Il naufragio del superyacht Bayesian, avvenuto durante una tempesta al largo di Porticello, ha portato a un tragico bilancio di sette vittime e a un’indagine che coinvolge tre membri dell’equipaggio. Mentre l’inchiesta della Procura di Termini Imerese si intensifica, il capitano James Cutfield attende il rilascio del passaporto per lasciare l’Italia.
La tragedia del naufragio
Il veliero Bayesian è affondato lunedì scorso in mezzo a condizioni meteorologiche avverse, generando un’ondata di preoccupazione e indignazione in tutta la comunità nautica. Con sette morti accertati, l’incidente ha spinto la Procura di Termini Imerese ad avviare un’inchiesta per accertare le responsabilità . Inizialmente, solo il capitano James Cutfield era stato iscritto nel registro degli indagati, ma ora si sono aggiunti l’ufficiale macchine Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith.
I dettagli dell’inchiesta
Le indagini si concentrano sulle dinamiche che hanno portato all’affondamento. L’ufficiale di macchine Eaton è accusato di aver trascurato di attivare i sistemi di sicurezza per la chiusura dei portelloni, un errore che avrebbe potuto causare l’allagamento della sala macchine. Allo stesso modo, Griffith è accusato di non aver allertato in tempo l’equipaggio riguardo l’imminente tempesta, creando confusione e ritardi nei soccorsi.
L’iscrizione nel registro degli indagati consente alla Procura di procedere con l’esame autoptico degli otto corpi recuperati, un passaggio fondamentale per comprendere le cause delle morti e fornire risposte alle famiglie delle vittime. Il procuratore capo, Ambrogio Cartosio, ha ribadito l’importanza di valutare ogni possibile elemento di responsabilità , estendendo l’inchiesta a tutti coloro che potrebbero aver avuto un ruolo nel tragico evento.
Responsabilità e ulteriori indagati
Gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero portare a ulteriori iscrizioni nel registro degli indagati. Tra i possibili nuovi nomi c’è Tijs Koopman, il primo ufficiale della nave, il cui ruolo durante il naufragio è sotto esame. L’ampliamento dell’elenco degli indagati riflette la serietà delle accuse e la complessità della situazione, con la Procura che sta esaminando tutte le opzioni legali disponibili.
Il capitano Cutfield, nel frattempo, ha deciso di esercitare il diritto di non rispondere alle domande degli inquirenti, ma ha confermato la propria versione dei fatti in precedenti interrogatori. La mancanza di misure cautelari da parte degli inquirenti gli consente di lasciare l’Italia, dove intende raggiungere la moglie a Maiorca.
Testimonianze sull’evento
Stephen Edwards, l’ex comandante del superyacht, ha offerto una ricostruzione del naufragio, suggerendo che l’imbarcazione abbia superato i propri limiti operativi a causa di condizioni atmosferiche estreme. Secondo Edwards, il veliero potrebbe essere inclinato a 45 gradi, facilitando un allagamento improvviso. Le valutazioni sull’evento meteo non previsto, definito come una “tromba d’acqua”, da parte di diversi esperti marittimi indicano che la situazione è stata più critica di quanto inizialmente ipotizzato.
La presenza di un’allerta gialla da parte della Protezione civile non è stata considerata sufficiente per preparare adeguatamente l’equipaggio a un evento climatico così devastante e l’inadeguatezza delle misure di sicurezza ha sollevato molte interrogazioni sul protocollo di sicurezza adottato.
Chi è James Cutfield
James Cutfield, il capitano del Bayesian, è un navigatore con una consolidata esperienza in mare. Originario di Auckland, Nuova Zelanda, Cutfield aveva scelto il Mediterraneo come la sua casa marina. Dopo aver lavorato come skipper, la sua carriera è decollata nel 2016 quando è entrato nel mondo delle imbarcazioni di lusso. Il suo ultimo incarico, il comando del Bayesian, un superyacht di 56 metri, lo ha portato a navigare molte acque, ma la tragedia si è consumata proprio nel mare che conosceva così bene.
In un contesto drammatico, molti testimoni hanno descritto Cutfield come «depresso e disperato», sottolineando il trauma emotivo che sta affrontando dopo l’incidente. Mentre si avvicina una fase più giuridica dell’inchiesta, la comunità nautica e le famiglie delle vittime attendono con ansia chiarezza e giustizia riguardo a quanto accaduto sul superyacht Bayesian.