Un episodio di violenza domestica si è verificato a Napoli, dove un uomo di 53 anni è stato arrestato dalle forze dell'ordine dopo aver aggredito la propria compagna e il figlio undicenne. La situazione è diventata ancora più grave quando i carabinieri, intervenuti su richiesta della vittima, hanno scoperto che l'aggressore era in possesso di sostanze stupefacenti.
violenza domestica: la chiamata disperata
L’episodio che ha portato all'intervento dei carabinieri è avvenuto in un B&B situato in piazzale D'Annunzio, nei pressi dello stadio Maradona. La donna, dopo aver subito un'aggressione fisica da parte del compagno, ha contattato il numero d'emergenza 112 in preda alla disperazione. Secondo le sue dichiarazioni, il figlio undicenne era intervenuto nel tentativo di difenderla, ma anche lui ha subito delle percosse durante l'accaduto.
La rapidità dell'intervento delle forze dell'ordine è stata decisiva. I carabinieri della stazione di Fuorigrotta, affiancati dalla Polizia Municipale di Bagnoli, hanno risposto prontamente alla chiamata. Una volta arrivati, si sono lasciati guidare dalla voce della donna, riconoscibile per il pianto e i segni di violenza sul suo volto. L’intervento è avvenuto in un clima di grande tensione, con i militari che hanno dovuto agire con cautela per garantire la sicurezza di tutti i presenti.
la scoperta della droga e le conseguenze legali
Appena all'interno dell'appartamento, i carabinieri hanno trovato il bambino in lacrime e il 53enne noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia. Durante le operazioni di identificazione, l'uomo ha inizialmente rifiutato di mostrare entrambe le mani, creando ulteriori preoccupazioni nei militari, che temevano potesse essere armato. Dopo attimi di tensione, l’uomo ha finalmente accettato di mostrare le mani, rivelando un borsello nascosto dietro la schiena.
All'interno del borsello, i carabinieri hanno trovato 56 grammi di hashish, un coltello e materiale per il confezionamento delle dosi. Grazie a questo rinvenimento, l'uomo è stato arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Inoltre, è stato denunciato per lesioni aggravate nei confronti della compagna e per porto abusivo di arma. Attualmente, l’aggressore si trova in attesa di giudizio.
le conseguenze per la vittima e il bambino
Le conseguenze fisiche per la donna non sono da sottovalutare. I medici hanno stimato venti giorni di prognosi per le lesioni riportate, mentre il figlio, sebbene meno gravemente ferito, ha ricevuto una prognosi di cinque giorni. Questo episodio sottolinea la drammatica realtà della violenza domestica, che non solo coinvolge le vittime principali, ma può avere ripercussioni profondamente traumatiche anche sui minori. La segnalazione tempestiva da parte della donna ha permesso l'intervento delle forze dell'ordine e, attraverso il loro impegno, si è cercato di fornire immediata protezione ai due feriti.
La vicenda, oltre a rappresentare un triste capitolo della cronaca cittadina, pone una riflessione sull'importanza di interventi rapidi e di una rete di supporto per le vittime di violenza domestica, affinché episodi simili possano essere prevenuti e gestiti in modo efficace.
