Naufragio del veliero Bayesian a Porticello: indagini in corso sulle cause dell’incidente

Naufragio del veliero Bayesian a Porticello: indagini in corso sulle cause dell’incidente

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Naufragio del veliero Bayesian a Porticello: indagini in corso sulle cause dell’incidente - Gaeta.it

La tragedia del veliero Bayesian, affondato il 19 agosto scorso a Porticello, nel Palermitano, ha scosso l’opinione pubblica e intensificato le indagini sulle circostanze che hanno portato al naufragio. Le prime ricostruzioni indicano che il veliero sia andato a fondo in pochi minuti, subito dopo aver subito l’impatto con una tromba marina. Gli investigatori stanno ora esaminando varie teorie per comprendere le cause di questo drammatico evento.

le dinamiche del naufragio

l’impatto con la tromba marina

Il veliero affondato ha incontrato una tromba marina, un fenomeno meteorologico devastante che, secondo le prime ipotesi, avrebbe potuto compromettere la stabilità dell’imbarcazione. Testimoni e esperti analizzano ciò che è accaduto nei momenti immediatamente precedenti al disastro. La mancanza di chiarezza su come l’acqua sia entrata a bordo e quali aree siano state effettivamente danneggiate rimane centrale nelle indagini. Quello che risulta evidente è la rapidità dell’affondamento, avvenuto in tempi veramente brevi.

errore umano e gestione della nave

Un aspetto che ritorna frequentemente nella narrazione degli eventi è l’errore umano come potenziale causa del naufragio. Secondo Giovanni Costantino, fondatore di The Italian Sea Group, il blackout avvenuto a bordo avrebbe potuto trasformarsi in un grave problema, con l’acqua a causare un corto circuito nei generatori o nella sala macchine. Inoltre, la possibilità che le porte di emergenza fossero rimaste aperte potrebbe aver contribuito all’imbarco repentino di acqua, rendendo l’imbarcazione vulnerabile.

Queste dinamiche hanno portato a una riflessione approfondita sulla necessità di disporre di procedure di emergenza più rigide. Le istituzioni marittime e i proprietari di imbarcazioni dovrebbero rivedere i protocolli di sicurezza per prevenire incidenti futuri simili a quelli del Bayesian.

altre teorie sul naufragio

l’impatto con la secca della formica

Un’altra teoria sul naufragio del veliero propone l’idea di un possibile impatto con la Secca della Formica, una formazione rocciosa subacquea a poca distanza dal porticciolo di Porticello. Gli investigatori della procura di Termini Imerese stanno esaminando attentamente questa strada, poiché una collisione con questa formazione potrebbe aver portato alla rottura dello scafo, compromettendo l’intera integrità dell’imbarcazione.

il downburst: infestazione meteorologica

Un’altra ipotesi in fase di valutazione è quella del downburst, un fenomeno meteorologico caratterizzato da raffiche di vento intense e improvvise, che possono superare i 100 chilometri orari. Tali venti avrebbero potuto causare danni significativi al veliero, gettando il mezzo in condizioni difficili. Nonostante alcuni esperti non escludano questa possibilità, ci sono stati numerosi pareri contrari che evidenziano l’elevata sicurezza costruttiva dell’imbarcazione, definita tra le più affidabili al mondo.

le conseguenze del naufragio

il bilancio delle vittime

Il naufragio ha avuto pesanti conseguenze umane, con un bilancio tragico di sei vittime confermate, un disperso e quindici sopravvissuti. Le operazioni di recupero dei corpi sono state condotte dai sub, con il ritrovamento di alcune delle vittime in mare. Tra le identità riconosciute ci sono figure di spicco, tra cui Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e sua moglie.

Le autorità locali hanno avviato una serie di attività per supportare i sopravvissuti e le famiglie delle vittime, mentre il mondo marittimo guarda con attenzione agli sviluppi della situazione. Le indagini attuate possono fornire non solo delle risposte su quanto accaduto, ma anche delle indicazioni per migliorare la sicurezza della navigazione in futuro.

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