Neffa ha pubblicato Canerandagio Parte 1, un disco che racconta la sua trasformazione artistica e personale attraverso 10 brani influenzati dalle città che hanno segnato il suo percorso creativo. L’album, pubblicato da Numero Uno/Sony Music, include diverse collaborazioni con artisti della scena rap e pop italiana e anticipa una serie di concerti in cui Neffa presenterà i nuovi brani dal vivo.
un album nato da una spinta creativa intensa e inaspettata
Neffa ha spiegato che Canerandagio Parte 1 è nato da un momento di forte ispirazione personale. Durante la scrittura, le idee sono arrivate con grande velocità e spontaneità, senza filtri o controlli. Questa ondata creativa ha permesso di mettere su disco emozioni vere, immagini precise e suoni diretti, senza eccessivi ritocchi. Il cantante ha deciso di affidarsi completamente a questa energia, lasciando che la penna scorresse libera.
In questo senso, il disco si configura come una sorta di autoritratto musicale, dove ogni canzone racconta una sfumatura differente dell’artista così come è oggi. Le liriche e le melodie riflettono sensazioni vere, vissute e rielaborate in forma di musica. Il risultato offre un’esperienza intima e onesta, distante da forzature o artifici tipici di lavori più calibrati.
Lo stile si presenta con sonorità calde e a tratti più dure, che sottolineano un’evoluzione rispetto alle produzioni precedenti. Si respira una atmosfera urbana, ma non convenzionale, in cui le influenze delle città di Bologna, Berlino e Milano hanno marcato tangibilmente sia i testi sia il sound. Questa contaminazione di ambienti diversi conferisce al disco un carattere originale e riconoscibile.
la prospettiva urbana tra bologna, berlino e milano
Canerandagio Parte 1 si è sviluppato in modo diretto in territori urbani e multiculturali. Le tre città in cui Neffa ha lavorato agli arrangiamenti e alle registrazioni hanno lasciato tracce evidenti nell’anima del disco. Bologna, con la sua tradizione e la vita intellettuale, ha fornito un terreno per elaborare le idee. Berlino ha offerto un respiro europeo, con atmosfere più fredde e sperimentali. Milano invece ha messo insieme le influenze metropolitane, spesso caotiche e dense di stimoli.
Questi contesti hanno stimolato Neffa a esprimere un suono nuovo, che si distacca da quello più familiare e tradizionale che lo aveva caratterizzato negli anni. La presenza di elementi elettronici più marcati e ritmi spesso spezzati testimonia questa spinta verso una dimensione metropolitana, fatta di contrasti e sovrapposizioni.
L’album, per certi aspetti, suona come un viaggio tra queste città: la narrazione cambia a ogni traccia, il mood si colora di sfumature differenti, lo spazio sonoro si dilata o si stringe in base allo scenario evocato. Questa varietà rende il lavoro complesso e allo stesso tempo coerente, frutto di uno sguardo integrato sulle realtà urban e la loro influenza creativa.
collaborazioni con artisti rap e pop italiane
In Canerandagio Parte 1, Neffa ha coinvolto una serie di nomi noti e emergenti della scena musicale italiana. Le collaborazioni emergono senza forzature, nate durante sessioni in studio come un’esigenza naturale di condividere atmosfere e sensazioni. La lista degli ospiti comprende artisti di spicco sia nel rap sia nel pop.
Tra i featuring si trovano: Noyz Narcos, che affianca Neffa nel brano Troppaweed; Franco126 in Bufera; Guè e Joshua in Cuoreapezzi; Izi nel pezzo che dà il titolo all’album; Fabri Fibra e Myss Keta in Hype ; Frah Quintale in Perdersi&ritorno; Joan Thiele e Gemitaiz in Miraggio; Lucariello e STE in Argiento; Ele A e Francesca Michielin in Tuttelestelle.
Questi contributi trasformano molte tracce in momenti di dialogo musicale e linguistico tra generazioni diverse, creando una rete sonora che riflette la scena contemporanea italiana. Le collaborazioni riescono a mantenere un filo diretto con l’identità di Neffa senza perdere l’individualità di ciascun artista coinvolto.
L’unico brano senza featuring, Littlefunkyintro, apre il disco con un’introduzione che sintetizza il tono e l’atmosfera di tutto il progetto. Un modo per centrifugare in poche note lo spirito del lavoro, prima di immergersi nei vari capitoli firmati a più mani.
la copertina come manifesto contro il conformismo
La grafica di Canerandagio Parte 1 è stata realizzata da Fabrizio Conte e Luca Ricci. La scelta dell’immagine punta a incarnare lo spirito ribelle e indipendente del disco. La copertina rifiuta il pensiero unico e lo stereotipo visivo, rappresentando un invito a uscire dagli schemi imposti dalla società.
Neffa ha sempre sostenuto il valore della libertà di espressione e qui ha voluto trasformare in immagine questa idea. Il progetto grafico diventa un mezzo per sottolineare il rifiuto del conformismo e di ogni forma di limitazione intellettuale. In questo senso si configura come un manifesto visivo che accompagna la musica.
L’accostamento di colori, forme e simboli sulla copertina serve a richiamare l’attenzione su una visione alternativa del mondo, spingendo chi guarda a riflettere sul proprio modo di pensare senza abbandonare la propria originalità. Questo approccio fa da corollario al lavoro sonoro, conferendo un senso compiuto all’intero prodotto.
appuntamenti live e presentazione all’unipol forum di milano
Neffa ha programmato una serie di concerti per portare Canerandagio Parte 1 all’attenzione del pubblico. L’evento principale sarà Universo Neffa, realizzato con Vivo Concerti, che si terrà il 5 novembre 2025 all’Unipol Forum di Milano. Qui il cantante interpreterà dal vivo i brani del nuovo disco.
Questa presentazione dal vivo rappresenta l’occasione per il pubblico di entrare in contatto diretto con la nuova dimensione di Neffa, attraverso un’esperienza che combina musica e atmosfera urbana. Durante il concerto emergeranno le sfumature presenti nell’album e si potrà percepire tutta la freschezza creativa alla base del progetto.
L’evento segna un momento importante per la carriera dell’artista, che propone così un nuovo capitolo fatto di suoni originali, collaborazioni significative e un’immagine forte. La data milanese apre la strada ad altre performance che seguiranno, portando la musica di Neffa in luoghi diversi e ampliando la platea dei suoi ascoltatori.