Nasce il primo data center europeo all’interno di una miniera attiva in Trentino

In Val di Non, il progetto “Intacture” prevede la costruzione del primo data center europeo in una miniera attiva, con un investimento di 50,2 milioni di euro e focus su innovazione e sostenibilità.
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Nasce il primo data center europeo all'interno di una miniera attiva in Trentino - Gaeta.it

In Val di Non, nel cuore del Trentino, si sta creando un’innovativa infrastruttura che potrebbe cambiare il panorama digitale europeo. Si tratta di “Intacture”, il primo data center in Europa realizzato all’interno di una miniera attiva, precisamente nella miniera di dolomia dell’azienda Tassullo, situata a 40 chilometri a nord di Trento. Questo ambizioso progetto richiede un investimento considerevole di 50,2 milioni di euro, di cui 18,4 milioni provengono da fondi del Pnrr, mentre circa 31,8 milioni sono sostenuti da investimenti privati. L’inizio delle operazioni è atteso nel 2026, e i lavori sono già in fase di avanzamento.

Dettaglio del progetto e del finanziamento

Il progetto “Intacture” rappresenta un investimento significativo per la Val di Non e il Trentino. La somma complessiva di 50,2 milioni di euro sottolinea l’enorme impegno economico e strategico verso la digitalizzazione e l’innovazione. Oltre ai 18,4 milioni di euro garantiti dai fondi Pnrr, la sostanziosa fetta di finanziamento privato indica l’interesse da parte di aziende locali e partner commerciali nel sostenere questa iniziativa. Questo tipo di collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per promuovere un ecosistema di innovazione in cui la tecnologia possa prosperare, integrandosi con le esigenze locali.

Il piano prevede non solo la costruzione del data center, ma anche un polo di innovazione per diversi ambiti come scienze della vita, intelligenza artificiale, transizione energetica e cybersicurezza. Questi settori sono in rapida espansione e rappresentano un’opportunità cruciale per la formazione e il lavoro nella regione. Le infrastrutture create offriranno spazi propizi a iniziative di ricerca e sviluppo, contribuendo a mettere il Trentino sulla mappa come hub per l’innovazione tecnologica.

Innovazione e sostenibilità del data center

La scelta di collocare il data center all’interno di una miniera attiva non è solo innovativa, ma anche funzionale in termini di sostenibilità energetica. La struttura del centro è progettata per sfruttare oltre l’80% della superficie sottostante, che raggiungerà una profondità di 100 metri. Questo approccio permette di utilizzare gli spazi vuoti della miniera in modo ottimale, creando un ambiente altamente sicuro per l’archiviazione dei dati.

La distanza e la struttura geologica della miniera forniranno una naturale protezione contro minacce fisiche ed elettroniche, inclusi eventi sismici ed elettromagnetici. La temperatura costante del sottosuolo, che si stabilizza attorno ai 12 gradi Celsius, consente di ridurre significativamente il consumo di energia legato al raffreddamento dei server. Infatti, è prevista una Power Usage Effectiveness di 1,25, ben al di sotto della media dei data center europei che si attesta attorno a 1,6. Questo non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla riduzione dell’impatto ambientale della struttura.

In quest’ottica, l’infrastruttura è progettata per adattarsi a diverse esigenze di consumo energetico e per alimentarsi con fonti di energia rinnovabile, un passo importante per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Collaborazione tra istituzioni e aziende locali

La realizzazione di “Intacture” è frutto di un partenariato pubblico-privato che coinvolge diverse entità chiave, tra cui l’Università degli Studi di Trento e un raggruppamento di aziende selezionato tramite gara pubblica. Il consorzio include nomi noti come l’impresa edile Covi Costruzioni, l’acceleratore di tecnologia Dedagroup, il gruppo Gpi e l’Istituto Atesino di sviluppo . Questa sinergia tra le istituzioni accademiche e il settore privato è cruciale per garantire l’alta qualità del progetto e la sua integrazione con le iniziative di ricerca locali.

L’apertura del data center alla comunità, con spazi dedicati a eventi e progetti per studenti, rappresenta un ulteriore passo verso l’inclusione e l’istruzione della popolazione locale. Si punta a stimolare l’interesse verso le nuove tecnologie e a formare una nuova generazione di professionisti del settore, contribuendo allo sviluppo socio-economico della Val di Non e del Trentino in generale.

Il progetto “Intacture”, con il suo carattere pionieristico e sostenibile, si prospetta quindi come un modello da seguire per simili iniziative in Europa e oltre.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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