I negoziatori dell’Arma dei Carabinieri rivestono un ruolo cruciale nelle situazioni di crisi, impiegando competenze specifiche per affrontare momenti delicati e salvare vite umane. In un recente episodio verificatosi a Latina, il maresciallo Paolo Usai e il collega Maicol Monnanni hanno dimostrato come la persuasione e l’ascolto possano fare la differenza in un contesto di emergenza. A seguito di questo intervento, abbiamo avuto l’opportunità di approfondire l’importante lavoro di questi specialisti.
Il contesto dell’intervento a Latina
Mercoledì scorso, lungo Corso Matteotti a Latina, un uomo di 53 anni ha minacciato di compiere un gesto estremo, sedendo sul cornicione di un palazzo di sei piani. L’atto di coraggio e competenza da parte dei carabinieri è iniziato subito dopo la decisione del comandante provinciale, colonnello Cristian Angelillo, di inviare due negoziatori sul posto. La loro missione è stata caratterizzata dalla lunga attesa, durando oltre dieci ore, in cui hanno utilizzato la comunicazione verbale per dissuadere il soggetto dal suicidio.
L’episodio ha tenuto col fiato sospeso non solo i presenti, ma anche le forze dell’ordine, che hanno dovuto gestire attentamente la situazione per evitare esiti drammatici. Grazie alla loro esperienza e capacità di ascolto, i negoziatori sono riusciti a convincere l’uomo a tornare indietro, evitando così una tragedia. La loro opera si basa su una profonda empatia, capace di portare sollievo e comprensione a chi si trova in preda alla disperazione.
La formazione dei negoziatori dell’Arma
Diventare un negoziatore è un percorso altamente selettivo e specializzato. Il primo passo avviene presso il Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento dei Carabinieri a Roma, dove i candidati devono superare una rigorosa fase di selezione. Dopo aver superato questa prova iniziale, i candidati partecipano a un corso intensivo di tre settimane presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative.
Questo corso, gestito da esperti del Gruppo Intervento Speciale di Livorno, è focalizzato sulla simulazione di scenari reali, permettendo ai partecipanti di mettere in pratica le tecniche di negoziazione in situazioni critiche. Sebbene la formazione si concentri in prevalenza su situazioni di suicidio e barricamenti, i negoziatori sono preparati anche per interventi più complessi, rimanendo in attesa dell’arrivo degli specialisti del Gis in casi di ostaggi o di persone armate.
L’attenzione alla parte pratica è fondamentale per sviluppare le competenze necessarie, essenziali per affrontare momenti di notevole tensione e responsabilità .
Le strategie utilizzate dai negoziatori
In situazioni di crisi, il primo obiettivo dei negoziatori è stabilire un contatto umano con i soggetti coinvolti. Entrare in empatia è cruciale per comprendere la reale natura delle problematiche che una persona può affrontare. La sensibilità e l’attenzione giocano un ruolo primario nel lavoro dei negoziatori, che cercano sempre di avviare un dialogo costruttivo.
Un aspetto distintivo della loro operatività è il modo in cui si presentano. I negoziatori indossano abiti civili, evitando di farsi identificare come forze dell’ordine. Questo approccio consente di creare un ambiente meno intimidatorio per chi si trova in difficoltà , facilitando la comunicazione e riducendo le tensioni. La mancanza della divisa è una scelta deliberata, volta a stabilire un rapporto di fiducia e apertura con l’individuo in crisi.
Durante l’intervento a Latina, i negoziatori hanno dovuto affrontare momenti di grande tensione, in cui la situazione poteva degenerare in qualsiasi momento. Ogni decisione doveva essere ponderata con attenzione, e il rischio di un movimento errato poteva portare a esiti tragici.
L’importanza del dialogo e della comprensione
Il ruolo del negoziatore è più di una semplice professione; è una vocazione. Il maresciallo Usai ha sottolineato come la sua scelta di intraprendere questo cammino sia motivata dalla profonda convinzione nel potere del dialogo. In un’epoca in cui la comunicazione può sembrare distante, viene messa in evidenza l’esigenza di ascolto e attenzione verso gli altri.
Essere in grado di affrontare le proprie difficoltà richiede spesso supporto esterno e, in questo contesto, il lavoro dei negoziatori assume un’importanza rilevante. Grazie alla formazione, questi professionisti possono svolgere un compito delicato ma essenziale, agendo con sensibilità nei momenti più critici.
Questi specialisti non solo affrontano le situazioni di emergenza, ma contribuiscono anche a un cambiamento nella percezione delle forze dell’ordine, mostrando come il dialogo e l’ascolto possano cambiare il corso degli eventi in modi significativi.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina