La città di Napoli si prepara a dire addio a un luogo simbolo della cultura e della comunità locale, la libreria A&M di via Duomo. Anna e Marco, i proprietari del negozio, dopo aver affrontato numerose difficoltà e investimenti, hanno deciso di chiudere le porte per l’ultima volta il 25 marzo. Questo passo segna l’inizio di una nuova avventura per la coppia, che prevede di trasferirsi al Nord insieme al loro bambino e di intraprendere una nuova attività. Un cambiamento che, nonostante il rammarico, rappresenta per loro una nuova occasione da cogliere.
Chiusura della libreria A&M: una perdita per la comunità
La libreria A&M ha rappresentato per anni un punto di riferimento per gli amanti dei libri e della cultura partenopea. Situata nel cuore di Napoli, in via Duomo, questo negozio ha offerto una vasta selezione di opere letterarie, iniziative culturali e incontri con autori. La chiusura, prevista ufficialmente il 25 marzo, non è solo un cambiamento per i due librai, ma anche per una comunità che si sente un po’ più povera senza un’attività di questo tipo.
È un momento di tristezza per molti clienti abituali, che hanno trovato nella libreria non solo un luogo dove acquistare libri, ma anche uno spazio di condivisione e incontro. La decisione di Anna e Marco di chiudere il negozio è stata frutto di riflessioni lunghe e difficili, vissute all’ombra delle sfide economiche e sociali che negli ultimi anni hanno colpito il settore. Nonostante gli sforzi per tenere aperta la libreria, la coppia ha dovuto affrontare problematiche che si sono rivelate insormontabili.
L’iniziativa “SvuotaScaffali”: un appello alla partecipazione
In risposta alla chiusura della libreria, il parlamentare di Avs, Francesco Emilio Borrelli, ha lanciato un’iniziativa chiamata “SvuotaScaffali”. L’evento, organizzato in collaborazione con Gianni Simioli de La Radiazza, si terrà domani alle 11 e invita la cittadinanza a partecipare attivamente per acquistare gli ultimi libri rimasti sugli scaffali della libreria. Questo gesto non solo rappresenta un modo per supportare Anna e Marco, ma è anche un’opportunità per riunire la comunità intorno a un progetto che ha sempre valorizzato la cultura locale.
Borrelli ha dichiarato che questa iniziativa è un modo concreto per dimostrare affetto e riconoscenza a due giovani imprenditori che, nonostante le difficoltà, continuano a guardare al futuro con determinazione. La vendita dei libri rimanenti non solo aiuterà la coppia a rifarsi, ma sarà anche un’opportunità per i cittadini di riscoprire opere letterarie significative e condividere l’amore per la lettura.
Un futuro incerto ma pieno di speranza
L’uscita dalla scena di Anna e Marco potrebbe sembrare segno di una cultura che fatica a sostenere le sue istituzioni. Tuttavia, i due librai non abbandonano i loro sogni; anzi, puntano a costruire un nuovo percorso al di fuori di Napoli. Borrelli e Simioli si sono detti fiduciosi nel fatto che, tornando di nuovo nella loro città, Anna e Marco avranno l’opportunità di ripartire in un contesto più favorevole.
Tale ottimismo è contagioso e rappresenta un messaggio di speranza per tutti gli altri librai e imprenditori del settore culturale a Napoli. Le parole di incoraggiamento espresse dai promotori dell’iniziativa invitano a riflettere su come sia preziosa la presenza di librerie e spazi culturali nella vita di una città. La cultura è un motore di crescita e solidarietà, e la comunità napoletana ora è chiamata a sostenere la propria eredità culturale, valorizzando e investendo in chi decide di rimanere e lottare.