Napoli ospita un concerto dedicato alla musica rom per la Giornata Internazionale dei Rom e Sinti

Napoli ospita un concerto dedicato alla musica rom per la Giornata Internazionale dei Rom e Sinti

Il 4 aprile 2025, il Teatro San Carlo di Napoli ospiterà un concerto per celebrare la cultura rom, con Santino e Gennaro Spinelli, promuovendo inclusione e lotta all’antiziganismo.
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Napoli ospita un concerto dedicato alla musica rom per la Giornata Internazionale dei Rom e Sinti - Gaeta.it

Il 4 aprile 2025, il Teatro San Carlo di Napoli si prepara a un evento musicale speciale che celebra la cultura rom, in vista della Giornata Internazionale dei Rom e Sinti, istituita l’8 aprile 1971. Questa performance, che si svolgerà nel suggestivo Salone degli Specchi, presenterà un mix di brani classici e composizioni originali, unendo tradizione e innovazione nel panorama musicale europeo. I protagonisti della serata saranno Santino e Gennaro Spinelli, un duo padre-figlio, entrambi di origine rom e talentuosi musicisti.

I protagonisti del concerto

Santino Spinelli, maestro della fisarmonica, e Gennaro Spinelli, virtuoso del violino, apporteranno il loro talento attraverso un repertorio che spazia dalla tradizione romanì a composizioni moderne. La loro performance si preannuncia emozionante, con l’intento di trasmettere l’essenza della musica rom, riuscendo a distillare gli elementi più genuini e autentici, nel rispetto della storia e della cultura di questo popolo. La scelta di includere brani come la “Czarda” di Vittorio Monti, la “Danza Ungherese n. 5” di Johannes Brahms e l’aria Habanera dalla “Carmen” di Georges Bizet dimostra come la musica rom abbia influenzato profondamente il repertorio classico, creando un connubio straordinario tra le due tradizioni.

Accompagnati da musicisti del Teatro San Carlo e dell’Orchestra Sinfonica ‘G. Rossini’ di Pesaro, i Spinelli promettono di offrire un viaggio sonoro che rivisita i capolavori classici da una prospettiva etnica. Questa fusione di stili musicali rappresenta non solo un omaggio alla tradizione, ma anche un’innovazione significativa nei concerti di musica rom. Gli orchestrali, sotto la guida dei violinisti Salvatore Lombardo e Marco Bartolini, daranno vita a una serata unica, celebrando la ricchezza culturale della tradizione romanì.

Promozione della cultura romanì e lotta all’antiziganismo

Il concerto è parte della seconda “Settimana per la promozione della cultura romanì e per la lotta all’antiziganismo”, che si svolgerà dal 3 al 13 aprile, e gode del sostegno dell’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico sui temi dell’inclusione e del rispetto per le comunità Rom e Sinti. La partnership con l’Unione delle Comunità Romanès in Italia e l’Associazione Thèm Romano dimostra l’impegno collettivo nel valorizzare e sostenere la cultura romanì.

Gennaro Spinelli, ambasciatore dell’International Romanì Union per l’arte e la cultura romanì nel mondo, sottolinea l’importanza della musica come linguaggio universale, capace di unire culture e popoli. La sua visione si riflette anche nelle parole di Santino, che ricorda come artisti illustri, tra cui Liszt, Schubert e Ravel, abbiano attinto dalla musica dei Rom, evidenziando l’importanza storica e culturale di questo patrimonio.

L’importanza del dialogo attraverso l’arte

Mattia Peradotto, direttore dell’Unar, mette in evidenza come questo concerto sia un passo cruciale per favorire una comprensione non stereotipata delle minoranze. Attraverso l’arte e la cultura, è possibile promuovere un dialogo aperto e sincero, essenziale per favorire l’inclusione delle comunità rom e sinti. La musica assume quindi un ruolo fondamentale, non solo come forma di intrattenimento, ma anche come strumento di cambiamento sociale.

In vista del concerto del 4 aprile, è interessante notare che il 10 aprile 2024 Santino e Gennaro Spinelli si sono esibiti nel Ridotto dei Palchi Toscanini al Teatro alla Scala di Milano, accompagnati da musicisti della Scala e dell’Orchestra Sinfonica Rossini. Questo evento ha segnato un’altra pietra miliare per la musica rom, portando la tradizione rom a prestigiosi palcoscenici e contribuendo a sfatare pregiudizi e stereotipi attraverso l’arte.

Il concerto di Napoli rappresenta quindi un evento di grande significato, non solo per la sua qualità musicale, ma anche per il messaggio di inclusione e valorizzazione della cultura romanì che porta con sé.

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