Un episodio inquietante ha scosso la città di Napoli, dove un gruppo di circa trenta sfollati della Vela celeste ha tentato di rientrare nell’edificio da cui erano stati evacuati a seguito di un tragico crollo avvenuto il 22 luglio. L’incidente ha causato la morte di tre persone e numerosi feriti, alcuni dei quali sono ancora in ospedale. In questo contesto di preoccupazione e precarietà, il sindaco Gaetano Manfredi ha fornito rassicurazioni sulla situazione degli sfollati e sulla gestione dell’emergenza abitativa.
Il tentativo di rientro e le forze dell’ordine
Un gruppo di sfollati rientra nella Vela celeste
Nella notte scorsa, un gruppo di sfollati formato prevalentemente da donne ha tentato di rientrare nell’edificio della Vela celeste, che rimane interdetto dall’incidente di luglio. Questo gesto dimostra la crescente frustrazione e l’urgenza degli ex residenti nell’ottenere una sistemazione dignitosa dopo essere stati costretti a lasciare le loro case. Secondo quanto riportato, dopo alcune ore di tensione, gli sfollati hanno deciso di lasciare l’edificio, mentre un presidio è rimasto attivo davanti alla Vela celeste.
Le forze dell’ordine sono intervenute per garantire la sicurezza dell’area e per monitorare la situazione. Questo tentativo di rientro ha messo in evidenza non solo la condizione di vulnerabilità in cui si trovano gli sfollati, ma anche la forte volontà della comunità di trovare una soluzione ai propri problemi abitativi.
La risposta del sindaco
In merito a questo tentativo di rientro, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha riferito che c’è una certa apprensione tra i cittadini e ha auspicato la necessità di trovare soluzioni abitativa alternative. Il primo cittadino ha sottolineato che il Comune è impegnato a garantire supporto alla comunità colpita dalla tragedia, pur nella consapevolezza che non ci sono al momento le condizioni di sicurezza per un ritorno alla Vela celeste.
Il progetto Re Start Scampia e i contributi economici
Sostegno economico per le famiglie sfollate
Il sindaco Manfredi ha fatto sapere che 219 nuclei familiari hanno presentato domanda per accedere ai contributi economici messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Per questa misura è stato stanziato un milione di euro, con l’obiettivo di assistere gli sfollati nella ricerca di una sistemazione autonoma. È importante notare che 11 di queste famiglie non risultano nel censimento effettuato dal Comune nel 2023, rivestendo quindi un’area di incertezza.
Questo sostegno finanziario fa parte di un più ampio progetto di aiuto alla comunità di Scampia, concepito per affrontare l’emergenza abitativa e permettere ai residenti di trovare un nuovo alloggio. Tuttavia, Manfredi ha sottolineato che il contributo e i nuovi alloggi sono riservati a coloro che sono stati effettivamente registrati nel censimento del 2022, evidenziando la scelta di prioritizzare coloro che hanno subito più direttamente le conseguenze del crollo.
Un piano di reinsediamento mirato
Il progetto di reinsediamento, presentato dal Comune, ha come referente il censimento delle famiglie che vivevano nella Vela celeste. Manfredi ha ribadito che si tende la mano a tutti, ma le risorse attuali sono dirette prioritariamente a chi era realmente residente nell’edificio. Questa strategia è stata validata da tutte le autorità competenti, ma la situazione rimane delicata e richiede attenzione costante da parte dell’amministrazione locale.
Esprimendo solidarietà e supporto alla comunità di Scampia, il sindaco e l’amministrazione comunale stanno lavorando per garantire che ogni famiglia possa ricevere un’assistenza adeguata, nell’attesa che il progetto Re Start Scampia si concretizzi e permetta una risoluzione duratura per gli sfollati della Vela celeste.