Un tragico naufragio ha colpito la comunità di Porticello, vicino Palermo, dove sette persone sono morte dopo l’affondamento del veliero Bayesian. Il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha annunciato le indagini avviate per accertare le cause dell’incidente e ha descritto la situazione come “gravissima”. Il naufragio, avvenuto in circostanze drammatiche, ha generato un interesse internazionale non solo per l’evento stesso, ma anche per le identità delle vittime, tra cui personalità di spicco nel mondo degli affari.
Indagini avviate: omicidio colposo e naufragio colposo
La dichiarazione del procuratore
Durante una conferenza stampa, il procuratore Cartosio ha confermato che le indagini sono indirizzate verso un naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Fino ad ora l’inchiesta è condotta contro ignoti, ma il procuratore ha puntualizzato che la situazione potrebbe cambiare con l’avanzare delle indagini. L’autopsia sui corpi delle vittime verrà eseguita a breve e sarà fondamentale per chiarire eventuali responsabilità.
Attese nelle indagini
Il procuratore ha sottolineato l’importanza di un esame approfondito degli elementi raccolti, affermando che l’iscrizione di eventuali indagati non dipenderà solo dal recupero del veliero, ma anche da ulteriori valutazioni da parte della Procura. L’attenzione non è rivolta solo alle cause dell’incidente, ma anche all’esame delle condotte dell’equipaggio e dei passeggeri al momento del naufragio.
Cosa è successo la notte del naufragio
Il momento critico
Il drammatico naufragio del veliero è avvenuto intorno alle 4:38 quando un razzo di segnalazione ha allertato la Guardia Costiera su una situazione di emergenza in mare. All’arrivo delle unità di soccorso, era troppo tardi: il veliero era già affondato e sette persone risultavano disperse. Solo grazie all’intervento di un’altra imbarcazione ancorata nelle vicinanze, alcuni naufraghi sono stati tratti in salvo.
Identificazione delle vittime
Tra i primi corpi recuperati c’era quello del cuoco di bordo, Recaldo Thomas, originario dell’Antigua. Le indagini hanno successivamente portato al ritrovamento di altre sei vittime, compresi volti noti del panorama internazionale come il banchiere Jonathan Bloomer e la moglie. Le circostanze del naufragio, che ha ridotto rapidamente il veliero a una trappola mortale, continuano a sollevare domande sulle condizioni di sicurezza a bordo.
Portelloni aperti e gestione dell’emergenza
Interrogativi sull’affondamento
Uno degli aspetti più scottanti dell’indagine riguarda l’eventuale apertura dei portelloni a poppa del veliero prima dell’affondamento. I magistrati stanno esaminando le prove per confermare questa ipotesi, considerata cruciale per comprendere le dinamiche che hanno portato all’affondamento in così pochi minuti. L’indagine dovrà chiarire come mai la maggior parte dell’equipaggio sia riuscita a salvarsi mentre molti passeggeri sono rimasti intrappolati.
La sicurezza dell’equipaggio
La Procura non ha effettuato test per l’assunzione di sostanze stupefacenti o alcol per l’equipaggio e i passeggeri, poiché al momento del soccorso la priorità è stata data alla loro sicurezza e assistenza. Le testimonianze e le condizioni di salute dei sopravvissuti sono attualmente al centro delle indagini, poiché è necessario chiarire le circostanze in cui i passeggeri si trovavano durante i momenti cruciali dell’affondamento.
Difficoltà nelle operazioni di recupero
La situazione subacquea
Le operazioni di recupero dei corpi e del relitto hanno incontrato notevoli difficoltà a causa delle condizioni del mare e della profondità alla quale il veliero è affondato. Secondo Giuseppe Petrone, capo dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, le immersioni sono state complicate non solo dalla profondità ma anche dalla presenza di ostacoli all’interno del veliero, che ha reso complicata l’esplorazione del relitto.
Il piano di recupero
L’ammiraglio Raffaele Macauda, comandante della Capitaneria di Porto di Palermo, ha affermato che la proprietà del veliero ha manifestato l’intenzione di recuperare l’imbarcazione. Tuttavia, è necessario sviluppare un piano dettagliato per il recupero, che includa la bonifica dei serbatoi e la valutazione delle modalità operative necessarie. La situazione meteorologica della notte del naufragio non presentava allerta di burrasca, lasciando in sospeso molte domande sulle reali condizioni in cui si trovava il veliero prima dell’affondamento.
Le autorità continuano a lavorare a stretto contatto per portare a galla ulteriori verità su un caso che ha suscitato un forte clamore a livello locale e internazionale, promettendo risposte a una tragedia che ha segnato profondamente la comunità di Porticello.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2024 da Marco Mintillo