Nasce la Fondazione Tina Lagostena Bassi: un impegno concreto contro la violenza di genere

La Fondazione Tina Lagostena Bassi, presentata alla Camera dei Deputati, si impegna a difendere i diritti delle donne e combattere la violenza di genere, onorando l’eredità della leggendaria avvocata.
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Nasce la Fondazione Tina Lagostena Bassi: un impegno concreto contro la violenza di genere - Gaeta.it

Nel panorama della lotta contro la violenza alle donne, la recente costituzione della Fondazione Tina Lagostena Bassi rappresenta un passo significativo verso la difesa dei diritti femminili. Questo nuovo ente si propone di onorare i sessanta anni di attività della leggendaria avvocata, politica e comunicatrice, Tina Lagostena Bassi. I fondatori, l’avvocata Andrea Catizone, il figlio Raimondo Lagostena e la nipote Beba Lagostena, intendono rendere accessibile a tutte le associazioni che operano per la tutela delle donne il ricco archivio della loro ascendente matriarca.

La presentazione della fondazione alla Camera dei Deputati

La cerimonia di presentazione della Fondazione si è svolta presso la Camera dei Deputati, ospitata dalla presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, Martina Semenzato. Durante il suo intervento, la presidente ha ricordato l’importanza del lavoro di Tina Lagostena Bassi, sottolineando come il suo contributo sia ancora attuale e fondamentale nella narrazione riguardante la violenza di genere. Semenzato ha menzionato gli importanti progressi legislativi ottenuti a partire dal 1946 fino ad oggi, come l’accesso delle donne agli uffici pubblici e le riforme del diritto di famiglia, evidenziando che nonostante i passi avanti, molto resta da fare. Ha inoltre citato l’eredità della Lagostena Bassi, definita “la donna che fece ‘il processo al processo'”, per aver messo in luce la questione della vittimizzazione secondaria delle donne vittime di violenza.

Il contributo storico di Tina Lagostena Bassi

Raimondo Lagostena ha condiviso ricordi preziosi dell’impegno della madre, tra cui la trasmissione del 1979 su Rai, dedicata a un processo per stupro, che ha rivelato la cruda realtà delle aule di giustizia. Questa trasmissione, girata in condizioni precarie e quasi clandestine, ha permesso agli italiani di comprendere come le vittime venissero spesso trattate come colpevoli dai difensori degli imputati. Il documentario ha raggiunto un pubblico internazionale, venendo trasmesso in centinaia di paesi e guadagnandosi un posto d’onore nel patrimonio dell’umanità al Museum of Modern Art di New York. Inoltre, Lagostena ha ricordato l’importanza dell’azione legale della madre, in particolare la difesa di Donatella Colasanti, e il disegno di legge del 1996 che ha cambiato la classificazione della violenza sessuale da reato contro la morale a delitto contro la persona.

Gli obiettivi della fondazione

Parlando delle finalità della Fondazione, Raimondo Lagostena ha chiarito che l’intento non è quello di competere con le altre associazioni già presenti nel panorama della tutela delle donne, ma piuttosto di offrire un supporto legale e operativo. La Fondazione ha l’obbligo morale di recuperare e valorizzare l’immenso patrimonio di materiali legali accumulati da Tina Lagostena Bassi. Raimondo ha evidenziato l’importanza di avere volontari per esaminare e aggiornare questo patrimonio, a beneficio delle nuove generazioni. Un tema centrale per la Fondazione sarà poi l’attenzione verso il femminicidio, una piaga sociale che continua a crescere: “Dobbiamo mettere un freno a questo fenomeno,” ha affermato Lagostena.

Riconoscimenti e supporto da parte di figure istituzionali

Anna Finocchiaro, presidente dell’associazione Italiadecide, ha sottolineato la straordinarietà del lavoro di Tina Lagostena Bassi, affermando che nessuno l’aveva mai fatto in modo così incisivo. Andrea Catizone, presidente della Fondazione, ha ribadito il messaggio di una fondazione che, pur con radici profonde nella storia, si rivolge attivamente al presente e al futuro. Infine, Beba Lagostena ha richiamato l’attenzione sugli insegnamenti ricevuti dalla nonna, in particolare sul valore della giustizia: “Chi sbaglia deve pagare e le vittime devono essere risarcite.”

La Fondazione rappresenta dunque non solo un tributo a Tina Lagostena Bassi, ma anche un impegno concreto nella lotta per i diritti delle donne, in un momento storico dove è necessario affrontare con determinazione la violenza di genere.

Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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