Nelle marche l’app dae marche attiva cittadini per primo soccorso in arresto cardiaco improvviso

Nelle marche l’app dae marche attiva cittadini per primo soccorso in arresto cardiaco improvviso

L’arresto cardiaco improvviso nelle Marche: l’app “Dae Marche” coinvolge cittadini e first responders per ridurre i tempi di intervento con defibrillatori, aumentando le possibilità di sopravvivenza grazie a una rete integrata.
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La Regione Marche ha lanciato l’app “Dae Marche” per coinvolgere cittadini e volontari nel primo soccorso di arresto cardiaco, riducendo i tempi di intervento grazie alla localizzazione dei defibrillatori e all’allerta dei soccorritori più vicini. - Gaeta.it

L’arresto cardiaco improvviso resta una delle principali cause di morte in Italia e l’intervento tempestivo con defibrillatore è cruciale per salvare vite. Nelle Marche è stata lanciata un’applicazione chiamata “Dae Marche” pensata per coinvolgere qualunque cittadino nelle prime fasi di soccorso. L’obiettivo è ridurre drasticamente i tempi di attesa prima dell’arrivo dei mezzi sanitari, migliorando così le probabilità di sopravvivenza. La tecnologia si integra con il sistema di emergenza regionale per guidare chi si trova vicino all’evento a effettuare rianimazione e defibrillazione.

Come funziona l’app dae marche e la rete dei first responders

L’app “Dae Marche” offre una mappatura completa e aggiornata dei defibrillatori semiautomatici esterni presenti sul territorio regionale. L’elemento chiave è la possibilità di allertare i cosiddetti First Responders, cittadini registrati sull’app che possono rispondere rapidamente alle chiamate di emergenza cardiovascolare anche senza particolari competenze mediche. Quando qualcuno chiama il 112 per un arresto cardiaco, il 118 attiva l’allerta su “Dae Marche” inviandola agli smartphone dei soccorritori vicini.

Come intervengono i first responders

Chi risponde cliccando “posso intervenire” riceve indicazioni precise da un operatore sanitario per recuperare il defibrillatore più vicino e iniziare le manovre di rianimazione, orientandosi fino all’arrivo dei mezzi di soccorso. Questo sistema si propone di ridurre il tempo necessario per far partire la defibrillazione entro i primi 3-5 minuti, quando ogni minuto influisce in modo significativo sulle probabilità di salvezza.

Non solo, gli utenti dell’app possono segnalare la presenza di nuovi Dae o eventuali guasti agli strumenti, mantenendo così aggiornata la rete dei dispositivi disponibili. Questo approccio “dal basso” amplia la copertura di dispositivi salvavita e mantiene l’efficacia dell’intervento pubblico.

Presentazione ufficiale e ruolo delle istituzioni nelle marche

La app è stata presentata in una conferenza stampa tenutasi presso la regione Marche, con la presenza di rappresentanti chiave del sistema sanitario e dei soccorsi locali. Tra questi, il vicepresidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, la direttrice dell’Agenzia Regionale Sanitaria, Flavia Carle, il direttore del Dipartimento salute Antonio Draisci e il dirigente del Settore Sistema Integrato Emergenze Andrea Fazi. All’evento hanno partecipato anche i responsabili del 118, Anpas e Croce Rossa Italiana.

Parole chiave dal convegno

Durante la presentazione è stato ribadito il valore di questa iniziativa nel rafforzare la catena dei soccorsi. Saltamartini ha evidenziato come l’app progetti una vera “rete salvavita” mettendo insieme tecnologia, volontariato e cittadini comuni con il sistema sanitario pubblico. Il metodo punta a coinvolgere attivamente quante più persone possibile, trasformandole in potenziali primi soccorritori in grado di operare sotto la guida di operatori professionisti.

Le istituzioni hanno sottolineato la necessità di diffondere un uso capillare del defibrillatore e promuovere la formazione al primo soccorso. L’app si inserisce proprio in questo contesto, offrendo strumenti pratici per ottimizzare l’attivazione dei soccorsi e per aumentare la sopravvivenza in arresto cardiaco.

Impatto dell’arresto cardiaco e importanza della fase immediata

Ogni anno nelle Marche, si stima che una persona ogni mille sia colpita da un arresto cardiaco improvviso. La morte improvvisa da cause cardiovascolari resta una sfida sanitaria rilevante, ma gli studi mostrano che la probabilità di sopravvivenza può salire notevolmente se la defibrillazione inizia entro i primi minuti. Andrea Fazi, dirigente del settore emergenze, ha ricordato che un intervento entro 3-5 minuti può aumentare il tasso di salvataggio dal 50 al 70%.

Criticità e risposte immediate

Le complicazioni nascono dal fatto che i mezzi di soccorso spesso non riescono a raggiungere la vittima entro tempi così stretti. Per questo la catena di sopravvivenza risulta più efficace se coinvolge chi si trova fisicamente vicino al luogo dell’emergenza. Le prime manovre – massaggio cardiaco e defibrillazione precoce – sono fondamentali per mantenere stabile la circolazione e ridurre i danni cerebrali.

L’app “Dae Marche” nasce per colmare quel gap, facilitando la collaborazione tra soccorritori spontanei e operatori sanitari. Un meccanismo rapido che può trasformare cittadini comuni in attori decisivi per la vita di chi ha un arresto cardiaco. La messa a disposizione della tecnologia digitale, insieme alla mappatura costante dei defibrillatori, costituisce un nuovo strumento per affrontare con efficacia questo problema.

Con questa iniziativa, la regione Marche si pone all’avanguardia nel settore emergenze, allargando la rete di soccorso e favorendo risposte immediate. La tecnologia e la mobilitazione della comunità possono fare la differenza quando ogni secondo conta davvero.

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