Nel cuore del Lazio c’è un borgo sospeso nel tempo: è raggiungibile solo tramite un ponte pedonale

Nel cuore del Lazio c’è un borgo sospeso nel tempo: è raggiungibile solo tramite un ponte pedonale

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Civita di Bagnoregio, la città che muore (www.gaeta.it)

Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che muore”, è un angolo incantevole della Tuscia che sembra essersi fermato nel tempo.

Questa piccola gemma, arroccata su un promontorio di tufo, è una delle destinazioni più affascinanti e visitate d’Italia, attirando ogni anno oltre 700.000 turisti provenienti da tutto il mondo. La sua bellezza, la sua storia e la fragilità del suo paesaggio la rendono un luogo unico, dove i visitatori possono immergersi in un’atmosfera che evoca le antiche tradizioni e la vita di un tempo.

La poesia di Bonaventura Tecchi, che descrive Civita come un volto di donna, cattura perfettamente l’essenza di questo luogo. La città si erge maestosa contro uno sfondo di calanchi, una formazione geologica affascinante modellata dal vento e dalla pioggia. Questo paesaggio, in continua evoluzione, rappresenta simbolicamente la precarietà della vita e della bellezza, un tema ricorrente in molte opere d’arte e letteratura.

Un viaggio nel cuore di Civita

Passeggiare per Civita è un’esperienza che stimola tutti i sensi. L’ingresso avviene attraverso un ponte pedonale che si snoda sopra il vuoto, un primo assaggio dell’emozione che si prova visitando questo luogo. Attraversando Porta Santa Maria, i visitatori si trovano immersi in un’atmosfera di calma e contemplazione. Le strade di ciottoli, le case in pietra e i piccoli negozietti artigianali raccontano storie di un passato ricco e vibrante.

Uno dei punti più suggestivi è il Belvedere, che offre una vista spettacolare sulla Valle dei Calanchi, un panorama che toglie il fiato e che rappresenta perfettamente la bellezza e la fragilità di questo luogo. Da qui, i fotografi possono catturare immagini indimenticabili, mentre gli innamorati possono scambiarsi promesse sotto il cielo azzurro.

Scendendo verso Mercatello, si può scoprire un altro lato di Civita. Qui, il ponte pedonale conduce dritto nel cuore del borgo, invitando a esplorare le sue stradine tortuose e i suoi angoli nascosti. Ogni passo è un viaggio nel tempo, con tracce di una civiltà etrusca che risale a più di 2.000 anni fa. Le rovine delle chiese e delle strutture storiche, purtroppo scomparse, raccontano storie di un passato glorioso, ma anche di una fragilità che rende questo luogo ancora più affascinante.

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Borgo di Civita dall’alto (www.gaeta.it) fonte – Raiplay

Arrivando a Piazza San Donato, il cuore pulsante di Civita, si viene accolti dalla maestosa facciata del Duomo di San Donato. Questo luogo, un tempo foro dell’antica città, è circondato da caffè e ristoranti che offrono piatti tipici della cucina laziale. Gli odori del pane fresco e delle specialità locali si mescolano creando un’atmosfera accogliente e vivace. Qui, il tempo sembra scorrere più lentamente, permettendo ai visitatori di assaporare ogni istante.

La piazza è anche un punto di incontro per gli artisti e i musicisti che animano il luogo con le loro performance, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. Sedersi a un tavolo all’aperto, gustando un bicchiere di vino locale e ascoltando la musica, è un’esperienza che risveglia i sensi e nutre l’anima.

La cattedrale e la reliquia di San Bonaventura

Non si può lasciare Civita senza visitare la Cattedrale di San Donato, situata in Piazza Cavour. Questo luogo sacro conserva il Santo Braccio, una reliquia preziosa di San Bonaventura, che attira pellegrini e curiosi da ogni parte. Il reliquiario, realizzato in oreficeria francese, è un esempio straordinario dell’arte religiosa del passato e rappresenta un legame tangibile con la storia della città.

La figura di San Bonaventura, padre della Chiesa e autore della biografia di San Francesco d’Assisi, conferisce a questo luogo un’importanza particolare. La sua eredità spirituale è palpabile nei vicoli e nelle piazze di Civita, dove il messaggio di amore e dedizione si riflette nella vita quotidiana degli abitanti.

La natura che circonda Civita

Civita di Bagnoregio è circondata da una natura mozzafiato, con paesaggi che invitano all’esplorazione e alla scoperta. La Valle dei Calanchi è un’area protetta che offre sentieri per escursioni e percorsi panoramici, ideali per chi ama camminare in mezzo alla natura. Qui, è possibile osservare la flora e la fauna locali, scoprendo un ecosistema ricco e variegato.

Inoltre, la zona è ideale per attività come il birdwatching, grazie alla presenza di numerose specie di uccelli che popolano il territorio. Gli appassionati di fotografia troveranno ispirazione in ogni angolo, catturando la bellezza dei calanchi al tramonto, quando i colori del cielo si riflettono sulle rocce e sulla vegetazione circostante.

Un’attrazione particolare di Civita è rappresentata dai suoi famosi gatti. Questi felini, che vagano liberi per le strade del borgo, sono diventati una vera e propria icona del luogo. I “gatti di Civita” sono spesso fotografati dai turisti, che trovano in loro un simbolo della vita che continua nonostante la fragilità dell’ambiente circostante. La loro presenza aggiunge un tocco di vivacità e spontaneità al paesaggio, rendendo la visita ancora più affascinante.

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