La stagione natalizia a Roma si avvicina, ma l’atmosfera di festa è appesantita dalla realtà economica. Un’indagine di Confcommercio rivela che molti romani vivranno le festività in modo dimesso, con oltre il 75% degli intervistati pronti a rinunciare ad acquisti e regali, segnale di un cambiamento nei consumi per il periodo più atteso dell’anno.
La situazione economica e la mancanza di regali
Il Natale di quest’anno si prospetta sobrio per molti cittadini della capitale. Un romano su cinque non sarà in grado di acquistare regali, una decisione influenzata da un peggioramento della propria situazione finanziaria. Nonostante questa difficoltà , l’indagine di Confcommercio mette in luce come la festività continui a essere un motore per i consumi, anche se in modo ridotto rispetto al passato.
La propensione all’acquisto di regali è aumentata, passando dal 74% all’80,2% rispetto allo scorso anno, con un budget medio di 210 euro, che segna un incremento dell’8% rispetto al 2023.
Si osserva una maggiore attenzione verso prodotti enogastronomici, capi di abbigliamento, giocattoli e buoni sconto, mentre si riduce l’interesse per smartphone e computer, sintomo di una preferenza per acquisti più locali e tangibili. È chiaro che il clima di incertezza economica influisce sulle scelte, costringendo i consumatori a un’attenta valutazione delle spese.
Tredicesima e imposte: un ruolo chiave nella spesa
Molti romani stanno programmando di utilizzare la tredicesima per coprire le spese per tasse e bollette, con il 19,9% degli intervistati che dichiara di destinare queste entrate a tali obblighi. Il 24,8% ha invece intenzione di dedicare la tredicesima ai bisogni della famiglia e della casa. Una percentuale significativa, oltre il 20%, afferma di non ricevere affatto la tredicesima.
Nonostante la diminuzione dell’inflazione, Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, sottolinea che il giro d’affari non riesce a decollare, in parte a causa del mancato adeguamento di salari e stipendi al costo della vita. I centri commerciali, da un lato, mostrano segni di ripresa, mentre le vie del centro storico sembrano soffrire ulteriormente, gravate da restrizioni alla circolazione e dalla mancanza di parcheggi accessibili.
La competizione con il commercio online
Un altro aspetto che pesa sul commercio tradizionale è la crescente concorrenza delle vendite online. Il report rivela che il 12% degli acquirenti ha scelto esclusivamente le piattaforme online per i propri acquisti, mentre il 68% ha combinato sia l’online che il negozio fisico, aumentando del 6% rispetto all’anno precedente. Gli acquisti internet sono favoriti specialmente per abbonamenti a servizi di streaming e biglietti per eventi, trasformando la modalità di fruizione delle festività .
Roberto Liscia, presidente del consorzio Netcomm, ha affermato che Roma rappresenta quasi il 20% delle vendite digitali nazionali, risultando così la seconda città in Italia dopo Milano. Si stima che gli acquisti online possano generare un risparmio significativo in termini di emissioni di carbonio, riducendo l’impatto ambientale. Questa tendenza riflette un’attenzione crescente dei consumatori verso pratiche più sostenibili.
L’importanza dei mercatini di Natale
Nonostante il calo generale degli acquisti, i mercatini di Natale continuano ad attrarre visitatori in cerca di occasioni uniche. Da Piazza Navona a Villa Borghese, i mercatini offrono articoli che spaziano da oggetti vintage a prodotti artigianali, rispondendo così alla domanda di regali speciali e autentici. Francesca Alessandri, organizzatrice del Villaggio di Piazza Mazzini, ha dichiarato che la spesa per acquisto in questi mercatini varia dai 20 agli 80 euro, con una maggiore richiesta per oli biologici, ceramiche e capi in cachemire.
Questa offerta diversificata risponde ai desideri di una clientela che cerca alternative più personali e significative in un periodo di festività sempre più complicato. I mercatini non sono solo un luogo di acquisto, ma rappresentano un’opportunità per coloro che vogliono godere dell’atmosfera natalizia senza ricorrere ai tradizionali punti vendita.
Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Sara Gatti