Nazionali e regionali, 11,3 milioni di italiani in viaggio per pasqua 2025 con vacanze più lunghe

Nazionali e regionali, 11,3 milioni di italiani in viaggio per pasqua 2025 con vacanze più lunghe

Pasqua 2025 spinge 11,3 milioni di italiani a viaggiare soprattutto in Italia, con soggiorni più lunghi e una spesa media di 438 euro nonostante l’inflazione che limita il budget vacanze.
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Per Pasqua 2025, 11,3 milioni di italiani pianificano vacanze soprattutto in Italia, approfittando di un calendario favorevole, nonostante l’inflazione che limita la spesa media di 438 euro a persona. - Gaeta.it

L’arrivo della Pasqua 2025 spinge milioni di italiani a programmare una pausa, sfruttando un calendario festivo particolarmente favorevole. Le festività vicine al 25 aprile e al 1 maggio permettono di organizzare soggiorni più lunghi, con una propensione a viaggiare in Italia che resta al centro degli interessi. In questo contesto, emergono indicazioni precise sulla spesa media, le preferenze di destinazione, le modalità di viaggio e le motivazioni dietro alle scelte di vacanza, così come il profilo di chi invece decide di rimanere a casa.

la spinta del calendario pasquale sulle partenze degli italiani

Per questa Pasqua, gli italiani che saliranno su un mezzo per spostarsi saranno 11,3 milioni. Lo rivela un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi. Questa conferma un interesse forte verso la vacanza, amplificato da un calendario che, con la Pasqua in prossimità del 25 aprile e del primo maggio, permette di allungare la permanenza fuori casa.

il venerdì santo come giorno chiave

Il momento in cui si registra la maggior concentrazione di partenze sarà il Venerdì Santo, con circa cinque milioni di persone in movimento. Questa giornata funge da catalizzatore per l’inizio del periodo di vacanza, utile ai viaggiatori per sfruttare al meglio i giorni festivi che seguono. La valutazione di questi numeri evidenzia un effetto concreto della disposizione delle festività sull’organizzazione delle ferie in Italia.

Le vacanze di Pasqua si confermano così un’occasione per staccare dalla routine, con molte famiglie e gruppi di amici che decidono di viaggiare, approfittando dei “ponti” per lunghi soggiorni. Non a caso, si stima che circa 2,7 milioni di persone pianificheranno una permanenza di almeno sei giorni, approfittando dei giorni festivi consecutivi.

la spesa media e l’impatto dell’inflazione sulle vacanze

Per questa Pasqua la spesa media stimata per persona si aggira intorno ai 438 euro. Questo importo comprende il costo totale per trasporti, alloggi, pasti e attività ricreative svolte durante il soggiorno. A livello complessivo, il giro d’affari generato dalle vacanze pasquali potrebbe raggiungere i 4,9 miliardi di euro, uno schema che mostra una ripresa del settore turistico dopo un periodo segnato da difficoltà economiche e restrizioni.

Eppure, secondo i dati raccolti da Tecnè, una parte consistente dei viaggiatori – oltre il 41% – ha dovuto tagliare la spesa dedicata alla vacanza, a causa dell’incremento dei prezzi che interessa trasporti, alloggi e servizi di consumo. L’inflazione si riflette così nelle scelte di viaggio, costringendo molte famiglie ad adattare il budget e a selezionare opzioni più contenute.

Nonostante l’aumento del costo della vita, la voglia di viaggiare non si è spenta, anche se la gestione delle risorse economiche rimane centrale. La consapevolezza di affrontare una spesa superiore impone organizzazioni più attente e scelte calibrate per contenere l’impatto finanziario della vacanza.

preferenze di viaggio: dal mare alle città d’arte

L’88% degli italiani che sceglieranno di partire per Pasqua resterà in Italia. Le mete privilegiate spaziano tra località balneari, stazioni di montagna, città d’arte, laghi e centri termali. Queste destinazioni offrono esperienze diversificate che rispondono a esigenze di relax, cultura e natura.

Un 12% circa si orienterà verso mete estere, con gran parte dei viaggiatori che prediligerà città europee di rilievo. Tra queste spiccano capitali note per musei, eventi e architettura. Minore ma ancora presente è la quota di chi sceglie crociere, località balneari straniere o città extraeuropee, spesso caratterizzate da offerte turistiche specifiche.

Questo profilo di viaggio conferma come il turismo pasquale resti radicato su un’idea di vacanza vicina, che permette di muoversi senza impegni troppo lunghi, valorizzando la ricchezza del territorio nazionale. Al tempo stesso, la scelta di alcune mete estere suggerisce una diversificazione delle preferenze, non solo legate alla vicinanza geografica.

modalità di alloggio e trasporto durante le vacanze pasquali

La maniera più diffusa di soggiornare fuori casa resta l’accoglienza da parenti o amici, scelta da oltre 42% dei viaggiatori. Questo dato riflette una tendenza a privilegiare forme di ospitalità informali che contribuiscono a contenere la spesa complessiva. Dietro questa prima preferenza si posizionano hotel e villaggi turistici con il 15,6% e bed & breakfast con il 14,4%.

Anche le case di proprietà rappresentano una parte delle soluzioni abitative, con quasi l’8% che decide di trascorrere le vacanze in abitazioni di famiglia o di proprietà diretta. Questa varietà di opzioni mostra un panorama variegato che si adatta a diversi tipi di viaggiatori e a differenti disponibilità economiche.

mezzi di trasporto preferiti

Per quanto riguarda il trasporto, l’auto privata si conferma il mezzo più utilizzato, scelto da tre quarti dei vacanzieri. Questo dato evidenzia la comodità e la capacità dell’auto di garantire autonomia negli spostamenti. L’aereo viene scelto da circa il 17% che si muove su tratte più lunghe o all’estero, mentre il treno è preferito da appena il 3%, probabilmente per motivi legati agli orari e alle destinazioni disponibili.

durata delle vacanze pasquali e attività preferite

La media dei giorni di vacanza sarà di 4,7, con un incremento rispetto al 2024. L’effetto diretto del calendario festivo ha consentito ai vacanzieri di programmare soggiorni più lunghi, con ben 2,7 milioni di persone che utilizzeranno le festività per fermarsi almeno sei giorni.

Questa maggiore durata si traduce in una occasione per vivere esperienze più complete. La maggior parte dei turisti sceglierà di rilassarsi e trascorrere tempo all’aperto. Passeggiate, eventi dedicati al cibo e al vino, occasioni di tempo libero e relax saranno le attività più frequenti. Le attività sportive si collocano su un livello minore, senza però scomparire del tutto.

Questi comportamenti segnalano un approccio al viaggio che combina riposo con una ricerca di contatto con l’ambiente e la cultura locale. A determinare la scelta della meta contribuiscono vari motivi, tra cui la bellezza dei luoghi, il desiderio di visitare familiari e la facilità di raggiungerli. Motivi di natura religiosa influenzano il viaggio per poco più del 20% dei vacanzieri.

posizioni federalberghi sulle prospettive del turismo italiano

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, interpreta questi dati come un indicatore significativo per la stagione estiva. Bocca mette in evidenza la ripresa delle prenotazioni in anticipo, dopo il rallentamento causato dalla pandemia, un segnale con impatti positivi per il comparto turistico.

Il presidente evidenzia, tuttavia, il peso dell’inflazione sulle scelte dei viaggiatori. L’aumento del costo della vita si conferma come un fattore di incertezza che potrebbe influire sulle decisioni future, mantenendo comunque attiva una domanda interna che non rinuncia al viaggio.

Bocca esprime ottimismo cautelativo, sottolineando la capacità del settore di affrontare le sfide economiche e di prepararsi per l’imminente periodo di alta stagione. Il suo commento comprende un invito alla competitività e alla determinazione per sfruttare l’opportunità presentata dal calendario favorevole.

chi resta a casa: le ragioni dietro la scelta

Una parte degli italiani invece non partirà in occasione della Pasqua. Non ci sono cifre precise nel comunicato, ma si conoscono alcune motivazioni. Il 46,6% di chi rimane a casa lo fa per motivi economici, indicando come i costi elevati limitino la possibilità di viaggiare.

Un altro 35,3% segnala impegni familiari come causa della decisione, mentre il 12% sottolinea che il lavoro impedisce la partenza. Questa quota rappresenta un elemento da tenere in considerazione per comprendere il quadro completo delle abitudini di vacanza nella stagione pasquale.

La presenza di questi vincoli dimostra che, nonostante il desiderio di spostarsi, molte persone devono fare i conti con limitazioni di tipo pratico o finanziario. Rimane dunque una porzione significativa di popolazione che non modifica la routine e preferisce restare a casa durante le festività.

l’Italia in movimento: un bilancio sulla voglia di viaggiare

L’analisi dei dati diffusi da Federalberghi restituisce un’immagine di un’Italia che si muove, che torna a viaggiare dopo anni difficili. Le vacanze pasquali del 2025 portano con sé un rinnovato interesse per le destinazioni domestiche e una crescita delle partenze su ampie fasce di popolazione.

La spinta del calendario facilita soggiorni più lunghi, un fattore che valorizza il settore ricettivo e i servizi legati al turismo. Allo stesso tempo, l’inflazione lascia un segno e spinge a scelte più calibrate e attente.

Il settore guarda all’estate con una certa fiducia, sostenuto da una domanda interna che sembra tenace anche di fronte alle sfide economiche. L’insieme di queste tendenze disegna un orizzonte complesso, con luci e ombre, ma con una sostanziale ripresa del movimento turistico in Italia.

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