Il florovivaismo in Campania si prepara ad affrontare nuove sfide e opportunità con la creazione della Consulta Florovivaistica di Coldiretti Campania. Quest’iniziativa rappresenta un’importante evoluzione per un comparto che riveste un ruolo fondamentale nell’economia regionale. Attraverso un approccio cooperativo, gli operatori del settore saranno in grado di consolidare la loro rete e sfruttare appieno le potenzialità offerte dal mercato.
Obiettivo della consulta: creare una rete solida tra gli operatori
La Consulta è stata istituita per colmare una lacuna che ha ostacolato il pieno sviluppo del florovivaismo in Campania. Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, ha evidenziato l’importanza di costruire relazioni solide tra gli operatori del settore. Durante la presentazione dell’iniziativa, ha dichiarato che “il florovivaismo non è solo un settore produttivo ma rappresenta una risorsa culturale e sociale per la nostra comunità ”. La creazione di questa Consulta mira a promuovere il dialogo e il confronto su temi fondamentali come le buone pratiche e le strategie di crescita.
Un aspetto cruciale dell’attività della Consulta è la creazione di un tavolo di lavoro permanente dove gli imprenditori potranno unirsi per discutere le problematiche e le opportunità comuni. La Consulta offrirà un ambiente in cui condividere idee e progetti, favorendo un clima di crescita e innovazione. Lavorare in rete rappresenta una vera e propria opportunità di risoluzione delle sfide esistenti, aiutando a trasformare le difficoltà in occasioni di sviluppo.
Trasformazioni nel mercato florovivaistico
Il rilascio della Consulta arriva in un momento di cambiamenti significativi nel mercato florovivaistico. Gli imprenditori stanno affrontando mutamenti, sia nella domanda che nell’offerta. Secondo Coldiretti, le nuove tendenze richiedono un aggiornamento costante sui cambiamenti del mercato, che vanno dalle innovazioni tecnologiche alle normative ambientali. Questo dinamismo rende ancora più rilevante l’attività della Consulta.
Le sfide attuali obbligano gli operatori a stare al passo con le nuove esigenze del consumatore e con le pratiche sostenibili. La creazione di un forum dedicato consente di sviluppare soluzioni innovative, anticipare le tendenze e affrontare insieme le criticità . Non pastorranno più singoli nel gestire i loro problemi, ma insieme si potrà trovare una direzione comune capace di valorizzare il comparto.
Interventi e aspettative degli attori coinvolti
Durante l’incontro di presentazione, Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione, ha espresso l’importanza della Consulta nel rafforzare il legame tra le istituzioni e le aziende del settore. Caputo ha menzionato la volontà della Regione di supportare le imprese nel loro percorso, sottolineando l’allestimento di un tavolo per nuovi interventi a sostegno del comparto. Un passo significativo citato dall’assessore è legato al marchio di qualità collettivo, che potrebbe facilitare l’accesso ai fondi del Csr.
Mario Faro, presidente della Consulta Nazionale, ha sottolineato l’importanza di ascoltare le problematiche che ogni comparto all’interno del florovivaismo presenta, come quello orticolo, frutticolo e ornamentale. La coordinatrice della Consulta Nazionale, Nada Forbici, ha notato l’entusiasmo e la grande partecipazione registrata. In assemblea è emersa la voglia di lavorare in gruppo, riconoscendo che le sfide possono essere affrontate in maniera più efficace se unite le forze.
Nicola Fontana, responsabile dei servizi di Sviluppo Comparto Floricoltura, ha sottolineato che la Consulta rappresenta uno strumento utile e pratico per il settore. Concludendo l’incontro, Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti Campania, ha segnalato che, grazie all’impegno congiunto, ci si aspetta che la Consulta possa affrontare le sfide e portare il florovivaismo campano verso un futuro promettente.
Questa iniziativa si preannuncia, quindi, come un momento cruciale per ribadire la forza e il valore del florovivaismo in Campania, aprendo nuove prospettive per un settore vitale nella regione.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Sara Gatti