Il Natale si avvicina e con esso la tradizione del pranzo festivo, un momento di convivialità molto sentito dalle famiglie italiane. Secondo un’indagine condotta da Coldiretti e Ixé, il 2023 vede un forte segnale di affetto verso le tradizioni culinarie, con quasi la totalità dei nuclei familiari che opta per il pranzo di Natale a casa. L’analisi fornisce uno spaccato dettagliato sulle abitudini alimentari per le festività, sul budget da destinare agli acquisti alimentari e sulle differenze regionali in materia di spesa e scelta dei prodotti.
Scelte alimentari delle famiglie italiane per il Natale
Un’impressionante percentuale dell’88% delle famiglie italiane ha deciso di trascorrere il pranzo di Natale tra le mura domestiche. La media degli invitati è di circa otto persone, suggerendo un’atmosfera calorosa e accogliente. Solo il 9% delle famiglie considera l’opzione di cenare in un ristorante o in un agriturismo, mentre una piccola parte si riserva di decidere all’ultimo momento, dimostrando una certa flessibilità nelle scelte.
Interessante è il dato che mostra un calo nel numero di persone coinvolte nella preparazione dei pasti: si evidenzia infatti una media di 2,2 persone ai fornelli. Questo fenomeno potrebbe essere interpretato come un segnale di cambiamento nei modelli organizzativi delle famiglie, che preferiscono integrarsi con l’industria alimentare piuttosto che lanciarsi in elaborate preparazioni casalinghe.
Il budget per la spesa: tendenze e differenze regionali
Riguardo il budget dedicato alla spesa natalizia, il report mette in luce un lieve calo della spesa, che si attesta su una media di 108 euro. Gran parte delle famiglie prevede di spendere tra i 50 e i 100 euro, seguite da un 23% disposto a sborsare fino a 150 euro. Le fasce più alte di spesa vedono l’11% confortarsi in un budget di 200 euro e un 4% che arriverà a 300 euro. Un ulteriore 4% delle famiglie dichiarerà spese superiori a tale cifra, mentre solo il 10% manterrà il budget sotto i 30 euro.
Le differenze territoriali emergono con prepotenza: nel Sud Italia le famiglie spenderanno in media 121 euro, contrapposte ai 96 euro delle famiglie del Nord Ovest. Questi dati evidenziano non solo le tradizioni gastronomiche diverse, ma anche le variazioni economiche che caratterizzano il Paese.
La tradizione nei menu natalizi
Il pranzo di Natale si tinge di tradizione, con tantissime famiglie che optano per piatti classici come la pasta fresca in brodo e vari arrosti, elementi imprescindibili sulla tavola di feste. Un’ulteriore tendenza da segnalare è l’aumento delle preparazioni dolci fatte in casa, con il 47% delle famiglie impegnate nella realizzazione di dessert tradizionali, un chiaro segnale del valore che si dà al “fatto in casa”.
Nella scelta delle beverage, lo spumante domina come protagonista sulle tavole festive, previsto sull’83% delle tavole italiane. Questa scelta riflette il desiderio di brindare e festeggiare insieme, riscoprendo il gusto delle bollicine tipiche delle nostre tradizioni.
L’importanza dei prodotti made in Italy
Infine, emerge un’importante preferenza per i prodotti locali e di origine nazionale: l’82% dei consumatori predilige alimenti made in Italy. Tra questi, ben il 30% mostra particolare attenzione per la filiera locale, acquistando prodotti freschi e di alta qualità. Il restante 18% sembra muoversi più liberamente, scegliendo in base al prezzo piuttosto che alla provenienza. Queste scelte non solo sostengono l’economia locale, ma sono anche un forte segnale di rispetto e valorizzazione delle tradizioni culinarie italiane.
Il panorama del pranzo di Natale in Italia si presenta ricco di tradizione e affetto, con una netta preferenza per la convivialità domestica e un consolidato legame con i prodotti delle terre nostrane.
Ultimo aggiornamento il 22 Dicembre 2024 da Sofia Greco