Napoli paralizzata dalla Pasquetta: traffico in tilt e tassisti in protesta contro l’assenza di controlli

Napoli paralizzata dalla Pasquetta: traffico in tilt e tassisti in protesta contro l’assenza di controlli

Pasquetta a Napoli segnata da gravi blocchi del traffico, proteste dei tassisti e disorganizzazione nelle strade principali, con pesanti ripercussioni su cittadini, turisti e attività lavorative.
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A Pasquetta 2025 Napoli ha vissuto un grave caos traffico, con strade bloccate e proteste dei tassisti che denunciano la mancanza di un piano efficace per la mobilità urbana. - Gaeta.it

Napoli ha vissuto una giornata di Pasquetta caratterizzata dal caos nel traffico e dalla mancanza di organizzazione sulle strade cittadine. Le principali vie, dalla zona di Piazza Garibaldi fino ai Campi Flegrei e passando per la Tangenziale, sono rimaste bloccate per ore, creando disagi enormi a cittadini, turisti e lavoratori. Le manifestazioni di proteste dei tassisti hanno acceso i riflettori sulle criticità nella gestione della mobilità urbana.

il collasso del traffico nelle principali arterie cittadine

Dalla mattina del 21 aprile 2025, le strade di Napoli hanno registrato code lunghissime che hanno rallentato e, in molti casi, bloccato la circolazione su tutta la rete stradale principale. Piazza Garibaldi, snodo nevralgico per l’accesso in città, si è trasformata in un parcheggio improvvisato. Le auto sostate in tripla fila hanno impedito il normale flusso, causando ritardi pesanti per chi si muoveva da e verso il centro.

Il fenomeno si è esteso alla Tangenziale di Napoli, dove il traffico, già intenso nei giorni festivi, ha toccato livelli critici. Non solo rallentamenti, ma vere e proprie situazioni di stallo hanno paralizzato la viabilità per ore. Anche i Campi Flegrei, zona che di solito attira molti visitatori durante le festività, si è ritrovata congestionata, con strade intasate e nessuna gestione efficace del traffico.

L’assenza di interventi tempestivi da parte delle forze dell’ordine o degli enti preposti è stata più che evidente. Il risultato è stato uno scenario di caos diffuso, in cui gli automobilisti hanno sofferto lunghe attese incolonnati sotto il sole primaverile. Il clima di tensione ha toccato anche i pedoni e i mezzi pubblici, bloccati o dettati da orari difficili da rispettare.

la protesta dei tassisti: accuse e richieste al comune

L’Associazione Tassisti di Base ha espresso senza giri di parole il malcontento vissuto in questo lunghissimo giorno di Pasquetta. Secondo i rappresentanti del gruppo, la città appare “ingovernabile” e lasciata a se stessa. La loro denuncia riguarda soprattutto la mancanza di un progetto chiaro per la mobilità e il mancato rispetto dei diritti di chi guida e lavora per spostare cittadini e turisti.

Il gruppo ha sottolineato quanto sia frustrante dover gestire le lunghe code e l’assenza di sicurezza sulle strade, aggravate da un sistema di controllo inefficace. “Nemmeno una lettera inviata al sindaco ha portato risposte o interventi concreti,” hanno affermato, spiegando che la loro attività subisce un danno quotidiano e la loro dignità resta calpestata da una situazione fuori controllo.

I tassisti non si limitano a chiedere più vigili o forze dell’ordine, ma sollevano il tema della mobilità come diritto fondamentale, indispensabile per una città che aspira a ospitare turisti e garantire la vita quotidiana dei residenti. Loro stessi, garantendo un servizio pubblico, si sentono vittime di regole poco chiare e di un sistema senza soluzioni immediate.

le conseguenze del blocco sulla vita lavorativa e sociale a napoli

Il traffico paralizzato impatta anche sulla vita lavorativa di molte persone, non solo dei tassisti e automobilisti privati. Ore preziose passate in auto significano meno tempo per lavorare o per dedicarsi ad attività personali. Le imprese legate al turismo, ristorazione e commercio hanno subito rilevanti rallentamenti, con turisti infastiditi bloccati in macchina o costretti a deviazioni che hanno complicato l’organizzazione del tempo.

Dal punto di vista sociale, la città ha mostrato segni di insofferenza crescente. Le aree più interessate sono diventate scenario di proteste spontanee o scene di rabbia tra automobilisti e passanti. La mancanza di un piano d’intervento da parte del Comune ha creato un clima di sfiducia verso le istituzioni locali.

Ancora più evidente è la distanza tra le esigenze reali di mobilità della popolazione e le risposte fornite dall’amministrazione cittadina. I cittadini chiedono regole trasparenti, soluzioni efficaci e soprattutto azioni immediate per ridurre il caos che puntualmente si ripresenta nei giorni clou dell’anno, come il lunedì di Pasquetta.

il futuro della mobilità a napoli: un’urgenza non rimandabile

I fatti del 21 aprile 2025 hanno messo in luce problemi che si trascinano da tempo nella gestione della viabilità a Napoli. Il blocco totale durante una giornata festiva ha causato un danno evidente, non solo economico ma anche sociale, alimentando la percezione di abbandono verso i cittadini.

Le richieste avanzate dai tassisti, insieme al disagio di residenti e turisti, dovrebbero spingere le autorità a mettere in agenda un piano che affronti con concretezza le criticità della mobilità urbana. Servono soluzioni precise per la gestione del traffico, un potenziamento del controllo e una programmazione che tenga conto delle variazioni stagionali e festive.

La città non può permettersi di vivere giornate simili, specie in un periodo delicato per il turismo e la ripresa economica. Se il Comune non interviene con misure adeguate, la mobilità a Napoli resterà prigioniera di blocchi e disservizi, penalizzando chi quotidianamente si sposta sulle sue strade.

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