collocazione della targa diventa quindi un segnale concreto di attenzione non solo alla figura individuale, ma anche al quartiere, strumento prezioso per rinsaldare il legame tra cittadinanza e spazi urbani.
Riconoscimento a un medico di comunità nella periferia di chiaiano
La giunta ha riservato attenzione anche a Chiaiano, zona periferica e tradizionalmente meno centrale nelle narrazioni della città . Qui, il vico detto Croce cambierà nome per onorare il dottor Giovanni Di Marino, medico condotto noto per il suo impegno verso le comunità locali. La decisione pone sotto i riflettori una figura che ha accompagnato generazioni con la sua opera di cura, soprattutto in un’area spesso dimenticata.
Medicina di base e eroi del quotidiano
Dedicare un nome di strada a Di Marino significa anche valorizzare la presenza della medicina di base nella vita di quartiere, ricordando il ruolo fondamentale che questi professionisti hanno svolto nei momenti difficili. La scelta riflette la volontà di costruire un’identità che non trascuri gli eroi del quotidiano, restituendo loro lo spazio pubblico e il riconoscimento simbolico che meritano.
Vie dedicate ai grandi maestri della cucina napoletana nei quartieri spagnoli
Un intervento significativo riguarda l’istituzione di nuove vie nel cuore di Montecalvario, area che si incunea nei quartieri spagnoli, teatro di storie antiche e vivaci. Lì si affideranno nomi nuovi a strade finora chiamate in modo neutro: vicoletto 1°, 2° e 3° Politi cederanno il posto a via Antonio Latini, via Vincenzo Corrado e via Ippolito Cavalcanti. Questi tre nomi racchiudono un pezzo consistente della storia culinaria napoletana tra Seicento e Ottocento.
Un patrimonio storico e sociale attraverso la gastronomia
I personaggi intitolati sono cuochi e scrittori che hanno modellato tradizioni gastronomiche tuttora vive. Antonio Latini ha lasciato ricette e manuali che raccolgono l’essenza dei sapori dell’epoca, Vincenzo Corrado ha ampliato l’arte culinaria con testi che parlano di cultura e società , mentre Ippolito Cavalcanti, nobiluomo e gastronomo, ha parlato di piatti e consuetudini con un approccio elegante e documentato. Dare a queste strade nomi carichi di storia conferisce un’identità forte a un pezzo della città che da tempo mancava di simboli legati alla tradizione culturale profonda e intergenerazionale.
Queste scelte emergono come un segnale preciso di attenzione per la radice culturale e per la valorizzazione degli ambienti urbani. Napoli in questo modo riconosce volti e storie spesso rimasti nell’ombra, inserendo nel circuito delle sue vie nomi che portano con sé un patrimonio storico e sociale di grande qualità .