Un evento particolare ha attirato l’attenzione negli ultimi mesi sulla sede della giunta regionale del Lazio, dove è nato un pullo di falco pellegrino. Questi rapaci, noti per la loro rapidità e per essere predatori aerei, hanno scelto di nidificare proprio sul tetto dell’edificio, un luogo poco comune per un animale selvatico. La nascita del piccolo falco segna un momento significativo per la biodiversità urbana e offre uno spunto sul rapporto tra natura e ambiente cittadino.
La scoperta delle uova e il monitoraggio del nido sul tetto della giunta regionale
All’inizio di marzo 2025, un addetto al servizio di vigilanza antincendio notò uova nascoste sotto uno dei pannelli solari installati sulla copertura della sede della giunta regionale del Lazio. La scoperta non passò inosservata, e vennero allertati tecnici naturalisti e ornitologi della direzione Ambiente, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, Parchi.
Gli specialisti confermarono che si trattava di quattro uova di falco pellegrino. Per non disturbare la coppia, posizionarono una fotocamera che riprese continuamente l’attività dei genitori, documentando i vari momenti della cova.
Il 14 aprile è arrivata la nascita del pullo: un momento salutato con entusiasmo dagli esperti e dai responsabili della Regione. La scelta di installare due ulteriori telecamere ha permesso alla cittadinanza di seguire da vicino lo sviluppo del falchetto. È possibile vedere la diretta sul sito ufficiale di Parchilazio, a disposizione 24 ore su 24.
Un simbolo di natura e speranza dentro la città
La nascita del piccolo falco pellegrino sul tetto di un palazzo pubblico rappresenta un segnale importante. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha sottolineato come questo evento sia una testimonianza di vita e speranza. Ha ricordato che tali episodi mostrano quanto sia fondamentale proteggere l’ambiente, anche nelle metropoli e in quelle zone dove l’attività umana è predominante.
L’intervento di monitoraggio e la diretta streaming dimostrano che le istituzioni possono favorire la convivenza tra natura e urbano. Il falco pellegrino, specie che aveva subito un netto calo negli decenni scorsi, è tornato sempre più spesso a nidificare in città, adattandosi a nuovi spazi.
La scelta di coinvolgere i cittadini nella scelta del nome per il pullo rafforza il legame tra comunità e ambiente naturale. Anche la collaborazione con le realtà social dei canali della regione permette di aumentare la sensibilità verso temi ambientali.
Come si svolgerà la scelta del nome e le caratteristiche del pullo
Un contest online permetterà al pubblico di votare il nome da assegnare al nuovo nato. Le proposte per il maschile includono: Enea, Castore e Tarquinio. Per il femminile, invece, circolano i nomi Circe, Diana e Velia. Il sesso del pullo, anch’esso atteso con curiosità, sarà accertato dagli ornitologi durante la fase di inanellamento, una procedura che si svolgerà tra qualche settimana.
La pratica dell’inanellamento consente di monitorare la crescita e la salute del giovane falco senza arrecare disturbo. Al momento della pesatura, i tecnici potranno confermare se il pullo sarà maschio o femmina. Questa distinzione è importante perché, come in molte specie di rapaci, la femmina risulta generalmente più grande del maschio.
Il falco pellegrino, rapace veloce e predatore delle città
Il falco pellegrino è un rapace che caccia soprattutto uccelli durante il volo. È famoso per la sua velocità in picchiata, che può superare anche i 300 chilometri orari. Questo lo rende uno degli uccelli più rapidi al mondo. Le uova deposte vanno da due a cinque per covata, e il piccolo che nasce è un “pullo”, cioè un nidiaceo completamente dipendente dai genitori.
Questi rapaci prediligono normalmente le pareti rocciose come ambienti di nidificazione, sia in montagna sia lungo coste. Per loro, i grattacieli o edifici molto alti come quello della giunta regionale laziale, offrono uno spazio simile ad una parete naturale. Da lì hanno una visuale ampia per avvistare e catturare le prede nell’area urbana e suburbana.
Questa presenza tra i palazzi dimostra la capacità del falco pellegrino di adattarsi a contesti molto diversi rispetto a quelli tradizionali. Occuparsi della loro salvaguardia in città diventa un elemento chiave per sostenere la fauna locale e mantenere l’equilibrio degli ecosistemi urbani.