La recente istituzione del Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità segna un momento significativo per il settore agricolo in Italia. Questa iniziativa, promossa dalla legge Made in Italy, mira a garantire il coinvolgimento degli operatori del settore nella pianificazione e attuazione di strategie destinate alla valorizzazione delle produzioni agricole locali. Il Registro non solo evidenzia l’importanza delle pratiche agricole di qualità ma rappresenta anche un passo verso la salvaguardia delle tradizioni culinarie e culturali del nostro Paese.
I requisiti per diventare ‘Città di Identità’
Il decreto, firmato dal Ministro Francesco Lollobrigida e recentemente reso pubblico nella Gazzetta Ufficiale, stabilisce in dettaglio i requisiti necessari per l’ottenimento della denominazione di «Città di Identità». Per un comune pervenire a questo status, deve dimostrare un forte legame con le eccellenze agricole locali. Ciò include la produzione di prodotti a Denominazione di Origine Protetta , Indicazione Geografica Protetta , e altri prodotti certificati come SQNPI, SQNZ e SQNBA. È previsto che almeno il 30% della produzione di questi prodotti rispetti i criteri di certificazione.
La misura riflette la volontà di promuovere un’agricoltura non solo virtuosa ma anche legata al territorio e alle sue tradizioni. Inoltre, è essenziale che il comune possegga una tradizione agricola consolidata da almeno 50 anni, evidenziando un forte legame con valori ambientali, storici e culturali. L’attenzione a tali aspetti garantisce che la categoria delle Città di Identità non si limiti a riconoscimenti formali, ma partecipi attivamente all’implementazione di pratiche agricole sostenibili.
L’importanza della valorizzazione delle eccellenze territoriali
L’istituzione di questo registro assume un significato profondo nel contesto dell’economia locale, molto legata al comparto agricolo. Le Città di Identità non saranno solo vetrine di prodotti di qualità, ma anche luoghi dove tradizioni e cultura si intrecciano con il lavoro quotidiano degli agricoltori. La valorizzazione delle eccellenze locali potrà offrire opportunità economiche concrete per le comunità, creando reti di supporto tra operatori e consumatori.
Le realtà che rientrano sotto la denominazione possono beneficiarsi di un marchio distintivo. Questo non solo aumenta la competitività dei prodotti sul mercato nazionale e internazionale, ma rafforza anche l’identità culturale di ciascun territorio. L’adozione di pratiche agricole sostenibili, in sinergia con le tradizioni locali, permette alle comunità di affrontare le sfide moderne mantenendo la loro identità.
Un passo verso il futuro dell’agricoltura in Italia
Il Registro delle Associazioni Nazionali delle Città di Identità rappresenta una risposta alle crescenti esigenze di un settore agricolo in rapida evoluzione, dove la qualità, la provenienza e le tradizioni giocano un ruolo fondamentale. La strategia mira a stimolare la partecipazione attiva degli agricoltori nella definizione di politiche locali, rendendo più efficace l’interazione tra gli attori del settore e gli enti governativi.
In questo clima di supporto, il futuro dell’agricoltura italiana si presenta promettente. Le politiche avviate non solo favoriranno la produzione di prodotti locali di qualità, ma contribuiranno anche a mantenere vivi i legami con la storia e la cultura del Paese. La sinergia tra agricoltura e identità locale è destinata a generare benefici tangibili, non solo per gli agricoltori, ma per l’intera collettività.
Con la nascita di questo Registro, l’Italia conferma il suo impegno verso la valorizzazione delle tradizioni agricole, sostenendo l’innovazione e la sostenibilità.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina