Napoli, San Gennaro e la protesta degli attivisti contro il proliferare dei B&B: un appello inusuale

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Napoli, San Gennaro e la protesta degli attivisti contro il proliferare dei B&B: un appello inusuale - Fonte: Cronachedellacampania | Gaeta.it

Nella giornata dedicata a San Gennaro, il patrono di Napoli, si è consumata una singolare protesta da parte degli attivisti della campagna “Resta Abitante”. La manifestazione, andata in scena nel cuore della tradizionale cerimonia di liquefazione del sangue, ha messo in luce le preoccupazioni riguardo all'andamento del mercato immobiliare, in particolare il crescente numero di bed and breakfast e case vacanza, che secondo loro sta contribuendo a un drammatico aumento degli sfratti in città.

L’appello a San Gennaro

Un'iniziativa simbolica tra la folla

Durante la cerimonia che riunisce migliaia di fedeli, gli attivisti si sono presentati all'esterno del Duomo con un gonfalone simile a quelli tradizionali portati per celebrare i santi. Tuttavia, il loro messaggio era inusuale e provocatorio: “Caro San Gennaro, sciogli tutti i B&B”. Questa scelta di comunicazione ha suscitato curiosità e, al contempo, ha messo in evidenza le difficoltà che i napoletani si trovano ad affrontare nel contesto attuale.

La presenza degli attivisti durante un momento così significativo per la città dimostra l'intento di utilizzare una celebrazione religiosa per attirare l'attenzione su questioni sociali urgenti. Mentre i fedeli si ritrovano a pregare, il contrasto tra sacralità e protesta serve a stimolare una riflessione sulla crisi abitativa che sta investendo Napoli.

Il drammatico aumento degli sfratti

Numeri allarmanti

Nel volantino distribuito ai partecipanti, gli attivisti della campagna “Resta Abitante” hanno messo in risalto una realtà preoccupante riguardante gli sfratti nella città. Secondo i dati forniti dalla Corte d’Appello e dalla Prefettura di Napoli, nel 2012 gli sfratti esecutivi erano 1200, un numero che è aumentato fino a 1900 nel 2019. Con un balzo impressionante, nel 2022 gli sfratti hanno superato la soglia dei diecimila. Questi numeri evidenziano un problema sistemico che colpisce il tessuto sociale di Napoli.

L'aumento degli sfratti è spesso collegato alla difficoltà delle famiglie a sostenere i costi degli affitti, che sono aumentati a causa della concorrenza con strutture ricettive come B&B e case vacanza. Questo fenomeno ha generato una situazione di emergenza abitativa, che tocca particolarmente le fasce più vulnerabili della popolazione, come studenti, pensionati e famiglie con redditi modesti.

Oltre il boom dei B&B

Un fenomeno di overtourism

La campagna “Resta Abitante” non si limita a identificare il problema degli sfratti, ma sottolinea anche il contesto dell’overtourism, che ha amplificato l'impatto delle strutture ricettive tradizionali e non. Da poche centinaia di B&B, si è passati a oltre diecimila, e gli attivisti avvertono che questa crescita illimitata sta trasformando Napoli in una “giungla senza regole”.

Questo fenomeno non solo ha conseguenze economiche per le famiglie residenti, ma sta anche cambiando il volto della città, limitando la disponibilità di alloggi a lungo termine. Le famiglie che si trovano a fronteggiare ogni giorno i rincari degli affitti lamentano l'assenza di politiche che regolino il mercato ricettivo e la situazione si fa sempre più insostenibile.

La petizione per limitare i nuovi B&B

In risposta a questa situazione, gli attivisti hanno avviato una petizione cittadina per chiedere la limitazione nella creazione di nuove strutture ricettive. Il loro obiettivo è quello di coinvolgere la popolazione nella lotta per il diritto all'abitare, facendo pressione sulle autorità locali affinché adottino misure concrete per regolare il settore e proteggere le esigenze dei residenti. La campagna ha già raccolto un supporto significativo, evidenziando così l'importanza del tema nella coscienza collettiva della città.

La questione dei B&B e delle case vacanza rappresenta quindi non solo un problema economico, ma anche un tema di identità culturale per Napoli: una città che rischia di perdere la sua essenza se non si trovano soluzioni equilibrate per gestire il turismo e preservare i diritti dei suoi abitanti.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Laura Rossi

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