Nasce l'Intergruppo Parlamentare 'One Brain' per il Supporto a Chi Vive Disordini Mentali e Neurologici

Nasce l’Intergruppo Parlamentare ‘One Brain’ per il Supporto a Chi Vive Disordini Mentali e Neurologici

L’Intergruppo parlamentare ‘One Brain’, guidato dall’onorevole Annarita Patriarca, mira a migliorare la salute mentale e neurologica in Italia attraverso un dialogo tra istituzioni, esperti e associazioni di pazienti.
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Nasce l'Intergruppo Parlamentare 'One Brain' per il Supporto a Chi Vive Disordini Mentali e Neurologici - Gaeta.it

Un nuovo passo verso il miglioramento delle condizioni di salute mentale e neurologica in Italia è stato compiuto con la creazione dell’Intergruppo parlamentare ‘One Brain’. Sotto la guida dell’onorevole Annarita Patriarca, questo gruppo si propone di rafforzare il dialogo tra istituzioni, esperti e associazioni di pazienti, puntando a modelli assistenziali sostenibili e incisivi. Oggi, un incontro a Roma ha visto il lancio ufficiale dell’iniziativa, che mira a garantire l’accesso alle cure per le persone affette da malattie neurologiche e psichiatriche.

Obiettivi e strategia dell’Intergruppo ‘One Brain’

L’Intergruppo ‘One Brain’ si focalizza su obiettivi specifici volti a garantire un miglior supporto alle persone con disturbi mentali e neurologici. Uno dei punti centrali è la sensibilizzazione rispetto all’importanza della salute del cervello, con un’attenzione particolare all’accesso tempestivo alle cure e alla gestione integrata dei pazienti. L’iniziativa ha l’intento di rispondere alle crescenti esigenze di assistenza e supporto delle famiglie colpite da queste patologie, attraverso un approccio multidisciplinare.

Il dialogo e la collaborazione tra il settore pubblico e privato risultano essenziali per rendere operativo questo piano. In quest’ottica, l’istituzione di un Comitato scientifico avrà un ruolo cruciale nel fornire esperienze e conoscenze pratiche che informeranno le politiche sanitarie, favorendo investimenti nelle innovazioni diagnostiche e terapeutiche. Lo scopo finale è realizzare un sistema di cura più accessibile e reattivo alle emergenze sanitarie legate alla salute mentale e neurologica.

La prevalenza dei disturbi mentali e neurologici in Italia

Le statistiche rivelano un quadro preoccupante riguardo alla salute mentale e neurologica nel nostro Paese. Secondo l’Istituto superiore di sanità, il 6% degli adulti italiani soffre di depressione, mentre la schizofrenia colpisce circa 245 mila persone. Per quanto riguarda le malattie neurologiche, si stima che oltre 7 milioni di italiani siano affetti da emicrania e più di un milione da demenze. Questi numeri sottolineano l’urgenza di sviluppare soluzioni strategiche per affrontare le disabilità e promuovere il benessere.

È essenziale, infatti, che le istituzioni e i professionisti della salute collaborino attivamente per sviluppare programmi efficaci, che prendano in considerazione non solo il trattamento, ma anche la prevenzione e la sensibilizzazione. Solo attraverso un’azione coordinata sarà possibile affrontare le sfide sociali ed economiche legate a queste condizioni, riducendo l’impatto sul servizio sanitario nazionale e migliorando la qualità della vita delle persone affette.

Innovazione e ricerca come fattori chiave

Una delle chiavi per promuovere la salute mentale e neurologica è rappresentata dalla ricerca. Le esperienze di esperti del settore, come la dottoressa Gemma Calamandrei e la professoressa Monica DiLuca, evidenziano l’importanza di sviluppare un approccio integrato che unisca le neuroscienze, la psichiatria e le scienze comportamentali. Il concetto di ‘One Health’ si propone di guardare alla salute del cervello come un sistema complesso, in grado di valutare l’influenza di fattori ambientali e sociali sul benessere mentale.

Oltre alle innovazioni terapeutiche, il supporto alla ricerca è fondamentale per comprendere meglio le malattie e migliorare i trattamenti esistenti. È necessario un impegno collettivo da parte delle istituzioni verso progetti di ricerca che possano fornire dati utili e informazioni per orientare le politiche attive nella salute mentale.

Sostenere il benessere mentale nella quotidianità

Il benessere mentale non è soltanto una questione sanitaria, ma coinvolge la vita quotidiana delle persone. Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione, sottolinea come abitudini più sane possano contribuire a garantire una vita migliore. L’accento sulla prevenzione e l’educazione alla salute mentale diventa quindi cruciale per preparare i cittadini a fronteggiare le sfide legate ai disturbi psichiatrici.

In questo contesto, la cooperazione tra pazienti e professionisti diventa fondamentale. Le associazioni di pazienti e le reti di supporto possono giocare un ruolo centrale nel promuovere l’inclusione sociale e nel fornire risorse per la gestione delle difficoltà quotidiane legate alla salute mentale. Lavorare a stretto contatto con le varie istituzioni potrà garantire una protezione adeguata e una risposta a lungo termine alle crescenti esigenze di assistenza.

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