Nasce a Secondigliano la prima associazione antiracket intitolata al poliziotto Nicola Barbato

Nasce a Secondigliano la prima associazione antiracket intitolata al poliziotto Nicola Barbato

Inaugurata a Secondigliano la prima associazione antiracket e antiusura, intitolata al poliziotto Nicola Barbato, simbolo di resistenza contro la criminalità organizzata e promozione della legalità.
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Nasce a Secondigliano la prima associazione antiracket intitolata al poliziotto Nicola Barbato - Gaeta.it

La comunità di Secondigliano ha dato il benvenuto alla prima associazione antiracket e antiusura del quartiere, intitolata al poliziotto Nicola Barbato, a un anno dalla sua prematura scomparsa. Barbato, noto per il suo coraggio, venne gravemente ferito nel tentativo di fermare un’estorsione a Fuorigrotta nel 2015. Questo evento segna un momento decisivo nella lotta contro la criminalità organizzata in una zona storicamente difficile di Napoli.

Un segnale di resistenza contro la criminalità

L’inaugurazione della nuova associazione si è tenuta nella sala consiliare della settima Municipalità di Napoli, dove numerosi membri delle forze dell’ordine, magistrati e imprenditori si sono riuniti per sostenere l’iniziativa. Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare Antimafia, ha definito l’evento come una reazione di Secondigliano contro l’immagine di sottomissione ai clan, esprimendo grande rispetto per la memoria di Barbato. “Grazie a voi, grazie alla Federazione antiracket italiana, oggi possiamo dire che in nome di Nicola Barbato lo Stato ha vinto,” ha affermato Colosimo, sottolineando l’importanza della comunità nella lotta contro le ingiustizie.

Colosimo ha anche messo in risalto come non ci siano quartieri inaccessibili quando ci sono uomini e donne disposti a combattere per la libertà e la giustizia. La storia di Nicola Barbato rappresenta un esempio concreto di questo impegno, poiché il suo senso del dovere ha tracciato un percorso per coloro che desiderano raccontare una storia diversa, una storia basata sulla legalità e sulla speranza.

L’impatto della criminalità a Secondigliano

Secondigliano è storicamente considerata una delle zone più critiche di Napoli, teatro di faide di camorra che hanno insanguinato le strade locali nei decenni passati. Rosario D’Angelo, coordinatore regionale della FAI Campania, ha evidenziato che la creazione dell’associazione non era un traguardo scontato. La presenza di questa nuova realtà rappresenta un cambiamento fondamentale in un contesto in cui l’illegalità ha segnato profondamente la vita quotidiana dei cittadini.

L’associazione non solo offre supporto a chiunque sia vittima di racket e usura, ma mira a costruire un tessuto sociale resiliente che si opponga attivamente alla criminalità. La sua nascita è un’indicazione forte di una volontà collettiva di cambiare e migliorare le cose, dimostrando che la speranza e il coraggio possono prevalere sugli anni di repressione e paura.

La memoria di Nicola Barbato

Giovanna Barbato, figlia del poliziotto, ha condiviso la sua emozione per la creazione dell’associazione, sottolineando l’importanza di ricordare il sacrificio di suo padre. “Oggi segniamo un passo fondamentale. Papà ha dedicato la sua vita alla lotta contro la criminalità, e il suo sacrificio non è più vano,” ha dichiarato Giovanna, rimarcando il seguito che la sua memoria può generare in termini di lotta per la legalità.

Le parole di Giovanna risuonano come un forte avvertimento non solo per i malfattori, ma anche come un richiamo a tutta la comunità per unire le forze contro l’illegalità. Gli interventi di altri relatori, tra cui Tano Grasso, fondatore della prima associazione antiracket, hanno evidenziato la necessità di unire gli sforzi per difendere i diritti dei cittadini e ristabilire un ambiente di sicurezza e rispetto reciproco.

Un’iniziativa sostenuta da istituzioni e cittadini

Tra i presenti all’evento, anche figure di spicco quali il presidente della Municipalità 7 Antonio Troiano e il questore di Napoli Maurizio Agricola, evidenziano l’importanza del sostegno delle istituzioni a queste iniziative. La creazione dell’associazione si inserisce nel contesto del progetto ‘Insieme contro racket e usura’, finanziato dalla Regione Campania, dimostrando un approccio collettivo e articolato contro il fenomeno dell’usura, che affligge molti settori della società.

L’inaugurazione di questa associazione non è solo un tributo alla figura di Nicola Barbato, ma anche un forte messaggio che indica una nuova direzione per Secondigliano. Questo passo consapevole potrebbe diventare un modello di riferimento per altre comunità che cercheranno di liberarsi dall’oppressione della criminalità, promuovendo così giustizia e legalità.

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