Quando si passeggia per le strade storiche di Roma, ci sono luoghi che sembrano custodire il tempo e raccontare storie affascinanti.
Tra questi, uno dei più incantevoli è senza dubbio la storica cioccolateria Moriondo & Gariglio, situata in via del Piè di Marmo, al civico 22. Con le sue spesse tende di seta damascata rossa che proteggono le delizie esposte, questo locale è una vera e propria gemma per chi cerca un’esperienza dolce e autentica. Non è solo la qualità dei prodotti a colpire, ma anche l’atmosfera che si respira, un viaggio nel tempo che avvolge ogni visitatore.
La prima impressione è quella di varcare la soglia di un mondo incantato. Una volta entrati, ci si trova in un’accogliente saletta fin de siècle, decorata con poltroncine damascate e tavolini rotondi. Un antico registratore di cassa sembra raccontare storie di tempi passati, mentre le pareti tinte di ciliegia sono ornate da scaffali colmi di meraviglie dolci. Qui, il profumo intenso del cioccolato si mescola con quello del legno antico, creando un’atmosfera calda e avvolgente. La cioccolateria non è solo un luogo dove acquistare dolci, ma un vero e proprio salotto dove gli amanti del cioccolato possono immergersi in un’esperienza multisensoriale.
La storia di Moriondo & Gariglio
La storia di Moriondo & Gariglio è un racconto che affonda le radici nel lontano 1850, quando Agostino Moriondo aprì a Torino la sua fabbrica di cioccolato. Da fornitore della real casa Savoia, l’attività crebbe rapidamente, ma il sogno di espandere il laboratorio portò alla nascita della società con Francesco Gariglio nel 1868. L’arrivo dell’Unità d’Italia segnò una svolta: la produzione si trasferì a Roma, dove i cugini Moriondo e Gariglio iniziarono a scrivere un nuovo capitolo della loro storia.
Sotto la guida di Carlo Enrico Cuniberti, un rinomato cioccolatiere torinese, la cioccolateria romana iniziò a prosperare. Le ricette che Cuniberti creò sono ancora oggi parte integrante della produzione, tra cui le celebri “stelle oro”, praline avvolte in stagnola dorata che anticiparono i moderni Baci Perugina. Questa tradizione dolciaria ha attraversato le generazioni: Piera Minelli, oggi titolare assieme al figlio Attilio Proietti, è un esempio vivente di come la passione per il cioccolato possa essere tramandata di madre in figlio.
Nel 1943, Marcello Proietti entrò nel laboratorio come garzone di bottega, dove il maestro Cuniberti divenne una figura paterna, trasmettendogli le sue ricette più preziose. Piera, giovanissima, iniziò a lavorare nel 1965 e successivamente sposò Marcello. Oggi, il loro figlio Attilio ha preso le redini del laboratorio, continuando a mantenere viva la tradizione con metodi artigianali e ingredienti di altissima qualità.
La produzione della cioccolateria è caratterizzata dalla scelta di ingredienti puri e senza additivi, una filosofia che ha reso Moriondo & Gariglio un punto di riferimento per i veri amanti del cioccolato. Ogni anno, ad agosto, la produzione si ferma per un mese, un periodo di riposo necessario per preservare la qualità in un clima romano che può risultare opprimente. Eppure, la cioccolateria non teme la concorrenza delle nuove realtà che sorgono nel centro storico; la loro reputazione si basa sulla qualità e sull’autenticità dei loro prodotti.