Le festività natalizie si avvicinano e, secondo le stime, circa 18 milioni e 300 mila italiani si metteranno in viaggio. La maggior parte di loro, per la precisione 16,9 milioni, rimarrà all’interno dei confini nazionali, mentre solo 1 milione e 400 mila farà le valige per destinazioni internazionali. Un momento dell’anno che si caratterizza per le grandi partenze e che tradizionalmente invita gli italiani a rimanere vicini alle proprie radici, celebrare il Natale in famiglia e riservare eventuali avventure ai festeggiamenti di Capodanno.
Pianificazione dei viaggi per le festività
Focus sulle vacanze natalizie: circa 7,6 milioni di italiani si muoveranno solo per questo periodo festivo. Di questi, 5,3 milioni si concederanno una pausa più lunga, approfittando di almeno 11 giorni di festa. In vista del Capodanno, sono attese 4 milioni e 400 mila partenze, mentre circa 1 milione di persone si metterà in viaggio per l’Epifania. Le montagne rimangono in cima alla lista delle preferenze, seguite da città d’arte e località marine.
Il movimento turistico genererà un giro d’affari significativo, stimato in 14,7 miliardi di euro. Tuttavia, a fronte di questo fervore, crescono anche le evidenze di un cambiamento nell’approccio degli italiani verso i viaggi, sollecitato da contesti economici non sempre favorevoli.
Il punto di vista degli operatori turistici
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha commentato i risultati di un’indagine realizzata dalla Federazione in collaborazione con Tecnè. “Che gli italiani continuino a scegliere l’Italia come meta per le vacanze non è una sorpresa,” ha affermato Bocca, evidenziando che, dal post pandemia, il Bel Paese ha riacquisito un allure privilegiato.
Tuttavia, Bocca avverte che il turismo interno ha subito un rallentamento, mentre le presenze di turisti stranieri sono in aumento. “È allarmante che il 35% di coloro che hanno rinunciato a viaggiare durante il periodo natalizio lo abbia fatto per motivi economici,” ha aggiunto, sottolineando come l’aumento del costo della vita abbia indotto gli italiani a essere più cauti nelle proprie spese, compresi i viaggi.
Le esperienze positive del settore alberghiero
Non tutti i segnali sono negativi. Dall’indagine è emerso un dato confortante: 15,3 milioni di italiani hanno soggiornato almeno una volta in albergo nel corso dell’anno. Il 96,6% di loro ha espresso un giudizio positivo sulle strutture, evidenziando l’alta qualità dei servizi offerti. Un trend che può rappresentare un barlume di speranza per il settore turistico, il quale sta cercando di imparare dagli errori del passato e di adattarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori.
Questo fine anno turbolento offre sicuramente spunti interessanti per riflessioni e strategie future, con l’auspicio che i viaggi tornino a essere vissuti con il giusto entusiasmo, anche in un contesto dove la cautela finanziaria è diventata la norma.
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Sofia Greco