Napoli si mobilita contro la speculazione immobiliare: attivisti chiedono stop ad Airbnb

Napoli si mobilita contro la speculazione immobiliare: attivisti chiedono stop ad Airbnb

Napoli affronta una crisi residenziale a causa della speculazione immobiliare e degli affitti turistici, con attivisti che chiedono politiche abitative più giuste e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica.
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Napoli si mobilita contro la speculazione immobiliare: attivisti chiedono stop ad Airbnb - Gaeta.it

La città di Napoli è al centro di un acceso dibattito sulla speculazione immobiliare, alimentato da un’iniziativa di protesta organizzata dal movimento Rete Resta Abitante. Gli attivisti hanno deciso di affiggere un grande striscione sulla facciata del Consiglio Comunale con la scritta “Stop Airbnb“, esprimendo così un forte dissenso contro gli affitti turistici e l’assenza di politiche abitative pubbliche che, secondo loro, stanno contribuendo a una crisi residenziale in atto.

Le preoccupazioni degli attivisti

La protesta degli attivisti è un grido d’allerta per la comunità napoletana, che si sente minacciata dalla crescente instabilità nel settore abitativo. Con una crescita esponenziale degli affitti turistici, Napoli sta vivendo una vera e propria emergenza abitativa. In particolare, gli attivisti denunciano il rapido aumento del costo della vita, che ha portato a una selezione sociale pericolosa. Secondo i dati forniti dalla prefettura, gli sfratti sono aumentati drasticamente, passando da 1.200 nel 2012 a ben 10.000 nel 2022.

Questa situazione viene descritta come una vera e propria “speculazione immobiliare“, dove gli affitti per uso turistico stanno schiacciando le opzioni disponibili per i residenti. I membri della Rete Resta Abitante chiedono alle autorità locali di intervenire urgentemente, implementando regolamenti che limitino la proliferazione dei bed and breakfast nel centro storico, difendendo così il diritto alla casa per la popolazione.

Le azioni intraprese dalla comunità

In risposta a questa situazione critica, la comunità ha avviato una petizione che ha già raccolto migliaia di firme. Questa iniziativa mira a creare un regolamento che stabilisca limiti per gli affitti turistici, ponendo soglie tollerabili al fine di preservare il patrimonio abitativo per gli abitanti di Napoli. Tra le proposte c’è anche la promozione dell’uso del patrimonio pubblico per la costruzione di case e studentati, affinché le nuove generazioni possano trovare un posto dove vivere.

La richiesta di maggiore attenzione alle politiche abitative non è solo una questione locale, ma si colloca anche nel contesto del Giubileo, previsto per i prossimi anni. Le città di Napoli e Roma, infatti, affrontano un rischio comune: un’ulteriore bolla speculativa legata all’arrivo di milioni di turisti. Le manifestazioni in programma oggi alle 17 in piazza Dante rappresentano dunque un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica.

La manifestazione e le prospettive future

La manifestazione di oggi a Napoli non è un’azione isolata. Infatti, è prevista un’analoga iniziativa a Roma, dove attivisti e cittadini si uniranno in una battaglia comune contro la speculazione turistica che affligge le due città. Questo gemellaggio simbolico sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un’azione collettiva per affrontare le sfide urbanistiche attuali.

Il forte coinvolgimento della comunità e la mobilizzazione su scala cittadina rappresentano una risposta determinata a un problema che rischia di compromettere il tessuto sociale delle metropoli italiane. Con molte voci che si uniscono per chiedere cambiamento e giustizia abitativa, la speranza è che le autorità ascoltino le richieste e adottino misure che garantiscano un futuro più equilibrato per tutti i residenti.

Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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