Naufragio del Bayesian: testimoni raccontano il dramma e la corsa ai soccorsi al largo di Porticello

Naufragio del Bayesian: testimoni raccontano il dramma e la corsa ai soccorsi al largo di Porticello

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Naufragio del Bayesian: testimoni raccontano il dramma e la corsa ai soccorsi al largo di Porticello - Gaeta.it

Un tragico naufragio ha avuto luogo nelle prime ore del mattino al largo di Porticello, coinvolgendo la barca a vela Bayesian, che ha affondato con 22 persone a bordo. Il capitano della goletta olandese Karsten Borner, primo a intervenire, narra gli angoscianti momenti che hanno caratterizzato il salvataggio. La situazione ha destato preoccupazione e ha spinto la Procura ad avviare un’inchiesta, per approfondire le circostanze di questa drammatica vicenda. La testimonianza delle vittime e dei soccorritori mette in luce la gravità del fenomeno marittimo e i rischi connessi.

Il racconto del capitano Karsten Borner

L’intervento dei soccorritori

Karsten Borner, capitano della goletta olandese, descrive come la sua squadra sia stata i primi a prestare soccorso ai naufraghi del Bayesian. “Quando è finita la tempesta abbiamo notato che l’imbarcazione dietro di noi non c’era più,” ha affermato Borner, riferendosi al momento chiave in cui la situazione è cambiata drasticamente. Nonostante le forti raffiche di vento che agitavano il mare, il suo equipaggio è riuscito a stabilizzare la loro nave per effettuare le manovre necessarie a evitare di colpire il Bayesian, che era ancorato al loro retro.

Il capitano ha raccontato di aver notato un bagliore rosso in lontananza, che li ha spinti a recarsi sulla scena del disastro. Qui, hanno trovato una scialuppa di salvataggio alla deriva con 15 sopravvissuti a bordo, tre dei quali presentavano ferite gravi. Borner ha descritto la scena come “un disastro enorme,” sottolineando la necessità di coordinarsi prontamente per il salvataggio. Nonostante le condizioni avverse, la prontezza dei soccorritori è stata fondamentale nel tentativo di salvare quante più vite possibile.

Testimonianze dei naufraghi

Le emozioni di una madre

Una delle testimonianze più toccanti è quella di Charlotte, una madre di 35 anni. La donna ha raccontato la propria drammatica esperienza di fronte all’improvviso capovolgimento della barca. “Le onde, alte e minacciose, hanno cominciato a scuotere violentemente l’imbarcazione,” ha dichiarato, descrivendo la scena disastrosa in cui lei e la sua bambina Sofia, di un anno, si sono ritrovate fuori bordo, preda delle acque turbolente.

Chi ha assistito ai momenti di panico ricorda il terrore e la confusione che hanno pervaso il gruppo. Charlotte ha descritto quanto difficile sia stato riunirsi con la figlia tra le onde, raccontando: “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte attaccata a me.” Un attimo di speranza è sopraggiunto con il gonfiaggio della scialuppa di salvataggio, che ha permesso a 11 persone di trovare riparo al suo interno.

Indagini in corso sulla tragedia

Le misure giuridiche e le evidenze raccolte

In conseguenza del naufragio, la Procura ha avviato un’inchiesta per comprendere meglio le cause e le responsabilità di quanto accaduto. Tra le varie misure che saranno implementate, vi è la possibile acquisizione di un video registrato dalle telecamere di sorveglianza di una villa situata di fronte al luogo del naufragio. Questo filmato, secondo il proprietario della villa, documenterebbe in maniera inequivocabile il momento in cui lo yacht è affondato.

Il testimone ha dichiarato che il video mostra la nave che scompare in meno di sessanta secondi, evidenziando la rapidità con cui si è consumata la tragedia. “Per l’imbarcazione non c’è stato nulla da fare. È sparita in pochissimo tempo,” ha commentato l’uomo. Questa collaborazione dei cittadini con le autorità potrebbe rivelarsi cruciale per chiarire i dettagli e prevenire future tragedie in mare.

In questa fase cruciale dell’inchiesta, è essenziale raccogliere ogni elemento utile che possa contribuire a fare chiarezza su questa drammatica vicenda, che ha scosso la comunità e ha messo in luce i pericoli sempre presenti nell’ambiente marittimo.

Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2024 da Marco Mintillo

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