Napoli ricorda Franco Di Mare: un evento dedicato alla poliedricità del giornalista e scrittore

Napoli ricorda Franco Di Mare: un evento dedicato alla poliedricità del giornalista e scrittore

Il 2 dicembre, Napoli celebra Franco Di Mare con un incontro all’Università Suor Orsola Benincasa, esplorando il suo impatto nel giornalismo, nella letteratura e nella cultura napoletana.
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Napoli ricorda Franco Di Mare: un evento dedicato alla poliedricità del giornalista e scrittore - Gaeta.it

Il prossimo 2 dicembre, Napoli ospiterà un incontro commemorativo in onore del noto giornalista Franco Di Mare, evento che si svolgerà presso l’Università Suor Orsola Benincasa. La celebrazione, intitolata “I mille volti di Franco Di Mare: giornalista, conduttore, scrittore, chef napoletano”, promette di mettere in luce le molteplici sfaccettature di un uomo che ha lasciato un segno profondo nel panorama mediatico e culturale italiano. L’incontro è organizzato da Massimo Cinque, esperto autore Rai, nell’ambito del suo corso di Teoria e tecniche del linguaggio televisivo.

Dettagli dell’evento all’Università Suor Orsola Benincasa

L’incontro avrà inizio alle 11 nella Sala degli Angeli dell’Università, ma sarà anche disponibile in diretta streaming. Il Rettore, Lucio d’Alessandro, aprirà la sessione con un intervento, seguito da una serie di testimonianze di vari ospiti che hanno condiviso momenti significativi con Di Mare. Tra questi ci sarà Paolo Ascierto, oncologo che ha seguito Di Mare nella sua lotta contro la malattia che lo ha portato via lo scorso maggio. L’importanza di questo incontro si rispecchia non solo nel benessere collettivo di commemorare un grande professionista, ma anche nel desiderio di raccogliere esperienze e storie che ne hanno contrassegnato la vita.

La malattia e l’ultimo libro di Di Mare

Franco Di Mare, nel corso della sua carriera, ha affrontato temi delicati e complessi. Durante un’apparizione in diretta a “Che Tempo che fa”, il giornalista annunciò con grande coraggio la sua malattia. Questa rivelazione ha toccato le vite di molti, suscitando un’ondata di solidarietà e riflessione. Nel suo ultimo libro, “Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi”, Di Mare esplora il legame tra le malattie e le esperienze vissute dai soldati, in particolare quelle legate alla “Sindrome dei Balcani”. Qui affronta le conseguenze fatali dell’esposizione a sostanze nocive durante i conflitti nel sud-est europeo. Si tratta di riflessioni acute e coinvolgenti, che mirano a portare alla luce le cicatrici invisibili lasciate dalla guerra.

Il ricordo del lavoro giornalistico di Franco Di Mare

L’incontro a Napoli vedrà anche la partecipazione di Enzo Nucci, un altro importante inviato Rai, che coordinerà il momento dedicato ai ricordi da parte di giornalisti e colleghi. Interverranno figure di spicco come Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno, e Antonello Perillo, vicedirettore della TGR Rai. Queste personalità condivideranno le loro esperienze e ricordi legati alla carriera di Di Mare, rivelando l’impatto che ha avuto nel mondo del giornalismo e nel loro personale percorso professionale.

Franco Di Mare romanziere: un capitolo speciale

Un’altra parte fondamentale della celebrazione riguarda il talento di Di Mare come scrittore. La sua carriera letteraria è iniziata nel 2009 con “Il cecchino e la bambina” e ha continuato a fiorire con titoli come “Barnaba il mago” nel 2018, entrambi molto apprezzati. Durante l’evento, Maurizio De Giovanni e Stefania Nardini discuteranno l’eredità dei suoi romanzi, da sempre collocati ai vertici delle classifiche letterarie. Questi scritti non solo evidenziano la sua abilità nel narrare, ma riflettono anche le sue esperienze vissute come inviato di guerra.

La napoletanità e il lascito culturale di Di Mare

Un focus finale della giornata sarà dedicato all’identità napoletana di Di Mare, un aspetto che lo ha sempre caratterizzato anche nella sua carriera. Gino, il fratello di Franco, concluderà la manifestazione sottolineando come il giornalista abbia rappresentato la sua città natale in tutto il mondo, con un mix di fierezza e umanità. Massimo Cinque ricorda che la napoletanità di Franco è indissolubile dalla sua figura professionale, creando un legame profondo che continua a vivere nei ricordi di chi l’ha conosciuto.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sofia Greco

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