A Napoli, la stagione delle festività sta diventando teatro di un preoccupante fenomeno criminale. Furti di alberi di Natale, per lo più perpetrati da gruppi di giovanissimi, sono sempre più frequenti. Questo comportamento, che sembra collegarsi ad episodi di vandalismo, ha sollevato allerta tra i cittadini e le autorità locali. Nelle ultime settimane, sono stati segnalati eventi inquietanti, in particolare in alcune zone chiave della città, dove bande organizzate di minorenni hanno attaccato non solo alberi decorativi, ma anche il senso di sicurezza delle comunità.
Scorribande in via Petrarca e Rione Alto
Un video virale sui social media ha rivelato un episodio sorprendente avvenuto in via Petrarca. Due ragazzi in scooter sono stati ripresi mentre trasportano un albero di Natale rubato, creando frenesia tra le auto in transito. Questo tipo di comportamento non è isolato: simili azioni di furto sono state documentate anche in altre aree. Al Rione Alto, tre minorenni sono stati visti portare via una Picea da un condominio in via Sementini; l’albero è stato trascinato lungo le strade fino a giungere alla stazione della metropolitana, dove i giovani si sono volatilizzati nel nulla. Questi eventi non solo mostrano la mancanza di rispetto per i beni altrui, ma incidono anche sulla tranquillità dei residenti, generando preoccupazione e malcontento.
Raid nella Galleria Umberto
Un altro episodio di furto ha avuto luogo nella Galleria Umberto, dove un gruppo di giovani ha saccheggiato la libreria Mondadori. I ragazzi, in pochi minuti, hanno raccolto diversi alberelli natalizi esposti per le festività, lasciando dietro di sé un disastro di detriti e terra. Le reazioni dei passanti e dei commercianti sono state di shock e incredulità. L’assessore al Verde e all’Igiene Urbana, Vincenzo Santagada, ha visitato la scena del crimine, coordinando le operazioni di pulizia con l’Asìa. Un gesto emblematico del suo intervento ha visto Santagada armato di scopa e paletta per rimuovere le tracce dei vandalismi, evidenziando il suo impegno nella gestione delle conseguenze di questi atti.
I fucarazzi di Sant’Antuono
Il contesto di questi furti è complicato da una tradizione locale nota come i “fucarazzi di Sant’Antuono”, che si verifica il 17 gennaio. Questa pratica consiste nell’accumulo di alberi rubati e legnami per creare enormi falò durante le celebrazioni. Tuttavia, la tradizione ha assunto una piega negativa, diventando anche un rito di iniziazione per alcuni giovani legati a clan criminali. Con l’avvicinarsi della data, la paura è che questi furti aumentino, alimentando la produzione di roghi pericolosi, che non solo comportano un rischio potenziale per la sicurezza pubblica, ma possono anche ostacolare il lavoro dei soccorritori che si trovano ad affrontare sassaiole durante gli interventi.
Appelli alle autorità e gestione della sicurezza
Di fronte a questo allarmante trend, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso preoccupazione e ha richiesto un incremento dei controlli. Borrelli ha sottolineato l’urgenza di identificare i luoghi dove vengono accumulati gli alberi rubati e ha messo in luce i rischi associati ai “fucarazzi”. Questi falò, alimentati da materiali rubati, bruciano senza misure di sicurezza e spesso si trovano in aree densamente popolate, mettendo a rischio la vita dei cittadini. Inoltre, gli interventi delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco sono frequentemente ostacolati da atti di resistenza organizzata da parte degli autori dei roghi. La crescente difficoltà di gestire la situazione solleva interrogativi sulle strategie di prevenzione e sull’efficacia dell’azione delle istituzioni contro un fenomeno che sta coinvolgendo sempre più i giovani.
Il fenomeno dei furti di alberi di Natale a Napoli non appare come un semplice capriccio giovanile ma si lega a un contesto più ampio di degrado urbano e criminalità. Gli eventi recenti mettono in evidenza la necessità di risposte efficaci per affrontare questo problema e proteggere la comunità.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Marco Mintillo